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Treviso dà spettacolo ed è scudetto

Il Benetton passa a Bologna 89-81 (poi 20-0 a tavolino per invasione a 1'02" dalla fine)

BOLOGNA - Mezzo scudetto a testa: un pezzo per Edney, l’altro per Charlie Bell. Sono loro i protagonisti del terzo tricolore di Treviso, arrivato con un secco 3-0 grazie all’81-89 (tramutato poi in 20-0 a tavolino dopo che la gara era stata sospesa a 1’02" dalla fine per invasione) di gara-3 al Paladozza. Strameritato perché figlio del basket spettacolo di Mike D’Antoni, che sa vincere solo in questo modo, per fortuna... In avvio Treviso corre come solo lei sa fare e non pare soffrire il caldo da girone infernale del Paladozza. La Fortitudo capisce subito che il modo per battere la difesa del Benetton è andare a canestro con convinzione, ma sugli scarichi troppo spesso non la mette da fuori, con un Meneghin sempre più misterioso, nel senso che nessuno sa dove sia finito dopo lo scudetto del ’99. C’è sostanziale equilibrio in avvio (14-14 con Kovacic in evidenza), ma si vede che a Treviso basta accelerare per far male alla Skipper, altalenante e discontinua quanto basta per permettere ai biancoverdi di allungare sul 14-20, prima che inizi a fare sul serio e con un Edney indiavolato trovi il vero break che la porta sul 26-34 grazie a una tripla di Garbajosa (7’20" dalla pausa). La Fortitudo scende sino al 26-38 prima di ritrovare il filo del discorso, con un Fucka finalmente incisivo e con un Marcelic decisionista. Treviso si ferma a guardarsi allo specchio, innamorata di se stessa e del suo bel gioco, perde mordente e troppi palloni, lasciando rientrare Bologna (44-49 alla pausa). Il 67% al tiro da 2 del Benetton non si accompagna ad altrettanta precisione da 3 (4/12), così c’è partita. Il 13-6 in avvio di terzo periodo per Treviso sembra già una sentenza, con un’enormità di palle perse, ad onore del vero da entrambe le parti. Il 50-62 a 2’30" dalla ultima mini pausa è il massimo vantaggio sin lì dei verdi. La Fortitudo ha problemi di falli (Fucka e Meneghin 4, Basile 3), ma Bologna trova la spinta proprio di Andrea, pungolato nell’orgoglio, che scatena il break di 7-0 che ridà vita all’Aquila (57-62), prima che Bell infili una tripla di monumentale importanza. Ed è proprio il ragazzo di Flint a tenere avanti il Benetton, anche quando la Skipper ci riprova con Galanda e Milic (62-70 a -8’20"), mentre anche Basile commette il 4° fallo. Ma ormai Meneghin è in trance agonistica, e con le sue penetrazioni crea spazi per Fucka che capitalizza per il -2 (70-72 a -6’13"). Le risposte trevigiane arrivano da Edney e Bell, ma è il 5° fallo di Meneghin (sfondamento) a rigirare il match in favore del Benetton (72-80 a -4’40"). Il campione Ncaa 2000 con Michigan State è inarrestabile (18 punti nella ripresa dopo essere andato al riposo con solo 2) e il tricolore è cosa fatta, con Garbajosa che mette il punto esclamativo (74-84 a -3’05"). Il resto è solo festa e applausi, se non fosse per qualche idiota tifoso della Fortitudo, che pensa bene di far invasione, costringendo anche D’Antoni a intervenire. Finisce male, con una sospensione che fa solo tristezza.
Massimo Oriani
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