PESARO - Si sta organizzando l’estate, Stefano Pillastrini, contattato al termine di Italia-Messico. E qui arriva la prima sorpresa: «Non ho visto il match, ma so com’è finito. Il calcio non mi diverte».
Originale e imprevedibile Pilla, che però non la vuole fare troppo lunga quando si parla del suo futuro. Le voci sulla sua panchina iniziano ad infastidirlo, anche se lui non lo ammette. La sua posizione è chiarissima al riguardo, si sente in una botte di ferro e - forse - non ha tutti i torti: «Mi sembra che la società sia stata chiarissima, aspetto di conoscere i programmi, ma non ho ancora avuto indicazioni in questo senso. Io non me ne vado e le altre proposte non mi interessano, finchè resterò l’allenatore della Scavolini».
Quindi delle richieste ci sono state? «Certo, qualcuna è pure già caduta, ad esempio quella di Reggio Emilia. Ho risposto che non mi interessano, non le prendo in considerazione. Mi sembra che da qui non vogliano mandarmi via e io non sono uno di quegli allenatori che va a offrirsi in giro». E’ questa la posizione ufficiale.
I suoi progetti, a brevissimo termine, sono più che altro di ricognizione, almeno fino a quando - a luglio - partirà il suo Camp. «Farò diversi viaggi per visionare un po’ di giocatori. Andrò alla Summer League di Treviso, forse anche al Big Man Camp a fine mese e oggi (ieri -ndr) andrò a Bologna per una Summer League di giovani italiani».
E a Latina, alle Finali Juniores, come è andata? «Molto bene, ho visto una buona finale e la Scavolini si è battuta. Il nostro quarto posto? A livello giovanile i risultati non sono importanti, ho visto dei miglioramenti e tanti ragazzi interessanti».
Quindi la prossima sarà una Scavolini dalla linea verde... «Non spendo troppe parole sulla squadra - frena Pillastrini - Malaventura e Flamini sono due patrimoni che potrebbero fare bene, ma prima di partire con qualsiasi programma devo avere l’ok della società».
C’è stato un incontro? «Non ho avuto indicazioni, credo che l’argomento primario da affrontare sia il budget (che dovrebbe essere ridotto di parecchio -ndr)».
L’impressione è che per avere chiarezza completa occorrerà aspettare ancora diverso tempo.
Ha parlato con Zanca, da quando è tornato dagli States? «Ci sentiamo tutti i giorni e mi ha spiegato di aver visionato giocatori davvero forti. Un viaggio utilissimo, insomma».
Intanto Messina ha consolidato il suo rapporto con la Virtus. Si aspettava che sarebbe rimasto a Bologna? «Poteva succedere. Sinceramente pensavo che andasse a Barcellona poi, quando era chiaro che avrebbe rinunciato, ho immaginato che avrebbe optato per la Kinder».
Invece, a sorpresa, a Reggio Emilia è approdato Sandro Dell’Agnello... «Sì, una mossa a sorpresa» - taglia corto il coach.
Sta seguendo le finali scudetto? «Certo e penso che sabato andrò a Bologna per gara-3. La Benetton è in vantaggio meritatamente, sta dominando la serie».
Chi vota come Mvp delle finali? «Massimo Bulleri».
Camilla Cataldo
Originale e imprevedibile Pilla, che però non la vuole fare troppo lunga quando si parla del suo futuro. Le voci sulla sua panchina iniziano ad infastidirlo, anche se lui non lo ammette. La sua posizione è chiarissima al riguardo, si sente in una botte di ferro e - forse - non ha tutti i torti: «Mi sembra che la società sia stata chiarissima, aspetto di conoscere i programmi, ma non ho ancora avuto indicazioni in questo senso. Io non me ne vado e le altre proposte non mi interessano, finchè resterò l’allenatore della Scavolini».
Quindi delle richieste ci sono state? «Certo, qualcuna è pure già caduta, ad esempio quella di Reggio Emilia. Ho risposto che non mi interessano, non le prendo in considerazione. Mi sembra che da qui non vogliano mandarmi via e io non sono uno di quegli allenatori che va a offrirsi in giro». E’ questa la posizione ufficiale.
I suoi progetti, a brevissimo termine, sono più che altro di ricognizione, almeno fino a quando - a luglio - partirà il suo Camp. «Farò diversi viaggi per visionare un po’ di giocatori. Andrò alla Summer League di Treviso, forse anche al Big Man Camp a fine mese e oggi (ieri -ndr) andrò a Bologna per una Summer League di giovani italiani».
E a Latina, alle Finali Juniores, come è andata? «Molto bene, ho visto una buona finale e la Scavolini si è battuta. Il nostro quarto posto? A livello giovanile i risultati non sono importanti, ho visto dei miglioramenti e tanti ragazzi interessanti».
Quindi la prossima sarà una Scavolini dalla linea verde... «Non spendo troppe parole sulla squadra - frena Pillastrini - Malaventura e Flamini sono due patrimoni che potrebbero fare bene, ma prima di partire con qualsiasi programma devo avere l’ok della società».
C’è stato un incontro? «Non ho avuto indicazioni, credo che l’argomento primario da affrontare sia il budget (che dovrebbe essere ridotto di parecchio -ndr)».
L’impressione è che per avere chiarezza completa occorrerà aspettare ancora diverso tempo.
Ha parlato con Zanca, da quando è tornato dagli States? «Ci sentiamo tutti i giorni e mi ha spiegato di aver visionato giocatori davvero forti. Un viaggio utilissimo, insomma».
Intanto Messina ha consolidato il suo rapporto con la Virtus. Si aspettava che sarebbe rimasto a Bologna? «Poteva succedere. Sinceramente pensavo che andasse a Barcellona poi, quando era chiaro che avrebbe rinunciato, ho immaginato che avrebbe optato per la Kinder».
Invece, a sorpresa, a Reggio Emilia è approdato Sandro Dell’Agnello... «Sì, una mossa a sorpresa» - taglia corto il coach.
Sta seguendo le finali scudetto? «Certo e penso che sabato andrò a Bologna per gara-3. La Benetton è in vantaggio meritatamente, sta dominando la serie».
Chi vota come Mvp delle finali? «Massimo Bulleri».
Camilla Cataldo