PESARO — Un partitone (94-80 il finale) dedicato alla famiglia quello di Blair: in tribuna c'erano la mamma Judith, il figlio maggiore Jordan e il piccolo Joseph jr. «Non potevo perdere davanti a loro perché mio figlio non mi vedeva giocare da quando ero a Biella ed è una grande esperienza per lui venire fin qua. Mia madre? Rompe perché vuole venire sempre a trovarmi, così ora è contenta — se la ride Blair —. Sono molto felice che siano qui, tra poco Jordan compie otto anni e poi festeggeremo la Pasqua tutti insieme». Ecco spiegato il tatuaggio sul braccio che non è dedicato al grande Michael Jordan, ma semplicemente al suo primogenito. Una gara condita da percentuali eccellenti quella del pivot (8/9 dal campo, 5/8 ai liberi): «Spero che mi portino fortuna anche mercoledì con la Benetton».
Una gara nella quale rivedremo Maggioli, oggetto di cori da parte della gente che lo avrebbe voluto in campo mentre DeMarco spaccava i ferri con un inusuale 3/13. Pillastrini spiega l'arcano: «Michele soffre di un'infiammazione al ginocchio e stiamo cercando di usarlo col contagocce perchè il dolore va e viene. In Eurolega ci serve assolutamente, preferiamo tenercelo per mercoledì, lo avrei usato solo se fosse stato indispensabile».
Il gigante pesarese aggiunge: «Se da una parte mi ha fatto piacere sentire che la gente mi voleva in campo, dall'altra mi spiace perché hanno messo in difficoltà il coach. Venerdì, infatti, ho dovuto interrompere l'allenamento a metà — racconta Maggioli — e non è che io stia male in campionato e bene in Eurolega. E' che in campionato con quattro lunghi siamo coperti e se non c'è necessità estrema di farmi giocare è un bene essere cauti: voglio arrivare pronto quando serve».
Era la serata degli ex: alla fine ha giocato meglio quello che si diceva emozionatissimo, Paolo Conti, premiato prima della gara da Valter Scavolini: «E' stato un ritorno molto bello, un enorme piacere essere accolto in questo modo — dice Conti —. Alla vigilia non ci contavo di riuscire a giocare bene perchè ero davvero molto teso, tanto che ai primi due tiri non ho preso niente, poi mi sono sciolto». E Beugnot loda la sua squadra: «Qualcuno aveva detto che Varese in trasferta non aveva nè anima nè cuore invece siamo stati in partita fino a 10' dalla fine. Peccato l'infortunio di Zanus Fortes che mi serviva nella rotazione per marcare Blair, alla fine si è vista la differenza fra una squadra che gioca l'Eurolega e una di mezza classifica in Italia: è tutta nella fisicità».
E Pilla chiude con un pensiero proprio alla Coppa: «Ho avuto la sensazione che appena davamo un'accelerazione andavamo via: forse abbiamo cercato di gestire le energie ma sono del parere che il miglior modo per farlo sia ammazzare le partite il prima possibile, invece abbiamo rimandato il discorso all'ultimo quarto».
Elisabetta Ferri
Una gara nella quale rivedremo Maggioli, oggetto di cori da parte della gente che lo avrebbe voluto in campo mentre DeMarco spaccava i ferri con un inusuale 3/13. Pillastrini spiega l'arcano: «Michele soffre di un'infiammazione al ginocchio e stiamo cercando di usarlo col contagocce perchè il dolore va e viene. In Eurolega ci serve assolutamente, preferiamo tenercelo per mercoledì, lo avrei usato solo se fosse stato indispensabile».
Il gigante pesarese aggiunge: «Se da una parte mi ha fatto piacere sentire che la gente mi voleva in campo, dall'altra mi spiace perché hanno messo in difficoltà il coach. Venerdì, infatti, ho dovuto interrompere l'allenamento a metà — racconta Maggioli — e non è che io stia male in campionato e bene in Eurolega. E' che in campionato con quattro lunghi siamo coperti e se non c'è necessità estrema di farmi giocare è un bene essere cauti: voglio arrivare pronto quando serve».
Era la serata degli ex: alla fine ha giocato meglio quello che si diceva emozionatissimo, Paolo Conti, premiato prima della gara da Valter Scavolini: «E' stato un ritorno molto bello, un enorme piacere essere accolto in questo modo — dice Conti —. Alla vigilia non ci contavo di riuscire a giocare bene perchè ero davvero molto teso, tanto che ai primi due tiri non ho preso niente, poi mi sono sciolto». E Beugnot loda la sua squadra: «Qualcuno aveva detto che Varese in trasferta non aveva nè anima nè cuore invece siamo stati in partita fino a 10' dalla fine. Peccato l'infortunio di Zanus Fortes che mi serviva nella rotazione per marcare Blair, alla fine si è vista la differenza fra una squadra che gioca l'Eurolega e una di mezza classifica in Italia: è tutta nella fisicità».
E Pilla chiude con un pensiero proprio alla Coppa: «Ho avuto la sensazione che appena davamo un'accelerazione andavamo via: forse abbiamo cercato di gestire le energie ma sono del parere che il miglior modo per farlo sia ammazzare le partite il prima possibile, invece abbiamo rimandato il discorso all'ultimo quarto».
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino