Con i tempi che vive il mondo dei canestri, è già una garanzia avere una società quale la Snaidero che, dopo un’anno tribolato, programma un altro triennio d’attività nel basket in linea con la statura e le ambizioni del gruppo di Maiano.
Verona non ha fatto richiesta di permanenza in A e non stupisce, visto lo stato fallimentare del club. Patron Tacchini a Milano ha dato l’ultimatum e la gloriosa Olimpia vive l’ennesima post stagione di patemi su come andare avanti.
A Udine, invece, si pianificano prima squadra e settore giovanile. Con i tempi dovuti a una stagione che celebra ancora la finale scudetto. Con l’attenzione dettata dagli sviluppi del contingentamento agli extracomunitari e dalla formula della prossima A, già 18 squadre dopo la rinuncia di Verona e forse con tre retrocessioni per arrivare alle previste 16.
Certo, in casa Snaidero non manca da fare. A cominciare dai casi Gentile ed Esposito, non riciclabili in Friuli e da piazzare altrove. Per continuare con l’operazione diplomazia avviata per discutere del rinnovo di capitan Alibegovic.
A fine settimana dovrebbe essere la volta buona per il primo incontro fra il capitano e il presidente Edi Snaidero, senza padrini e senza secondi dopo tre anni di collaborazione. L’ingegnere, al solito, è impegnato in affari durante la settimana, ma il sabato trova il tempo per darsi al basket.
Capitan Teo, rientrato dalle ferie in Sicilia con la moglie, non è ripartito per il New Jersey, ma per Lubiana. Ha rinunciato, infatti, alla preparazione atletica con Dalatri, che dopo la finale Nba con i Nets ha in programma un tour di seminari in Europa. Alibegovic ha ripiegato, quindi, con prontezza in patria con il preparatore sloveno Zaletel, in montagna a Rogla, assieme al connazionale Gorenc della Monte Paschi.
A chiamata, però, Teo risponderà per andare a vedere le carte che la società avrà da offrirgli per prolungare il contratto. Non saranno entusiasmanti: riduzione dell’ingaggio e anche del ruolo in campo. Alibegovic, a meno di un ribasso da crollo in borsa, chiuderebbe anche un occhio in cambio di dopo agonismo ancora in arancione: ma quale?
Il gm Giancarlo Sarti, riconfermato dal presidente Snaidero a vita, ha invece il compito di risentire in settimana il preparatore atletico Luigino Sepulcri. Tra oggi e domani ore decisive, ma il suo ritorno a Udine dipende dal destino di coach Messina a Bologna. Forse si complica perché l’Ettore nazionale non è più in corsa per la panchina di Barcellona, che è andata a Pesic. L’alternativa Benetton, a Treviso, per Sepulcri sarebbe quasi come tornare a casa. Comunque, non disdegnerebbe un altro anno a Bologna.
Sarti oggi sarà a Milano per presenziare all’atto di morte della Baskteball trading, il consorzio delle 11 società della cosidetta Superlega che non ha più ragione di essere dopo che è prevalsa la loro linea nella Lega basket di serie A del presidente - manager Prandi.
Valerio Morelli
Verona non ha fatto richiesta di permanenza in A e non stupisce, visto lo stato fallimentare del club. Patron Tacchini a Milano ha dato l’ultimatum e la gloriosa Olimpia vive l’ennesima post stagione di patemi su come andare avanti.
A Udine, invece, si pianificano prima squadra e settore giovanile. Con i tempi dovuti a una stagione che celebra ancora la finale scudetto. Con l’attenzione dettata dagli sviluppi del contingentamento agli extracomunitari e dalla formula della prossima A, già 18 squadre dopo la rinuncia di Verona e forse con tre retrocessioni per arrivare alle previste 16.
Certo, in casa Snaidero non manca da fare. A cominciare dai casi Gentile ed Esposito, non riciclabili in Friuli e da piazzare altrove. Per continuare con l’operazione diplomazia avviata per discutere del rinnovo di capitan Alibegovic.
A fine settimana dovrebbe essere la volta buona per il primo incontro fra il capitano e il presidente Edi Snaidero, senza padrini e senza secondi dopo tre anni di collaborazione. L’ingegnere, al solito, è impegnato in affari durante la settimana, ma il sabato trova il tempo per darsi al basket.
Capitan Teo, rientrato dalle ferie in Sicilia con la moglie, non è ripartito per il New Jersey, ma per Lubiana. Ha rinunciato, infatti, alla preparazione atletica con Dalatri, che dopo la finale Nba con i Nets ha in programma un tour di seminari in Europa. Alibegovic ha ripiegato, quindi, con prontezza in patria con il preparatore sloveno Zaletel, in montagna a Rogla, assieme al connazionale Gorenc della Monte Paschi.
A chiamata, però, Teo risponderà per andare a vedere le carte che la società avrà da offrirgli per prolungare il contratto. Non saranno entusiasmanti: riduzione dell’ingaggio e anche del ruolo in campo. Alibegovic, a meno di un ribasso da crollo in borsa, chiuderebbe anche un occhio in cambio di dopo agonismo ancora in arancione: ma quale?
Il gm Giancarlo Sarti, riconfermato dal presidente Snaidero a vita, ha invece il compito di risentire in settimana il preparatore atletico Luigino Sepulcri. Tra oggi e domani ore decisive, ma il suo ritorno a Udine dipende dal destino di coach Messina a Bologna. Forse si complica perché l’Ettore nazionale non è più in corsa per la panchina di Barcellona, che è andata a Pesic. L’alternativa Benetton, a Treviso, per Sepulcri sarebbe quasi come tornare a casa. Comunque, non disdegnerebbe un altro anno a Bologna.
Sarti oggi sarà a Milano per presenziare all’atto di morte della Baskteball trading, il consorzio delle 11 società della cosidetta Superlega che non ha più ragione di essere dopo che è prevalsa la loro linea nella Lega basket di serie A del presidente - manager Prandi.
Valerio Morelli