Nes suna domanda di partecipazione all’incanto del Fallimento Scaligera è stata presentata alla Cancelleria del Tribunale. A meno di colpi di scena ( «se qualcuno arrivasse stamane...» , dice il curatore fallimentare Mino Castellani), il giudice delegato Ernesto D’Amico verbalizzerà che anche la seconda udienza sarà andata deserta. Cosa accadrà, allora? «C’è la possibilità di procedere a trattativa privata», spiega Castellani, ma avverte: «Il problema di fondo non è tanto acquisire la società adesso, ma dare le garanzie per il futuro. Serve la capacità di trovare altre forze che possano coagularsi per presentare la squadra al campionato. In quell’ottica, c’è chi sta cercando di andare avanti, ma la città, ancora, non risponde e non ha risolto il problema dello sponsor». Ed è questo, chiaramente, il problema più rilevante da risolvere dopo la conclusione del contratto con la Müller.
Ed i tempi, intanto, si fanno sempre più stretti perchè il 28 giugno è la scadenza ultima per l’iscrizione al campionato (mentre era normale che la Scaligera, essendo fallita, non presentasse domanda di ammissione e permanenza alla Lega per il campionato 2002-2003, che avrà inizio domenica 22 settembre: potrà farlo la società che dovesse acquisire la Scaligera). «Possiamo tentare - avverte Castellani - un altro esperimento d’asta, nel giro di una settimana, per consentire ancora tempo di riflessione ai futuri possibili sponsor e vedere se consentiranno all’eventuale aggiudicatario di intervenire».
Così è molto probabile che, oggi, il giudice delegato dia mandato al curatore fallimentare di indire un’altra asta per mercoledì prossimo (con domande da presentare entro martedì alle 12.30), sempre sulla base di partenza di 52 mila 500 euro. «Quella - avverte Castellani - sarebbe veramente l’ultimissima... spiaggia. Poi non vi sarebbero altre possibilità, in quanto, appunto, bisogna tenere conto dei tempi necessari all’eventuale compratore per adempiere a quanto previsto dalle procedure per l’iscrizione al campionato».
Campionato che, tiene a ribadire Castellani, sarà di A1 se vi sarà un compratore. «La convenzione Lega-Federbasket - precisa il curatore fallimentare - che in un codicillo prevede che ad una società dichiarata fallita non possa essere concessa l’iscrizione al campionato nemmeno sotto altra ragione sociale non ci interessa perchè la Scaligera è morta, mentre sarebbe una nuova società ad avvalersi dell’articolo 128 del regolamento organico della Federbasket per ottenere il diritto sportivo. Si dovrebbe procedere alla modifica dello statuto federale perchè così non fosse».
Castellani riferisce, comunque, di «aver riscontrato in Lega disponibilità più forti delle contrarietà» . Insomma, a giudizio del curatore, Verona sarebbe ancora in A1 se qualcuno interverrà a salvare la società.
Se questo non vi sarà, il curatore provvederà al licenziamento dei dipendenti, che, comunque, perderebbero la possibilità di ricevere le mensilità precedenti all’entrata in vigore dell’esercizio provvisorio. Resterebbe da risolvere il problema delle squadre giovanili della Müller, impegnate nelle finali nazionali, una di queste in calendario, tra l’altro, nei primi giorni di luglio, cioè oltre il termine dell’esercizio provvisorio concesso dal Tribunale. «Dovrò chiedere - spiega Castellani - un’autorizzazione particolare al Tribunale per spendere i soldi a sostegno delle trasferte: si tratta di spese che finirebbero, poi, per essere pagate dagli eventuali aggiudicatari».
Renzo Puliero
Ed i tempi, intanto, si fanno sempre più stretti perchè il 28 giugno è la scadenza ultima per l’iscrizione al campionato (mentre era normale che la Scaligera, essendo fallita, non presentasse domanda di ammissione e permanenza alla Lega per il campionato 2002-2003, che avrà inizio domenica 22 settembre: potrà farlo la società che dovesse acquisire la Scaligera). «Possiamo tentare - avverte Castellani - un altro esperimento d’asta, nel giro di una settimana, per consentire ancora tempo di riflessione ai futuri possibili sponsor e vedere se consentiranno all’eventuale aggiudicatario di intervenire».
Così è molto probabile che, oggi, il giudice delegato dia mandato al curatore fallimentare di indire un’altra asta per mercoledì prossimo (con domande da presentare entro martedì alle 12.30), sempre sulla base di partenza di 52 mila 500 euro. «Quella - avverte Castellani - sarebbe veramente l’ultimissima... spiaggia. Poi non vi sarebbero altre possibilità, in quanto, appunto, bisogna tenere conto dei tempi necessari all’eventuale compratore per adempiere a quanto previsto dalle procedure per l’iscrizione al campionato».
Campionato che, tiene a ribadire Castellani, sarà di A1 se vi sarà un compratore. «La convenzione Lega-Federbasket - precisa il curatore fallimentare - che in un codicillo prevede che ad una società dichiarata fallita non possa essere concessa l’iscrizione al campionato nemmeno sotto altra ragione sociale non ci interessa perchè la Scaligera è morta, mentre sarebbe una nuova società ad avvalersi dell’articolo 128 del regolamento organico della Federbasket per ottenere il diritto sportivo. Si dovrebbe procedere alla modifica dello statuto federale perchè così non fosse».
Castellani riferisce, comunque, di «aver riscontrato in Lega disponibilità più forti delle contrarietà» . Insomma, a giudizio del curatore, Verona sarebbe ancora in A1 se qualcuno interverrà a salvare la società.
Se questo non vi sarà, il curatore provvederà al licenziamento dei dipendenti, che, comunque, perderebbero la possibilità di ricevere le mensilità precedenti all’entrata in vigore dell’esercizio provvisorio. Resterebbe da risolvere il problema delle squadre giovanili della Müller, impegnate nelle finali nazionali, una di queste in calendario, tra l’altro, nei primi giorni di luglio, cioè oltre il termine dell’esercizio provvisorio concesso dal Tribunale. «Dovrò chiedere - spiega Castellani - un’autorizzazione particolare al Tribunale per spendere i soldi a sostegno delle trasferte: si tratta di spese che finirebbero, poi, per essere pagate dagli eventuali aggiudicatari».
Renzo Puliero
