Pronti a tutto. Ad esultare per il terzo scudetto o a prendere atto che bisognerà soffrire almeno sino a mercoledì. Andrà com'è giusto che vada, la Benetton, in ogni caso, ce la metterà tutta: se poi la Skipper si dimostrerà più brava, come da martedì a Bologna stanno ripetendo, no problem, si farà garaquattro. Ma il grande sogno tricolore di Treviso potrebbe concretizzarsi già all'imbrunire di oggi: affinchè ciò accada ci vorrà una Benetton davvero perfetta.
Nella bolgia del Paladozza serviranno nervi saldi, mente sgombra e muscoli scattanti, perché lì, al cospetto di una Fortitudo da «o vittoria o morte», farà veramente caldo. E l'umidità e la temperatura torrida diventeranno avversari molto temibili in un ambiente chiuso dove saranno stipate migliaia di persone. «Forse il caldo aumenterà la fatica - osserva Mike D'Antoni - ma credo che il problema maggiore sarà il pallone scivoloso. Però questo sarà uno svantaggio per tutti».
Attenti a non scivolare sui trabocchetti bolognesi.
«Posso ribadire che noi andiamo lì con la ferma volontà di vincere, anche se ci rendiamo conto che sarà dura, visto che loro spareranno tutte le cartucce che hanno. Possiamo farcela, dobbiamo tirar fuori un'altra bella gara».
Mike, nessuno lo dice chiaramente, però tutti sarebbero molto contenti se la serie non finisse dopo appena tre gare.
«Noi no che non saremmo molto contenti... Proprio per questo faremo di tutto per chiudere il prima possibile».
Ti aspetti una Skipper del livello di garadue?
«Sì, credo farà più o meno la stessa partita, noi tenteremo di fare altrettanto, di tenerci attaccati sino in fondo, di mantenere alto il ritmo. Gli obiettivi sono questi».
Tutti pretendono una gran partita di Fucka: è possibile che sia lui il vostro avversario più pericoloso, stavolta.
«In garadue Fucka non ha giocato male, conto sempre sulla difesa di Garbajosa e sui raddoppi. Però se non fa tanti punti spesso non è solo colpa sua ma merito della nostra difesa, anche se poi altri finiscono per segnare più canestri del solito, vedi Basile e Galanda. Mettere più pressione su Fucka è una scelta nostra, non è demerito suo».
E Basile saprà ripetersi a quei livelli stratosferici?
«Io mi aspetto una gran partita da tutti i nostri avversari, vedremo di esprimerci il meglio possibile: per vincere a Bologna bisogna fare una gran partita, sennò si perde».
Scegli il giocatore che farà la differenza.
«Me lo chiedono in tanti, ma io non ne vedo uno solo. Noi ad esempio, come s'è notato anche in passato, ne abbiamo almeno sei. Se questi sei avranno un buon rendimento e gli altri quattro daranno un normale contributo possiamo farcela. In garadue Nachbar ha segnato 4 punti, bene, magari lui adesso ne fa 30. Spesso, se un giocatore non fa il fenomeno, è anche perché ce ne sono tanti altri che segnano al suo posto: se la Skipper difenderà bene su qualcuno, vedremo di dare la palla ad altri. Io so di avere 10 giocatori capaci di segnare 20 punti a testa, non per questo ne facciamo 200 per partita».
Giocherete sapendo di avere altre due chance?
«Non ci vogliamo pensare. In noi c'è un unico obiettivo, quello di vincere lo scudetto, e di vincerlo a Bologna».
Ritroverai i tuoi amici Cicoria e Facchini...
«Eh, io di amici ne ho tanti... Loro sono due bravi arbitri, ciò che è successo quella volta non conta più".
Nella bolgia del Paladozza serviranno nervi saldi, mente sgombra e muscoli scattanti, perché lì, al cospetto di una Fortitudo da «o vittoria o morte», farà veramente caldo. E l'umidità e la temperatura torrida diventeranno avversari molto temibili in un ambiente chiuso dove saranno stipate migliaia di persone. «Forse il caldo aumenterà la fatica - osserva Mike D'Antoni - ma credo che il problema maggiore sarà il pallone scivoloso. Però questo sarà uno svantaggio per tutti».
Attenti a non scivolare sui trabocchetti bolognesi.
«Posso ribadire che noi andiamo lì con la ferma volontà di vincere, anche se ci rendiamo conto che sarà dura, visto che loro spareranno tutte le cartucce che hanno. Possiamo farcela, dobbiamo tirar fuori un'altra bella gara».
Mike, nessuno lo dice chiaramente, però tutti sarebbero molto contenti se la serie non finisse dopo appena tre gare.
«Noi no che non saremmo molto contenti... Proprio per questo faremo di tutto per chiudere il prima possibile».
Ti aspetti una Skipper del livello di garadue?
«Sì, credo farà più o meno la stessa partita, noi tenteremo di fare altrettanto, di tenerci attaccati sino in fondo, di mantenere alto il ritmo. Gli obiettivi sono questi».
Tutti pretendono una gran partita di Fucka: è possibile che sia lui il vostro avversario più pericoloso, stavolta.
«In garadue Fucka non ha giocato male, conto sempre sulla difesa di Garbajosa e sui raddoppi. Però se non fa tanti punti spesso non è solo colpa sua ma merito della nostra difesa, anche se poi altri finiscono per segnare più canestri del solito, vedi Basile e Galanda. Mettere più pressione su Fucka è una scelta nostra, non è demerito suo».
E Basile saprà ripetersi a quei livelli stratosferici?
«Io mi aspetto una gran partita da tutti i nostri avversari, vedremo di esprimerci il meglio possibile: per vincere a Bologna bisogna fare una gran partita, sennò si perde».
Scegli il giocatore che farà la differenza.
«Me lo chiedono in tanti, ma io non ne vedo uno solo. Noi ad esempio, come s'è notato anche in passato, ne abbiamo almeno sei. Se questi sei avranno un buon rendimento e gli altri quattro daranno un normale contributo possiamo farcela. In garadue Nachbar ha segnato 4 punti, bene, magari lui adesso ne fa 30. Spesso, se un giocatore non fa il fenomeno, è anche perché ce ne sono tanti altri che segnano al suo posto: se la Skipper difenderà bene su qualcuno, vedremo di dare la palla ad altri. Io so di avere 10 giocatori capaci di segnare 20 punti a testa, non per questo ne facciamo 200 per partita».
Giocherete sapendo di avere altre due chance?
«Non ci vogliamo pensare. In noi c'è un unico obiettivo, quello di vincere lo scudetto, e di vincerlo a Bologna».
Ritroverai i tuoi amici Cicoria e Facchini...
«Eh, io di amici ne ho tanti... Loro sono due bravi arbitri, ciò che è successo quella volta non conta più".