PESARO — «Il mio rapporto è con la Scavolini e non ho nessuna intenzione di allenare da nessuna altra parte, anche se è vero che Reggio Emilia si sta interessando a me. Ed oltre ad aggiungere che non me ne importa nulla, aggiungo anche che non cambierei idea nemmeno per la Benetton. Tutto questo fermo restando che la Scavolini non cambi parere nei miei confronti. Ma tutto questo fino ad oggi non è successo. Il rapporto con la Scavolini è mio personale ed il mio manager, che fra l'altro ho scelto quest'anno, in questa storia non c'entra». Dice un Pillastrini nervoso per questo gioco dei pissi-pissi che lo vede coinvolto. Detto questo si avvicinano i tempi per mettersi intorno ad un tavolo perchè ieri è rientrato dagli Stati Uniti il vicepresidente Lucio Zanca. Oltre a visionare giocatori, Zanca ha anche incontrato il manager di Beric. Esistono spazi per una trattativa? C'è qualche altra squadra che vuole accollarsi l'onere del suo contratto? Questo il punto centrale dell'estate. Da qui anche il fatto che tutti i contratti sono stati lasciati nel limbo: da Tusek a Booker «che comunque — dice Ario Costa — prima di muoversi ci farà comunque sapere»; per continuare con Maggioli che ha un'offerta di Biella per 300 milioni. Insomma è tutto sospeso anche se si stanno avvicinando i tempi per una... tavola rotonda.
Intanto sarà bene fare un passo indietro perchè sta passando questa visione di una stagione derelitta in virtù del fatto che la Scavolini era una squadra che poteva competere per lo scudetto. Finchè non viene tolta di mezzo questa balla colossale, si continuerà a navigare attorno al problema Pillastrini, che non è il problema ma una componente. Un semplice raffronto per chiarire le idee: Booker vale Jaric? Beric vale Granger? Middleton vale Ginobili? Traina vale Rigaudeau? Poi ci sono Becirovic, Smodis, Griffith, Anderson e Frosini. Il pacchetto lunghi vale Blair, Tusek, Maggioli e DeMarco? Questo è il raffronto con la Kinder squadrache dopo aver vinto 3 a 0 con Pesaro e poi uscita 3 a 1 con la Benetton. Forse si poteva fare meglio del sesto posto. Ma dal sesto posto allo scudetto passa un abisso. Tutto questo senza tenere poi conto dell'ottima Eurolega disputata. S'è visto di peggio.
Maurizio Gennari
Intanto sarà bene fare un passo indietro perchè sta passando questa visione di una stagione derelitta in virtù del fatto che la Scavolini era una squadra che poteva competere per lo scudetto. Finchè non viene tolta di mezzo questa balla colossale, si continuerà a navigare attorno al problema Pillastrini, che non è il problema ma una componente. Un semplice raffronto per chiarire le idee: Booker vale Jaric? Beric vale Granger? Middleton vale Ginobili? Traina vale Rigaudeau? Poi ci sono Becirovic, Smodis, Griffith, Anderson e Frosini. Il pacchetto lunghi vale Blair, Tusek, Maggioli e DeMarco? Questo è il raffronto con la Kinder squadrache dopo aver vinto 3 a 0 con Pesaro e poi uscita 3 a 1 con la Benetton. Forse si poteva fare meglio del sesto posto. Ma dal sesto posto allo scudetto passa un abisso. Tutto questo senza tenere poi conto dell'ottima Eurolega disputata. S'è visto di peggio.
Maurizio Gennari
Fonte: Il Resto del Carlino