BOLOGNA - Il serbatoio gliel'aveva forato, 36 ore prima, l'ultimo match di semifinale con Cantù e di carburante-vittoria alla Skipper ne era rimasto davvero poco. Sufficiente appena, ieri, per circolare a velocità ridotta per i primi 10´ di gara 1 della finale scudetto contro una Benetton lucida, precisa e che sembrava passata dal benzinaio appena prima del match. Davvero troppo brutta, la Fortitudo vista annaspare ieri nella sua culla bolognese di piazza Azzarita, anche secondo gli standard di coach Boniciolli («Noi non siamo belli, questa squadra vive di intensità, di cuore, non di talento»). Tanto che proprio il tecnico dei bolognesi, vista la serata sgonfia, ha deciso già a metà gara di dedicarsi a un autopunitivo (ma forse realisticamente saggio) economy-run, parcheggiando il fantasma di Gregor Fucka (1 su 8 al tiro, 4 punti) e buona parte dell'ectoplasmatico quintetto base in panchina, a rifiatare in vista di gara 2, martedì sera a Treviso. Il 69-93 finale per la Benetton potrebbe davvero sembrare un epitaffio precoce per questa finale fra le prime due della stagione regolare, dunque teoricamente il massimo dell'equilibrio. Con Basile, Meneghin e Fucka imprecisi e spolmonati, Neutrino Goldwire incapace di incidere, Marcelic rianimatosi solo nel finale, Kovacic pieno di buona volontà e tigna ma col mirino spostato e il solo Galanda utile a tratti (16 punti, miglior realizzatore con l´ospite Bell), la Skipper non poteva, e non potrà, sperare neppure di rimanere in scia a una Benetton priva sì del folletto Edney, ma rifornitissima di tutto il resto. Ieri al 20´ Treviso aveva già 8 punti di vantaggio, nel terzo quarto ha scavato l'abisso (51-71) e nel quarto l´ha dilatato (64-90), alzando paurosamente le percentuali del tiro da fuori e celebrando il requiem con tre triple consecutive di Nicola. Ma l'eroe di giornata è stato Massimo Bulleri: in versione piccolo Stockton e allargandosi nell'assenza di Edney, ha regalato a coach D'Antoni 28´ di qualità in regia e al tiro. Tutta la Benetton, peraltro, ha fatto boom: strepitoso Charlie Bell, acrobatico e infallibile nel primo tempo Chikalkin, solidissimo Marconato, velenoso Nachbar, ubiquo Pittis. «Un successo importante - ha ammesso coach D'Antoni -. Ma loro erano davvero stanchi, mentre tutti i miei hanno giocato benissimo». «Treviso faceva sempre canestro e noi mai - ha replicato Boniciolli - ma non è finita qui. Anche il primo scudetto della Fortitudo arrivò dopo una sconfitta casalinga in gara 1. Non dobbiamo considerare questo ko come irreversibile». Prima però bisogna uscire dal coma.
Skipper-Benetton 69-93. Skipper: Goldwire 9, Basile 5, Fucka 4, Savic 5, Meneghin 4, Milic 4, Kovacic 9, Galanda 16, Pilutti 3, Marcelic 10. Benetton: Nicola 14, Stojic 3, Pittis 2, Marconato 9, Bulleri 15, Chikalkin 13, Nachbar 14, Bell 16, Garbajosa 7, Tskitishvili 3. Altre partite di finale: martedì 11 (Treviso), sabato 15 (Bologna), eventualmente mercoledì 19 (Treviso), sabato 22 (Bologna).
Stefano Semeraro
Skipper-Benetton 69-93. Skipper: Goldwire 9, Basile 5, Fucka 4, Savic 5, Meneghin 4, Milic 4, Kovacic 9, Galanda 16, Pilutti 3, Marcelic 10. Benetton: Nicola 14, Stojic 3, Pittis 2, Marconato 9, Bulleri 15, Chikalkin 13, Nachbar 14, Bell 16, Garbajosa 7, Tskitishvili 3. Altre partite di finale: martedì 11 (Treviso), sabato 15 (Bologna), eventualmente mercoledì 19 (Treviso), sabato 22 (Bologna).
Stefano Semeraro
Fonte: La Stampa