CANTU’ – Mercoledì a Zagabria si è tenuta l’Assemblea Generale dell’Euroleague dove sono state prese alcune decisioni di carattere organizzativo che potrebbero interessare direttamente la Oregon Scientific in caso di partecipazione. Il sorteggio per la composizione dei gironi e dei calendari della Regular Season 2002-2003 si terrà a Barcellona il prossimo 2 luglio.
Questo prevede la suddivisione delle 24 squadre partecipanti alla prossima Euroleague in tre gironi di otto squadre ciascuno. Al momento sono due solamente le formazioni ancora mancati per completare il gruppo delle contendenti: la quarta formazione italiana (Cantù o Siena) e la quarta greca (probabilmente Iraklis). Le squadre invece già sicure della partecipazione sono queste: Cibona (Croazia), Asvel e Pau-Orthez (Francia), Alba Berlino (Germania), AEK, Olimpiakos e Panathinaikos (Grecia), Maccabi (Israele), Benetton, Skipper e Kinder (Italia), Buducnost (Yugoslavia), Zalgiris Kaunas (Lituania), Slask Wroclaw (Polonia), CSKA (Russia), Union Olimpia Lubiana (Slovenia), Barcellona, Real Madrid, Tau Ceramica e Unicaja Malaga (Spagna), Efes Pilsen e Ulker (Turchia).
Una volta a conoscenza delle rispettive avversarie, un secondo sorteggio determinerà le singole partite e le relative date dei primi 14 incontri. Prima fase prevista con inizio il 9-10 ottobre e conclusione il 12-13 febbraio.
Al termine di essa, le prime cinque squadre di ogni girone e la miglior sesta accederanno alle Top 16 le quali saranno divise in quattro gironi di quattro squadre ciascuna, per altre sei partite a testa, dal 26 febbraio al 17 aprile.
Le Final Four si disputeranno invece il 9-10-11 maggio a Barcellona.
Dunque tutto è pronto a livello organizzativo, manca però ancora l’eventuale adesione di Cantù per quella coppa che in passato ha saputo vincere per ben due volte quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni.
Latitando gli aiuti finanziari che Corrado si attendeva, difficile sarà vedere la formazione biancoblù nella coppa più prestigiosa. Un vero peccato perché quest’anno, tornando la competizione a 24 squadre, di sicuro ci sarà un livellamento dei valori verso l’alto, oltre alle 14 partite minime garantite di cui 7 in casa contro avversari di sicuro valore.
Non ci resta che attendere le prossime settimane quando il futuro dovrebbe riservarci qualcosa di più concreto, sempre nella speranza che qualcuno si decida ad aiutare Cantù a ritornare sulla cartina geografica del basket europeo.
Simone Giofrè
Questo prevede la suddivisione delle 24 squadre partecipanti alla prossima Euroleague in tre gironi di otto squadre ciascuno. Al momento sono due solamente le formazioni ancora mancati per completare il gruppo delle contendenti: la quarta formazione italiana (Cantù o Siena) e la quarta greca (probabilmente Iraklis). Le squadre invece già sicure della partecipazione sono queste: Cibona (Croazia), Asvel e Pau-Orthez (Francia), Alba Berlino (Germania), AEK, Olimpiakos e Panathinaikos (Grecia), Maccabi (Israele), Benetton, Skipper e Kinder (Italia), Buducnost (Yugoslavia), Zalgiris Kaunas (Lituania), Slask Wroclaw (Polonia), CSKA (Russia), Union Olimpia Lubiana (Slovenia), Barcellona, Real Madrid, Tau Ceramica e Unicaja Malaga (Spagna), Efes Pilsen e Ulker (Turchia).
Una volta a conoscenza delle rispettive avversarie, un secondo sorteggio determinerà le singole partite e le relative date dei primi 14 incontri. Prima fase prevista con inizio il 9-10 ottobre e conclusione il 12-13 febbraio.
Al termine di essa, le prime cinque squadre di ogni girone e la miglior sesta accederanno alle Top 16 le quali saranno divise in quattro gironi di quattro squadre ciascuna, per altre sei partite a testa, dal 26 febbraio al 17 aprile.
Le Final Four si disputeranno invece il 9-10-11 maggio a Barcellona.
Dunque tutto è pronto a livello organizzativo, manca però ancora l’eventuale adesione di Cantù per quella coppa che in passato ha saputo vincere per ben due volte quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni.
Latitando gli aiuti finanziari che Corrado si attendeva, difficile sarà vedere la formazione biancoblù nella coppa più prestigiosa. Un vero peccato perché quest’anno, tornando la competizione a 24 squadre, di sicuro ci sarà un livellamento dei valori verso l’alto, oltre alle 14 partite minime garantite di cui 7 in casa contro avversari di sicuro valore.
Non ci resta che attendere le prossime settimane quando il futuro dovrebbe riservarci qualcosa di più concreto, sempre nella speranza che qualcuno si decida ad aiutare Cantù a ritornare sulla cartina geografica del basket europeo.
Simone Giofrè