Non sono i Lakers il modello (inimitabile) da seguire, neanche la Snaidero dello scorso anno, con coach Boniciolli in panchina, che si accontentò di rimontare uno 0-2 ma poi perse gara 5 con la Scavolini, bensì l'AEK che da un doppio svantaggio ha recuperato e quindi battuto in finale (3-2) il favorito Olimpiakos. Questa è la convinzione della Skipper all'indomani del match di gara 2 che ha visto per ben 35' la squadra bolognese, senza Goldwire, lottare alla pari con la Benetton al completo. Archiviati certi ripensamenti su gara 1. «Con 24 ore di riposo in più avremmo potuto fare un match ben diverso, come abbiamo dimostrato al Palaverde. Per un 5% di share abbiamo compromesso il nostro lavoro di un anno !»— ha ricordato il coach biancoblù—, «ora si guarda, anzi si deve solo guardare avanti. E pensare positivo. I presupposti ci sono e vengono dalla prova monstre di Basile, che ha chiuso con 28 punti ottenuti in entrate e tiri dalla lunga distanza, dal miglior Galanda della stagione capace di siglare punti pesanti nei momenti più difficili della squadra e di dare una grossa mano sotto i tabelloni». «Siamo calati purtroppo nel finale quando non siamo più riusciti a far girare la palla come volevamo, e nello stesso tempo due tiratori come Nicola e Chikalkin hanno avuto la possibilità di fare tiri facili — ha spiegato Basile —. Il break di Treviso è nato da questo e dopo è stato impossibile rimontare. Noi ci abbiamo provato fino alla fine, ma contro questa Benetton non c'era più nulla da fare». Ma il play della nazionale e della Skipper non s'arrende e invita compagni e tifosi a credere in un prossimo successo che rimetterebbe in gioco l'esito della serie. «Siamo all'ultima spiaggia e quindi in gara 3 giocheremo ogni pallone fino alla morte. Noi esterno ci rammentiamo bene che non dobbiamo accontentarci di tirare da fuori ma dovremo penetrare, perché abbiamo visto che la loro difesa ha fatto molto fatica a tenerci». Non si è visto il solito Fucka, quello che prende rimbalzi, passa la palla e segna, ma un elemento capace di giocare per la squadra. Sono mancati soprattutto i suoi punti. Ma Basile ha una pronta difesa per il compagno: «Gregor ha dovuto subire ancora una volta la grande pressione difensiva che D'Antoni aveva organizzato su di lui. Appena riceveva la palla due trevigiani gli erano addosso e per lui diventava impossibile riuscire a smarcarsi. Sono sicuro che sabato disputerà una grande partita».
Mario Becca
Mario Becca
Fonte: Il Resto del Carlino