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Andrea Costa, idee per una panchina

La società sempre concentrata sul risanamento e in attesa di notizie dal fronte veronese

Alle 12.30 di oggi scade il termine per presentare un'offerta all'asta fallimentare per i beni della Scaligera Basket. Il destino di Verona è legato ad un filo, lo stesso filo al quale è aggrappata anche l' Andrea Costa. Per tornare in serie A, Imola deve infatti sperare in un salvataggio in extremis del club veneto, altrimenti nel prossimo campionato i biancorossi si ritroveranno in Legadue. Questa incertezza, unita alle note vicissitudini societarie, sta condizionando, e non poco, la strategia del club di via Valeriani, obbligato a viaggiare su un doppio binario. Il primo capitolo resta, comunque, quello dell'allenatore. E tra breve l'Andrea Costa dovrà iniziare a stringere i tempi, anche perché tutte le società di serie A e di Legadue sono già scese in campo. Dai vertici biancorossi non è trapelato nulla, Di Felice resta sempre concentrato sul «risamento» societario, ma qualche ipotesi si può già abbozzare.
Mazzon. Il primo nome che prendiamo in esame è quello di Andrea Mazzon. Il coach veneto non è riuscito ad evitare la retrocessione della Fillattice, ma nei pochi mesi avuti a disposizione si è fatto apprezzare per doti tecniche ed umane.
L'idea di ripartire dall'ex veronese esiste, anche perché Mazzon ha detto chiaramente di non avere preclusioni sulla serie, puntando invece l'attenzione su una seria programmazione. E questa, da quanto è emerso finora, non dovrebbe mancare.
La conferma di Mazzon, però, è subordinata all'aspetto economico. L'impressione è che l'Andrea Costa non possa accontentare la richiesta del coach, ma la trattativa potrebbe arrivare ad un punto d'accordo.
Dalmonte. La certezza è che l'imolese Luca Dalmonte non resterà da Avellino dove, in queste ultime tre stagioni ha fatto benissimo, conquistando la promozione in serie A e due tranquille salvezza.
Attualmente Dalmonte viene accostato a parecchi club, primo fra tutti Reggio Emilia (Marcelletti non è stato confermato), ma considerando gli estimatori che Luca ha all'interno della società crediamo che un sondaggio verrà fatto. O forse è già stato fatto.
Trullo. Il suo esonero a Ferrara, dove è stato sostituito da Finelli, da molti non è stato capito. La «sua» Sinteco era una delle sorprese di Legadue e, non a caso, sono diversi i club interessati a Tony Trullo. Tra questi c'è anche Imola, che ha contattato l'ex ferrarese.
Impaloni. Promosso a Roseto dopo l'esonero del castellano Cavina, Impaloni ha conquistato i play off e si è fatto apprezzare all'esordio nel primo campionato italiano.
Come Di Felice, Impaloni è originario di Teramo e siamo pronti a scommettere che fra i due qualche contatto c'è stato. Da qui ad affermare con certezza che potrà essere il nuovo allenatore dell'Andrea Costa ce ne passa, ma è giusto inserirlo nella lista dei papabili.
Per ora ci fermiamo qui, ma su questi quattro nomi un interesse esiste. I tempi? Prima serve la tranquillità societaria, dopo di che Imola andrà in forcing per sistemare il tassello più importante.
Federico Boschi
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