SKIPPER: Goldwire 9, Basile 5, Fucka 4, Savic 5, Meneghin 4, Milic 4, Kovacic 9, Galanda 16, Marcelic 10, Pilutti 3. All. Boniciolli. BENETTON: Nicola 14, Stojic, Pittis 2, Marconato 9, Bulleri 15, Chikalkin 13, Nachbar 14, Bell 16, Garbajosa 7, Tskitishvili 3. All. D'Antoni. ARBITRI: Lamonica di Pescara e Mattioli di Pesaro.
NOTE – 18-26, 34-42, 51-71. Tiri liberi: Skipper 9/15, Benetton 9/12. Nessun uscito per cinque falli. Tiri da tre punti: Skipper 8/27, Benetton 12/27. Rimbalzi: Skipper 37, Benetton 43. Spettatori paganti 4.693 per un incasso di 94.315,17 euro.
BOLOGNA – Quattro giorni dopo avere eliminato la Kinder a Casalecchio, la Benetton è tornata a Bologna per schiantare la Skipper. La squadra di D'Antoni, senza Edney (forse ci sarà in gara-2), ha dominato una Fortitudo che, seppure aveva nelle gambe quattro gare in sette giorni, è stata troppo molle e a volte irritante. Bulleri non ha fatto rimpiangere Edney: ha guidato bene la squadra (15 punti e tre assist) e messo canestri importanti, anche in penetrazione. Con lui hanno giocato bene gli altri esterni, con il miglior marcatore Bell (6/14), le triple importanti di Nicola (3/5), le iniziative di Chikalkin (5/6 da due), un concreto Nachbar, i rimbalzi di Marconato e Pittis (nove a testa). D' Antoni ha ruotato otto uomini ma l'alchimia della squadra non ne ha mai risentito. Il suo compito è stato facilitato da una Skipper a tratti irriconoscibile: brutta difesa (anche quando Boniciolli ha provato la zona), pasticciona in attacco e con gli esterni dalle polveri bagnate: Basile 2/9, Goldwire 3/10, il solito abulico Meneghin già visto contro l'Oregon (1/7), Milic che non ha ripetuto le buone prove di semifinale e Marcelic che ha cominciato a segnare a giochi ormai fatti. Il 30% della squadra da tre (2/9 nell'ultimo quarto) è stato il segnale più importante dello stato di salute della Fortitudo. Tra i lunghi si è salvato solo Galanda (7/12 e 6 rimbalzi), mentre Fucka ha sbagliato troppo (1/8 e 2/6 ai liberi) ma è stato il migliore a rimbalzo (9) nonostante i soli 15' giocati (Boniciolli gli ha preferito Savic e Galanda) «Abbiamo pagato troppo lo sforzo contro Cantù di due giorni fa - ha detto alla fine Boniciolli - mi dispiace per i tifosi ma la squadra non aveva più benzina. Se Meneghin, Fucka e Basile segnano in tutto nove punti in 20' vuol dire che c' è qualcosa che non va». La gara fin dal 7' è stata in salita per la Skipper: 11-20 per la Benetton, che ha chiuso il primo quarto a +8. Nella seconda frazione il primo strappo (19-32), che la Skipper ha cercato di ricucire: 31-35 a 2' dalla pausa. Nella ripresa il crollo: subito una bomba di Bulleri per il +11, poi Nachbar per il 36-50 e Bell per il 38-53. La zona della Skipper è stata un colabrodo: tre tiri dalla lunga distanza di Nicola hanno scritto il +20 (51-71) prima dei 10' finali, quando la Benetton ha toccato anche +26 (64-90).
NOTE – 18-26, 34-42, 51-71. Tiri liberi: Skipper 9/15, Benetton 9/12. Nessun uscito per cinque falli. Tiri da tre punti: Skipper 8/27, Benetton 12/27. Rimbalzi: Skipper 37, Benetton 43. Spettatori paganti 4.693 per un incasso di 94.315,17 euro.
BOLOGNA – Quattro giorni dopo avere eliminato la Kinder a Casalecchio, la Benetton è tornata a Bologna per schiantare la Skipper. La squadra di D'Antoni, senza Edney (forse ci sarà in gara-2), ha dominato una Fortitudo che, seppure aveva nelle gambe quattro gare in sette giorni, è stata troppo molle e a volte irritante. Bulleri non ha fatto rimpiangere Edney: ha guidato bene la squadra (15 punti e tre assist) e messo canestri importanti, anche in penetrazione. Con lui hanno giocato bene gli altri esterni, con il miglior marcatore Bell (6/14), le triple importanti di Nicola (3/5), le iniziative di Chikalkin (5/6 da due), un concreto Nachbar, i rimbalzi di Marconato e Pittis (nove a testa). D' Antoni ha ruotato otto uomini ma l'alchimia della squadra non ne ha mai risentito. Il suo compito è stato facilitato da una Skipper a tratti irriconoscibile: brutta difesa (anche quando Boniciolli ha provato la zona), pasticciona in attacco e con gli esterni dalle polveri bagnate: Basile 2/9, Goldwire 3/10, il solito abulico Meneghin già visto contro l'Oregon (1/7), Milic che non ha ripetuto le buone prove di semifinale e Marcelic che ha cominciato a segnare a giochi ormai fatti. Il 30% della squadra da tre (2/9 nell'ultimo quarto) è stato il segnale più importante dello stato di salute della Fortitudo. Tra i lunghi si è salvato solo Galanda (7/12 e 6 rimbalzi), mentre Fucka ha sbagliato troppo (1/8 e 2/6 ai liberi) ma è stato il migliore a rimbalzo (9) nonostante i soli 15' giocati (Boniciolli gli ha preferito Savic e Galanda) «Abbiamo pagato troppo lo sforzo contro Cantù di due giorni fa - ha detto alla fine Boniciolli - mi dispiace per i tifosi ma la squadra non aveva più benzina. Se Meneghin, Fucka e Basile segnano in tutto nove punti in 20' vuol dire che c' è qualcosa che non va». La gara fin dal 7' è stata in salita per la Skipper: 11-20 per la Benetton, che ha chiuso il primo quarto a +8. Nella seconda frazione il primo strappo (19-32), che la Skipper ha cercato di ricucire: 31-35 a 2' dalla pausa. Nella ripresa il crollo: subito una bomba di Bulleri per il +11, poi Nachbar per il 36-50 e Bell per il 38-53. La zona della Skipper è stata un colabrodo: tre tiri dalla lunga distanza di Nicola hanno scritto il +20 (51-71) prima dei 10' finali, quando la Benetton ha toccato anche +26 (64-90).