Finale scudetto, atto terzo. Si torna al Paladozza di Bologna, dove domani pomeriggio (palla a due alle 17.10, diretta tv su Raitre dalle 18 e diretta audio integrale su Radio Bruno e Fortitudo.it) la Skipper cercherà di dare inizio ad una autentica impresa: quella di riuscire a rialzarsi dallo 0-2 per iniziare la scalata verso un traguardo che nessuno è mai riuscito a raggiungere nella storia dei playoff italiani maschili. Trenta volte è successo che una serie di playoff si trovasse sul 2-0, e sempre ha vinto la squadra in vantaggio. Sei volte è successo nelle diciassette finali scudetto, cinque volte la serie si è chiusa 3-0 ed una volta 3-1. Proprio quest’anno, però, è capitato in Grecia, con l’AEK che ha rimontato dallo 0-2 con l’Olympiakos vincendo il titolo greco. In Italia, l’unico precedente risale invece alla serie A1 femminile, dove nel 1989/90 l’Unicar Cesena riuscì a ribaltare lo 0-2 a favore del Pool Comense e a laurearsi Campione d’Italia per 3-2. Una vera impresa, dunque, ma non impossibile. E la Skipper Fortitudo continua a volerci credere e a pensare positivo, legittimando la sua speranza con la vigorosa partita giocata in gara 2 al Palaverde facendo tremare a lungo Treviso e cedendo solo negli ultimi minuti, anche per la minor possibilità di ruotare gli uomini a disposizione di coach Boniciolli e di avere quindi ricambio di energie, con Goldwire infortunatosi prima del via. Ma, domani, sarà un’altra storia.
LA SITUAZIONE IN CASA SKIPPER… Ci saranno anche loro, questa volta, e potranno dare il loro contributo: Zoran Savic ed Anthony Goldwire, seppur non al meglio, giocheranno gara 3. Savic continua a convivere da oltre due mesi con il problema al ginocchio destro che lo ha costretto ad allenamenti a singhiozzo, riposo, e soprattutto ha obbligato coach Boniciolli ad utilizzarlo col bilancino. Poi, si è aggiunta anche la lussazione al quarto dito della mano sinistra, ma il “guerriero” che ha al suo attivo il maggior numero di finali tra tutti i giocatori di Skipper e Benetton è pronto a dimenticare tutto e vuole essere in campo a lottare insieme ai suoi compagni. Anche Goldwire, dopo la distorsione tibio-tarsica accusata pochi minuti prima della palla a due di gara 2 durante il riscaldamento, ha ripreso ad allenarsi, pur avvertendo ancora qualche fastidio, e domani sarà a disposizione del coach.
LE PAROLE DI BONICIOLLI… La voce di Matteo Boniciolli è carica di determinazione e fiducia, il coach crede nelle possibilità della Skipper e si aspetta una grande gara 3 di finale. “Essere rassegnati non sarebbe giusto, il fatto di essere sotto non ci deve condizionare. La nostra finale è iniziata in gara 2, ora dobbiamo difendere il nostro campo per tornare al Palaverde, dove quest’anno abbiamo sempre giocato partite strette e tirate, e quindi non vedo proprio perché non dovremmo sperare che prima o poi ci scappi il risultato positivo. Non ci deve essere pressione, l’ho detto ad inizio anno che quella vera ce l’hanno in fabbrica, abbiamo visto che non siamo così distanti e dobbiamo solo pensare a giocare come possiamo. Non c’è mai riuscito nessuno? I record sono fatti per essere battuti, tante cose nella vita sembravano impossibili e guardate quante nuove conquiste ogni giorno si realizzano. Restando al basket, c’è proprio il precedente di quest’anno dell’AEK, ma al di là di tutto ci dobbiamo provare perché lo vogliamo e ci crediamo. Una delle cose positive di quest’anno è stata il riuscire a tenere lontano le tristezze che spesso avevano il sopravvento in questo ambiente, vedo facce per nulla depresse, al limite anche arrabbiate, buon segno. Cercheremo di fare ancora meglio quello che abbiamo fatto in gara 2, la scelta offensiva sarà ancora quella di chiedere ai nostri attaccanti di andare fino in fondo con le penetrazioni, in modo da aprire l’area, per creare più fonti di pericolo. Attaccandoli in questo modo potremo creare spazi anche per aumentare con buoni tiri la produzione offensiva da fuori, ma anche sfruttare i nostri lunghi e magari costringerli a dover rinunciare almeno in parte a raddoppiare sistematicamente Fucka: questa potrebbe essere la chiave per mettere Gregor nelle condizioni ideali per tornare alle sue medie di realizzazione. Ma questa non deve essere un angoscia per lui, che per me ha giocato una buona gara a Treviso, e che quest’anno ha giocato bene praticamente tutte e 68 le gare giocate e per arrivare fino a qua il suo contributo è stato fondamentale: giocare una partita alla Fucka può voler dire anche prendere una quindicina di rimbalzi e far sentire la sua presenza intimidatoria in area con le stoppate, non deve avere l’angoscia di dover fare per forza un grande bottino, può essere decisivo per noi anche così. Gregor non parla coi giornalisti in questi giorni? Vuol dire che si sta concentrando, lui come tutti i grandi campioni è ipercritico verso se stesso e in questi momenti soffre, ma non ha niente di cui sentirsi in colpa. Per alzare la qualità del suo rendimento, tenendo conto di come ha tirato la carretta fino adesso, magari daremo respiro al suo minutaggio buttando nella mischia Savic, so che Zoran non vede l’ora di andare in campo, ma a Treviso ho preferito risparmiarlo, considerando anche i problemi fisici con cui deve convivere, anche perché Galanda stava giocando benissimo e volevo aspettare Fucka”.
LE PAROLE DI GIACOMO GALANDA… Servirà un’altra grande prova da parte di Giacomo Galanda, ma il nostro “Jack” ha già dimostrato di essere pronto e, soprattutto, di continuare a crederci. “Ci sono buoni motivi per crederci ancora, soprattutto aver dimostrato in gara 2 di essere all’altezza di questa finale. Raggiungerle, per noi, quest’anno è stato già un traguardo, conquistato vincendo la regular season, ma ci mancherebbe che fossimo appagati. Ho visto le facce giuste, non siamo contenti ma neanche tristi, c’è l’atteggiamento che serve per lottare ancora, e i nostri tifosi ci daranno ulteriore coraggio, credono in noi. Proviamo a vincere domani, e sono certo che ce la possiamo fare, poi vedremo cosa succederà: ho il sospetto che la Benetton possa accusare un po’ la pressione, il loro gioco in attacco, quella capacità di produrre un grande numero di tiri è frutto della sicurezza e della tranquillità, e quella gara 1 che noi ‘non abbiamo giocato’ ha consentito loro di sciogliersi. Se riusciremo a tornare a Treviso per gara 4, a quel punto la pressione maggiore sarà su di loro. Il vero problema, però, sarà quello di cercare di riuscire a frenare almeno parzialmente l’attacco della Benetton, il loro gioco su grande velocità, non basterà difendere bene ma dovremo riuscire a tenerli sotto alle loro medie, per poi gestire al meglio il nostro attacco, cercando di avere pazienza. La loro difesa è buona soprattutto sui primi 10-15 secondi di ogni azione, quando cercano di anticipare e rubare palloni, per questo serve muovere bene la palla dentro e fuori, avere pazienza, costringerli a lavorare qualche secondo in più anche per liberare Gregor dai raddoppi con cui cercano di soffocarlo: lui rimane il nostro faro e sono certo che domani farà una grande partita. Della Benetton, fino a qui, mi ha colpito l’intensità di Nicola, e poi Bulleri, sono un suo amico ma se non si calma gli tiro due mazzate… Scherzi a parte, ha dimostrando grande personalità per come ha affrontato l’assenza di Edney, ed è diventato uno dei loro uomini fondamentali”.
LA TAVOLATA DELLA FOSSA… Ci crede tutta la squadra, alle possibilità della Skipper di ribaltare lo 0-2, e ci crede ancora di più la Fossa dei Leoni. Tanto da voler… rispettare la tradizione dei grandi appuntamenti, organizzando per domani nei giardinetti di via Graziano, adiacenti al Paladozza, una “mangiata” per tutti i tifosi, per dare a tutti la “giusta carica” nell’attesa di entrare al Palazzo. Il “menù” prevederà carne alla brace cotta al momento - si parte da 10 kg di salsiccia e 5 di braciole, ma… si salirà senz’altro - e poi birra per tutti, contando su 15 fusti da 25 litri per un totale di 325 litri… Sperando che l’ultimo bicchiere possa essere un brindisi, a fine serata.
I “NUMERI” DI SQUADRA ASPETTANDO GARA 3… Il bilancio stagionale del confronto tra Skipper e Benetton è salito a 5-1 per i trevigiani, tra l’ 1-1 in regular season di Campionato (97-95 a Treviso, 89-86 a Bologna) e il 2-0 nella Seconda fase di Eurolega (96-90 a Treviso, 76-83 a Bologna), ed ora il 2-0 di questa serie finale (69-93 in gara 1, 96-85 in gara 2). Nella storia in serie A, sarà invece la sfida n. 59 tra Fortitudo e Treviso, dove si contano già finali scudetto (vittoria Benetton per 3-2 nel ’97, vittoria Fortitudo 3-1 nel 2000) e tre semifinali (3-1 per Treviso nel ’95, 3-2 per la Fortitudo nel ’96, 3-2 per Treviso nel ’99) e poi anche la finale di Coppa Italia nel ’98 (vittoria Fortitudo, il primo trofeo di sempre): il bilancio dice 30-28 per la Fortitudo, mentre nei playoff siamo 14-11 per Treviso. Per quanto riguarda la sola Fortitudo, infine, è la sesta finale negli ultimi sette anni, in 16 partecipazioni ai playoff: nel ’96 con la Stefanel (1-3), nel ’97 con Treviso (2-3), nel ’98 con la Virtus (2-3), nel 2000 con Treviso (3-1), nel 2001 con la Virtus (0-3), in totale, 8 partite vinte e 14 perse. Le partite disputate nei playoff sono ora 105, 60 le vittorie (media del 57.5%), quelle in serie A sono 1.178 di cui 641 vinte (media del 54.4%).
LE CIFRE INDIVIDUALI DELLE PRIME DUE GARE … Vediamo infine il confronto delle cifre individuali dei giocatori di Skipper e Benetton nelle prime due gare di questa serie finale. Cominciamo dai marcatori, per la Skipper Basile 33 punti (16.5 a gara), Galanda 29 (14.5), Kovacic 19 (9.5), Marcelic 17 (8.5), Fucka 14 (7), Milic 13 (6.5), Meneghin 12 (6), Goldwire 9 (9), Savic 5 (5), per la Benetton Nicola e Bulleri 32 punti (16 a gara), Bell 30 (15), Chikalkin 22 (11), Nachbar 18 (9) Garbajosa 17 (8.5), Edney 13 (13), Pittis e Marconato 11 (6.5). Al tiro da due, per la Skipper Galanda 63.6% (7/11), Basile 57.1% (8/14), Kovacic 56.2% (9/16), Meneghin 50 (5/10), Milic 37.5 (3/8), Fucka 30.7 (4/13), per la Benetton Edney 83.1% (5/6), Marconato 71.4% (5/7), Pittis 66.6% (4/6), Nicola 70% (7/10), Bulleri 55.5% (5/9), Bell 50% (8/16), Garbajosa 50% (4/8), Nachbar 41,6% (5/12). Al tiro da tre, per la Skipper Galanda 45.4% (5/11), Marcelic 42.8% (3/7), Basile 30% (3/10), Goldwire 14.3% (1/7), per la Benetton Nicola 62.5% (5/8), Bulleri 55.5% (5/9), Garbajosa 50% (4/8), Bell 37.5% (3/8), Nachbar 66.6% (2/3), Chikalkin 25% (1/4), Edney 1/1. A rimbalzo, per la Skipper Kovacic 7.5 a gara, Fucka 6.5, Galanda 4.5, Milic 1.5, per la Benetton Garbajosa e Pittis 6.5 a gara, Marconato 5, Bell 4.5, Nicola 3, Nachbar 2.5.