ROMA - Nel segno della Benetton la finale scudetto contro la Skipper. Fortitudo irriconoscibile, battuta o meglio messa in un angolo dai tuttiverdi privi di Edney - ma Bulleri, bella realtà del nostro basket, non lo ha fatto certo rimpiangere - con un punteggio pesante, 93-69. Un colpo da kappaò che peserà certamente nel proseguo della serie (gara-2, a Treviso, si giocherà martedì sera) per la squadra di Boniciolli che è rimasta quasi boloccata fin dall’inizio. Bulleri e Nachbar hanno dato concretezza al team di Mike D’Antoni che voci sempre più insistenti rivogliono negli States, a Phoenix. Troppi gli errori di Fucka al tiro (1 su 8 dal campo e 2 su 6 dalla linea dei liberi) ma anche gli altri non hanno fatto meglio, neppure Basile e il contestato (dal coach) Goldwire. Meneghin? Il solito giocatore senza determinazione, spento. Forse Andrea farebbe meglio a lasciare Bologna tentando, in un ambiente diverso, di ricostruirsi. Solo Jack Galanda ha dato segnali positivi, ma da solo non può certo cambiare le sorti della partita.
A parziale scusante della Skipper, ma ne sapremo di più martedì se il motivo è reale, l’aver giocato appena quarantotto ore prima l’ultima decisiva partita della semifinale contro Cantù, una sfida che ha pesato non solo sul piano fisico ma anche su quello psicologico.
Mai in partita, mai con la lucidità e la possibilità di ribaltare il risultato. La Fortitudo si è aperta alla Benetton, Bell e Nicola con le loro bombe hanno bucato la zona bolognese e prima degli ultimi 10’ il divario era nettissimo, 20 punti (51-71).
Treviso verso il tricolore, Lakers di corsa verso l’anello. I gialli di Los Angeles si sono imposti contro i New Jersey Nets anche in gara-2 (si gioca al meglio delle sette partite) 106-83 con il solito O’Neal super, 40 punti e 12 rimbalzi per Shaq, definito «mostro» dal coach degli avversari, Byron Scott. Stanotte, sul campo dei Nets si gioca la terza sfida, alle 2,30 italiane in diretta su Tele+nero e replica domani alle 12.30 e poi alle 21.
C.S.
A parziale scusante della Skipper, ma ne sapremo di più martedì se il motivo è reale, l’aver giocato appena quarantotto ore prima l’ultima decisiva partita della semifinale contro Cantù, una sfida che ha pesato non solo sul piano fisico ma anche su quello psicologico.
Mai in partita, mai con la lucidità e la possibilità di ribaltare il risultato. La Fortitudo si è aperta alla Benetton, Bell e Nicola con le loro bombe hanno bucato la zona bolognese e prima degli ultimi 10’ il divario era nettissimo, 20 punti (51-71).
Treviso verso il tricolore, Lakers di corsa verso l’anello. I gialli di Los Angeles si sono imposti contro i New Jersey Nets anche in gara-2 (si gioca al meglio delle sette partite) 106-83 con il solito O’Neal super, 40 punti e 12 rimbalzi per Shaq, definito «mostro» dal coach degli avversari, Byron Scott. Stanotte, sul campo dei Nets si gioca la terza sfida, alle 2,30 italiane in diretta su Tele+nero e replica domani alle 12.30 e poi alle 21.
C.S.
