ADESSO Messina pende verso la Virtus, dopo giorni di offerte, trattative e voglie orientate altrove. Mai dire mai, in questa storia, ma ieri c´è stata larga sintonia, fra il coach e Madrigali, vistisi in mattinata, sui nuovi progetti. E dunque si galoppa verso la riconferma. Messina non sarà oggi in conferenza stampa, insieme al presidente: del resto, l´incontro coi giornalisti riguardava, dall´inizio, il solo numero uno. Poi, a rigore, sul tema panchina c´è pure poco da dire: Messina è l´allenatore della Virtus, sotto contratto, Madrigali non ha mai pensato di disfarsene, dunque si potrà ribadire che non è successo niente e il felice epilogo farà solo posare tutto il polverone.
Poi, si sa che Barcellona è una storia appena finita, dopo che Kenny Grant, l´agente di Messina, s´era sentito proporre un cifra poco superiore alla metà di quel che Ettore prende a Bologna. Treviso non è una storia finita, ma era molto più avviata qualche giorno fa: oggi stesso, comunque, l´agente franco-americano sarà a raccogliere l´ultima offerta di Maurizio Gherardini (Treviso può arrivare a 4 anni, ma a canoni stagionali inferiori a quelli bolognesi), dopodichè Messina sarà fatto papa qui o là. Qui, svolta ora il coro muto di radiomercato.
Ieri Madrigali avrebbe speso parole di rinnovata fiducia, un piano convincente per sistemare la squadra (sia pure a budget ridotto), forse anche una proposta d´allungamento del contratto, come segnale di continuità. Se tutto si chiuderà, si dovrà anche concludere che il temporale dell´11 marzo ormai non avrà più lasciato neppure le pozzanghere: nei tre mesi da allora ad oggi, anzi, Messina e la sua Virtus ferita e sfilacciata hanno raccolto sconfitte come mai prima in era Madrigali e, avesse giocato a scaricarlo, il presidente avrebbe potuto approfittare delle offerte di altri club per stipulare un´indolore separazione consensuale. Evidentemente ritiene Messina, al di là delle reciproche asperità, un buon dipendente per la ditta Virtus. E Messina ritiene la ditta Virtus il posto migliore dove lavorare: gli passano lo stipendio più alto e un programma di qualità, mentre un´avventura a Treviso sarebbe irta d´incognite. Non sarebbe facile subentrare all´amatissimo D´Antoni, verosimilmente scudettato (ci fallì pure Obradovic), e la squadra perderà pezzi importanti. Nachbar e Tskitishvili sono nel mirino Nba, Marconato è a fine contratto (e piace qui, così come Kambala), Bulleri è alle prese con un rinnovo delicato, a quotazione impennata dopo le ultime magie: gli resta una stagione di contratto, a poche lire, ma va rinegoziato adesso, a tante lire.
Oggi Madrigali dirà, di tutto questo e del resto. Poi, fra pochi giorni, a bocce ferme, farà un saluto ad Abbio, che è a Bologna, ma non per la Virtus: tornerà l´anno prossimo a Valencia. Dove, fatti i nomi di Messina, Obradovic, Tanjevic e Aito, il prossimo coach sarà Paco Olmos, 31 anni. (w.f.)
Poi, si sa che Barcellona è una storia appena finita, dopo che Kenny Grant, l´agente di Messina, s´era sentito proporre un cifra poco superiore alla metà di quel che Ettore prende a Bologna. Treviso non è una storia finita, ma era molto più avviata qualche giorno fa: oggi stesso, comunque, l´agente franco-americano sarà a raccogliere l´ultima offerta di Maurizio Gherardini (Treviso può arrivare a 4 anni, ma a canoni stagionali inferiori a quelli bolognesi), dopodichè Messina sarà fatto papa qui o là. Qui, svolta ora il coro muto di radiomercato.
Ieri Madrigali avrebbe speso parole di rinnovata fiducia, un piano convincente per sistemare la squadra (sia pure a budget ridotto), forse anche una proposta d´allungamento del contratto, come segnale di continuità. Se tutto si chiuderà, si dovrà anche concludere che il temporale dell´11 marzo ormai non avrà più lasciato neppure le pozzanghere: nei tre mesi da allora ad oggi, anzi, Messina e la sua Virtus ferita e sfilacciata hanno raccolto sconfitte come mai prima in era Madrigali e, avesse giocato a scaricarlo, il presidente avrebbe potuto approfittare delle offerte di altri club per stipulare un´indolore separazione consensuale. Evidentemente ritiene Messina, al di là delle reciproche asperità, un buon dipendente per la ditta Virtus. E Messina ritiene la ditta Virtus il posto migliore dove lavorare: gli passano lo stipendio più alto e un programma di qualità, mentre un´avventura a Treviso sarebbe irta d´incognite. Non sarebbe facile subentrare all´amatissimo D´Antoni, verosimilmente scudettato (ci fallì pure Obradovic), e la squadra perderà pezzi importanti. Nachbar e Tskitishvili sono nel mirino Nba, Marconato è a fine contratto (e piace qui, così come Kambala), Bulleri è alle prese con un rinnovo delicato, a quotazione impennata dopo le ultime magie: gli resta una stagione di contratto, a poche lire, ma va rinegoziato adesso, a tante lire.
Oggi Madrigali dirà, di tutto questo e del resto. Poi, fra pochi giorni, a bocce ferme, farà un saluto ad Abbio, che è a Bologna, ma non per la Virtus: tornerà l´anno prossimo a Valencia. Dove, fatti i nomi di Messina, Obradovic, Tanjevic e Aito, il prossimo coach sarà Paco Olmos, 31 anni. (w.f.)
Fonte: La Repubblica