Si tiene, domani, la seconda asta per l’acquisto della Scaligera Basket. Entro oggi alle 12.30 dovranno essere depositate le offerte, mentre domani dovrebbero avere luogo i rilanci sulla base di partenza fissata in 52 mila 500 euro. Ma sembra che nessuno sia intenzionato ad accogliere l’invito del Tribunale all’incanto. Il curatore fallimentare Mino Castellani conferma «telefonate di interessamento», ma non può dire «se questo si trasformerà in atti concreti». Se la seconda asta dovesse andare deserta, si sarebbe ad un passo dal mettere la parola «fine» alla storia della nostra maggiore società di pallacanestro, l’unica capace di arrivare ai vertici di questa disciplina, di far «innamorare» tanti veronesi, di contribuire al prestigio della città con successi in Italia e all’estero, primo club professionistico veronese a vincere una coppa europea. Al curatore fallimentare Castellani non resterebbe che prendere atto dell’indifferenza della città e procedere al licenziamento dei dipendenti della Scaligera ed alla vendita dei beni (pochi) rimasti.
Intanto, a tarda sera è giunta notizia che la Scaligera Basket Verona non ha presentato domanda di permanenza in serie A, come hanno fatto invece le altre società. Il termine, per chi aveva diritto, scadeva ieri.
In presenza di una seconda udienza deserta, le speranze di salvataggio della Scaligera sarebbero veramente ridotte al lumicino, anche se va tenuto presente che le aste costituivano passaggio necessario per dar modo a tutti di concorrere all’acquisto della Scaligera. Nulla toglie che il Tribunale, andati deserti due incanti, non possa procedere ad altre trattative perchè la vicenda vada a buon fine, ma i tempi per salvare la Scaligera sarebbero ancora più ridotti e, forse, insufficienti per adempiere a tutte le formalità necessarie per iscrivere la squadra al campionato. Non va dimenticato che, se da una parte c’è l’articolo 128 del regolamento organico della Federbasket che consente il trasferimento del diritto sportivo ad altra società della stessa città o di un comune limitrofo, dall’altra c’è l’articolo 11 del concordato Lega-Federbasket che esclude la possibilità di iscrivere al campionato una società dichiarata fallita, anche sotto altra ragione sociale. Si dovrebbe, insomma, operare poi perchè la Lega rivedesse questo articolo, in considerazione del fatto che sarebbe indubbiamente negativo per il movimento perdere una piazza come Verona. E non si può non pensare a Giuseppe Vicenzi come alla persona più indicata per questo. Al riguardo, comunque, le parole del curatore Castellani danno ottimismo sul fatto che l’eventuale acquirente avrà il titolo di A1.
Gialloblù in azzurro. Marco Carraretto e Rodolfo Rombaldoni sono al raduno collegiale della squadra nazionale A, in vista del torneo Acropolis di Atene (14-16 giugno) e del torneo Alassio Cup (19-21 giugno). È la prima volta che Carraretto ha l’occasione di vestire la maglia azzurra.
Lardo tricolore over 35. Lino Lardo ha vinto, con Loano, la squadra della sua città, il campionato italiano over 35. Nella partita di finale, Loano («che vestiva - riferisce Lino - la maglia di Alassio, che ci sponsorizzava») ha superato Bergamo. Lino è stato premiato quale migliore giocatore del torneo. Nella squadra di Lardo, ha giocato anche Vittorio Gallinari, ex gialloblù.
Renzo Puliero
Intanto, a tarda sera è giunta notizia che la Scaligera Basket Verona non ha presentato domanda di permanenza in serie A, come hanno fatto invece le altre società. Il termine, per chi aveva diritto, scadeva ieri.
In presenza di una seconda udienza deserta, le speranze di salvataggio della Scaligera sarebbero veramente ridotte al lumicino, anche se va tenuto presente che le aste costituivano passaggio necessario per dar modo a tutti di concorrere all’acquisto della Scaligera. Nulla toglie che il Tribunale, andati deserti due incanti, non possa procedere ad altre trattative perchè la vicenda vada a buon fine, ma i tempi per salvare la Scaligera sarebbero ancora più ridotti e, forse, insufficienti per adempiere a tutte le formalità necessarie per iscrivere la squadra al campionato. Non va dimenticato che, se da una parte c’è l’articolo 128 del regolamento organico della Federbasket che consente il trasferimento del diritto sportivo ad altra società della stessa città o di un comune limitrofo, dall’altra c’è l’articolo 11 del concordato Lega-Federbasket che esclude la possibilità di iscrivere al campionato una società dichiarata fallita, anche sotto altra ragione sociale. Si dovrebbe, insomma, operare poi perchè la Lega rivedesse questo articolo, in considerazione del fatto che sarebbe indubbiamente negativo per il movimento perdere una piazza come Verona. E non si può non pensare a Giuseppe Vicenzi come alla persona più indicata per questo. Al riguardo, comunque, le parole del curatore Castellani danno ottimismo sul fatto che l’eventuale acquirente avrà il titolo di A1.
Gialloblù in azzurro. Marco Carraretto e Rodolfo Rombaldoni sono al raduno collegiale della squadra nazionale A, in vista del torneo Acropolis di Atene (14-16 giugno) e del torneo Alassio Cup (19-21 giugno). È la prima volta che Carraretto ha l’occasione di vestire la maglia azzurra.
Lardo tricolore over 35. Lino Lardo ha vinto, con Loano, la squadra della sua città, il campionato italiano over 35. Nella partita di finale, Loano («che vestiva - riferisce Lino - la maglia di Alassio, che ci sponsorizzava») ha superato Bergamo. Lino è stato premiato quale migliore giocatore del torneo. Nella squadra di Lardo, ha giocato anche Vittorio Gallinari, ex gialloblù.
Renzo Puliero