Se finisce di 24 questa Gara 1, in casa, senza Edney di là, che cosa potrà capitare nell´intera finale scudetto, dopo una partita dispari, che più dispari non si può? La storia dei play-off ammonisce a non fidarsi del primo round e ricorda che lo scudetto verrà dato solo al terzo punto. E la piccola storia fra queste due nemiche rammenta pure, che nell´indimenticabile 2000 dell´Aquila tricolore, si partì allo stesso modo, 0-1, matati al PalaDozza. Allora però, alle operazioni di peso, si dava tutti più forte la Fortitudo; adesso è il contrario. E se dunque al pronostico, e ai valori di bilancia, si assommano esiti così trancianti, c´è poco da raccontarsi. Però, la Skipper era pure sgonfia e terrea, dopo la faticaccia per domare Cantù. Non aveva nerbo per opporsi a una Benetton in splendente condizione fisica, e senza rimorsi se l´omino nero padrone dei giochi sedeva in borghese in panchina. Se tornerà vera, o almeno decente, la Fortitudo potrà provarci, martedì al PalaVerde. Così, era impresentabile.
La sua partita in equilibrio è durata meno d´un tempo. Sempre inseguendo, però mai affondando, l´Aquila s´era aggrappata a –4, contro gente che già pareva dominare, dopo 18´30´´ (31-35). Lì, prima e dopo l´intervallo, è franata. Bullo Bulleri, cui in questi giorni deve essere apparsa qualche vergine, ha infilato 5 punti e un assist per il +8 prima del thè. Riemerso dal tunnel, ha avviato con una tripla la Beresina biancoblù: dietro di lui è andato Nachbar, leggero e ispirato, e il 36-50 del 24´ (parziale 5-15) era già una sentenza. Boniciolli ha levato il Fucka più svagato di sempre, tentando quella zona che non appartiene al manuale dei suoi, e che è uscita lenta e flaccida. Forse l´aveva vista in tv, usata bene in Gara 4 dalla Kinder, e attaccata malissimo da Treviso. Niente, la sua è finita bucata come una vescica da tre triple filate di Nicola. Nel quarto quarto s´è poi fatta accademia, e la panca è toccata anche a Basile e Meneghin. I big dunque non l´hanno finita, la partita. Ma è un eufemismo anche dire che l´avevano iniziata.
Spacchiamola in due, per guardarci dentro. Chiudere metà corsa a -8, dopo un 37% al tiro, un cesto a testa di Basile-Meneghin-Fucka, una soggezione costante, è quasi un miracolo per la Skipper, sovrastata in mezzo, appena pari sotto i tabelloni. Treviso gioca senza Edney e si vede, perché c´è impegno e corsa, ma ci sono pure momenti di acefalia totale. Il filo del gioco è quel che è, però se Bell è poco play strappa subito avanti, con 10 punti nel primo quarto; e Bulleri sigilla il secondo, proprio quando l´Aquila, sfruttando un solo cesto verde in 6´, ha parato la prima frana, dal 19-32 del 13´ al 31-35 del 19´.
Di bello, la Skipper ha solo una partenza baldanzosa (7-6), sommersa poi da un 11-2 già letale, con tutti i suoi piccoli imprendibili per la concorrenza nostrana. La Skipper difende male e attacca peggio, Boniciolli gira quintetti come manopole del calciobalilla, ma solo Galanda a fine primo quarto (7 punti) e Kovacic alla fine del secondo (altri 7) gli tengono il dito nella diga. Fucka viene ben raddoppiato, chi deve tirare o rinuncia (Marcelic) o sballa (Basile e Meneghin), cosicchè il buco della ciambella non viene mai. Di là hanno bei momenti e altri d´euforia fin troppo sventata. Bell, Nachbar e Chika comunque l´hanno buttata dentro. E la distanza tra i due centrocampi è stata astrale.
Nel terzo quarto c´è solo Benetton: 29-17 il parziale, ma un´onda che pare perfino più alta, perché pure Marconato gioca forte e Pittis, spuntando ora da play ora da secondo lungo, fa bene tutte quelle cose per cui va famoso. Arriva il +20 dell´ultimo pit-stop, dopo una raffica di triple: più verdi che bianche, pure queste. Nel quarto quarto sventola bandiera bianca. Giocano i rincalzi, non ci si fa più male. Quello sofferto prima è già abbastanza.
SKIPPER-BENETTON 69-93
Skipper: Basile 5, Meneghin 4, Milic 4, Fucka 4, Kovacic 9, Goldwire 9, Pilutti 3, Marcelic 10, Galanda 16, Savic 5.
Benetton: Bulleri 15, Bell 16, Nachbar 14, Garbajosa 7, Marconato 9, Chikalkin 13, Pittis 2, Nicola 14, Tskitishvili 3. N.e. Stojic.
Arbitri: La Monica e Mattioli.
Note: liberi: Bo 9/15, Tv 9/12. Da due: Bo 18/43, Tv 24/40. Da tre: Bo 8/27, Tv 12/27. Rimbalzi: Bo 37, Tv 43.
Parziali: 5´ 9-13, 10´ 18-26, 15´ 24-32, 20´ 34-42, 25´ 41-56, 30´ 51-71, 35´ 59-80, 40´ 69-93. Massimo vantaggio Fortitudo: +1 (7-6) al 2´. Massimo svantaggio: -26 (64-90) al 38´.
Walter Fuochi
La sua partita in equilibrio è durata meno d´un tempo. Sempre inseguendo, però mai affondando, l´Aquila s´era aggrappata a –4, contro gente che già pareva dominare, dopo 18´30´´ (31-35). Lì, prima e dopo l´intervallo, è franata. Bullo Bulleri, cui in questi giorni deve essere apparsa qualche vergine, ha infilato 5 punti e un assist per il +8 prima del thè. Riemerso dal tunnel, ha avviato con una tripla la Beresina biancoblù: dietro di lui è andato Nachbar, leggero e ispirato, e il 36-50 del 24´ (parziale 5-15) era già una sentenza. Boniciolli ha levato il Fucka più svagato di sempre, tentando quella zona che non appartiene al manuale dei suoi, e che è uscita lenta e flaccida. Forse l´aveva vista in tv, usata bene in Gara 4 dalla Kinder, e attaccata malissimo da Treviso. Niente, la sua è finita bucata come una vescica da tre triple filate di Nicola. Nel quarto quarto s´è poi fatta accademia, e la panca è toccata anche a Basile e Meneghin. I big dunque non l´hanno finita, la partita. Ma è un eufemismo anche dire che l´avevano iniziata.
Spacchiamola in due, per guardarci dentro. Chiudere metà corsa a -8, dopo un 37% al tiro, un cesto a testa di Basile-Meneghin-Fucka, una soggezione costante, è quasi un miracolo per la Skipper, sovrastata in mezzo, appena pari sotto i tabelloni. Treviso gioca senza Edney e si vede, perché c´è impegno e corsa, ma ci sono pure momenti di acefalia totale. Il filo del gioco è quel che è, però se Bell è poco play strappa subito avanti, con 10 punti nel primo quarto; e Bulleri sigilla il secondo, proprio quando l´Aquila, sfruttando un solo cesto verde in 6´, ha parato la prima frana, dal 19-32 del 13´ al 31-35 del 19´.
Di bello, la Skipper ha solo una partenza baldanzosa (7-6), sommersa poi da un 11-2 già letale, con tutti i suoi piccoli imprendibili per la concorrenza nostrana. La Skipper difende male e attacca peggio, Boniciolli gira quintetti come manopole del calciobalilla, ma solo Galanda a fine primo quarto (7 punti) e Kovacic alla fine del secondo (altri 7) gli tengono il dito nella diga. Fucka viene ben raddoppiato, chi deve tirare o rinuncia (Marcelic) o sballa (Basile e Meneghin), cosicchè il buco della ciambella non viene mai. Di là hanno bei momenti e altri d´euforia fin troppo sventata. Bell, Nachbar e Chika comunque l´hanno buttata dentro. E la distanza tra i due centrocampi è stata astrale.
Nel terzo quarto c´è solo Benetton: 29-17 il parziale, ma un´onda che pare perfino più alta, perché pure Marconato gioca forte e Pittis, spuntando ora da play ora da secondo lungo, fa bene tutte quelle cose per cui va famoso. Arriva il +20 dell´ultimo pit-stop, dopo una raffica di triple: più verdi che bianche, pure queste. Nel quarto quarto sventola bandiera bianca. Giocano i rincalzi, non ci si fa più male. Quello sofferto prima è già abbastanza.
SKIPPER-BENETTON 69-93
Skipper: Basile 5, Meneghin 4, Milic 4, Fucka 4, Kovacic 9, Goldwire 9, Pilutti 3, Marcelic 10, Galanda 16, Savic 5.
Benetton: Bulleri 15, Bell 16, Nachbar 14, Garbajosa 7, Marconato 9, Chikalkin 13, Pittis 2, Nicola 14, Tskitishvili 3. N.e. Stojic.
Arbitri: La Monica e Mattioli.
Note: liberi: Bo 9/15, Tv 9/12. Da due: Bo 18/43, Tv 24/40. Da tre: Bo 8/27, Tv 12/27. Rimbalzi: Bo 37, Tv 43.
Parziali: 5´ 9-13, 10´ 18-26, 15´ 24-32, 20´ 34-42, 25´ 41-56, 30´ 51-71, 35´ 59-80, 40´ 69-93. Massimo vantaggio Fortitudo: +1 (7-6) al 2´. Massimo svantaggio: -26 (64-90) al 38´.
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica