BOLOGNA — L' 80° campionato italiano di basket si è chiuso con il terzo scudetto Benetton (dopo quelli '92 e '97) e con un indegno finale, scatenato dagli ultras della Skipper, fatto da una invasione di campo, una tentata aggressione agli arbitri, cariche della polizia nel palasport.
La partita che ha assegnato il tricolore non si è nemmeno conclusa: a 1'02" dalla sirena finale, con Treviso in vantaggio 89-81, un gruppetto di 7-8 tifosi bolognesi è entrato indisturbato in campo e si è avvicinato pericolosamente ad uno dei due arbitri, Giampaolo Cicoria di Milano, difeso da giocatori e allenatori.
Dalla curva della «Fossa dei Leoni» (gli ultras bolognesi), intanto, sono scesi in campo altre decine di supporter biancoblù. L'allenatore della squadra di casa, Matteo Boniciolli, si è sgolato al microfono dello speaker per calmare gli animi e far tornare sugli spalti i tifosi: «Per favore, per favore» ha gridato più volte. Nel frattempo, però, la situazione è diventata ingestibile, con decine e decine di tifosi in campo, qualcuno minaccioso: gli arbitri - oltre a Cicoria, Fabio Facchini di Ravenna - e la squadra della Benetton hanno dovuto imboccare di corsa la scaletta dello spogliatoio sotto un fitto lancio di oggetti. Un trevigiano, un collaboratore dell'House Organ Benetton, è rimasto ferito da una monetina dopo essere stato aggredito dai tifosi.
Poi c'è stato il tentativo di assalto degli ultras di Bologna al settore dei tifosi Benetton, protetti da polizia e carabinieri. I tifosi veneti hanno dovuto abbandonare in gran fretta la loro posizione e c'è stata qualche carica delle forze dell'ordine. E anche un tentativo di rompere i vetri dello spogliatoio Benetton.
La gara, che aveva già avuto un momento di tensione dopo 9' per qualche fischiata che non era piaciuta al pubblico di casa (Kovacic, pivot della Skipper, era stato colpito da un bicchierone pieno di bevanda, una ragazza in tribuna stampa era stata colpita su una spalla da una monetina), è stata dominata dalla Benetton. I trevigiani hanno chiuso la serie con un perentorio 3-0 e nell'ultima partita sono stati costantemente avanti.
Ottima la prestazione dei due americani dei «colori uniti»: la coppia Edney-Bell ha messo in ginocchio la Fortitudo. Il primo è stato essenziale nella prima metà della gara, con 13 punti nel secondo quarto. Bell ha dato il colpo di grazia segnando altri 13 punti nell' ultima frazione, ricacciando indietro la Fortitudo in rimonta. Edney ha poi chiuso con 22 punti (6/9 dal campo, 7/11 dalla lunetta) 5 recuperate, 4 assist 3 recuperate, e 31 di valutazione, la migliore in assoluto della partita. Molto bene anche Garbajosa.
I trevigiani hanno toccato il +8 dopo 9'30", arrivando poi alle 12 lunghezze di vantaggio dopo 16' (38-26, con Edney dalla lunetta a chiudere un parziale 7-0). La Fortitudo, apparsa stanca e in certi momenti confusa, è riuscita però ad andare al riposo a -5 (44-49). Nuovo allungo veneto nella ripresa (62-50 Benetton al 18') e ancora la Skipper a recuperare, soprattutto con il risveglio di Fucka, fino al -2 (72-74 a 6'13" dalla fine su canestro di Galanda, forse il migliore dei bolognesi). Ma da qual punto sette punti filati di Bell e una tripla di Garbajosa hanno chiuso il discorso a 3' dalla fine (84-74).
Poi l'indegno finale che è costato l’omologazione della partita con il risultato di 20-0 a favore della Benetton, la squalifica del campo della Skiper Fortitudo Bologna per tre giornate di gara commutata in ammenda di 15.400 euro e un'altra ammenda di 774,69 euro «per lancio collettivo frequente di oggetti non contundenti, per lancio collettivo frequente di sputi, colpendo, per lancio di oggetti contundenti collettivo frequente, senza colpire, per esplosione di petardi e fumogeni, isolato».
Ammenda di 268,56 euro alla Benetton, «per lancio collettivo frequente di oggetti non contundenti», e «inibizione fino al 30 giugno 2002 per comportamento offensivo nei confronti degli arbitri, commutata in ammenda di 1.032,91 euro» al presidente della Benetton Giorgio Buzzavo.
La partita che ha assegnato il tricolore non si è nemmeno conclusa: a 1'02" dalla sirena finale, con Treviso in vantaggio 89-81, un gruppetto di 7-8 tifosi bolognesi è entrato indisturbato in campo e si è avvicinato pericolosamente ad uno dei due arbitri, Giampaolo Cicoria di Milano, difeso da giocatori e allenatori.
Dalla curva della «Fossa dei Leoni» (gli ultras bolognesi), intanto, sono scesi in campo altre decine di supporter biancoblù. L'allenatore della squadra di casa, Matteo Boniciolli, si è sgolato al microfono dello speaker per calmare gli animi e far tornare sugli spalti i tifosi: «Per favore, per favore» ha gridato più volte. Nel frattempo, però, la situazione è diventata ingestibile, con decine e decine di tifosi in campo, qualcuno minaccioso: gli arbitri - oltre a Cicoria, Fabio Facchini di Ravenna - e la squadra della Benetton hanno dovuto imboccare di corsa la scaletta dello spogliatoio sotto un fitto lancio di oggetti. Un trevigiano, un collaboratore dell'House Organ Benetton, è rimasto ferito da una monetina dopo essere stato aggredito dai tifosi.
Poi c'è stato il tentativo di assalto degli ultras di Bologna al settore dei tifosi Benetton, protetti da polizia e carabinieri. I tifosi veneti hanno dovuto abbandonare in gran fretta la loro posizione e c'è stata qualche carica delle forze dell'ordine. E anche un tentativo di rompere i vetri dello spogliatoio Benetton.
La gara, che aveva già avuto un momento di tensione dopo 9' per qualche fischiata che non era piaciuta al pubblico di casa (Kovacic, pivot della Skipper, era stato colpito da un bicchierone pieno di bevanda, una ragazza in tribuna stampa era stata colpita su una spalla da una monetina), è stata dominata dalla Benetton. I trevigiani hanno chiuso la serie con un perentorio 3-0 e nell'ultima partita sono stati costantemente avanti.
Ottima la prestazione dei due americani dei «colori uniti»: la coppia Edney-Bell ha messo in ginocchio la Fortitudo. Il primo è stato essenziale nella prima metà della gara, con 13 punti nel secondo quarto. Bell ha dato il colpo di grazia segnando altri 13 punti nell' ultima frazione, ricacciando indietro la Fortitudo in rimonta. Edney ha poi chiuso con 22 punti (6/9 dal campo, 7/11 dalla lunetta) 5 recuperate, 4 assist 3 recuperate, e 31 di valutazione, la migliore in assoluto della partita. Molto bene anche Garbajosa.
I trevigiani hanno toccato il +8 dopo 9'30", arrivando poi alle 12 lunghezze di vantaggio dopo 16' (38-26, con Edney dalla lunetta a chiudere un parziale 7-0). La Fortitudo, apparsa stanca e in certi momenti confusa, è riuscita però ad andare al riposo a -5 (44-49). Nuovo allungo veneto nella ripresa (62-50 Benetton al 18') e ancora la Skipper a recuperare, soprattutto con il risveglio di Fucka, fino al -2 (72-74 a 6'13" dalla fine su canestro di Galanda, forse il migliore dei bolognesi). Ma da qual punto sette punti filati di Bell e una tripla di Garbajosa hanno chiuso il discorso a 3' dalla fine (84-74).
Poi l'indegno finale che è costato l’omologazione della partita con il risultato di 20-0 a favore della Benetton, la squalifica del campo della Skiper Fortitudo Bologna per tre giornate di gara commutata in ammenda di 15.400 euro e un'altra ammenda di 774,69 euro «per lancio collettivo frequente di oggetti non contundenti, per lancio collettivo frequente di sputi, colpendo, per lancio di oggetti contundenti collettivo frequente, senza colpire, per esplosione di petardi e fumogeni, isolato».
Ammenda di 268,56 euro alla Benetton, «per lancio collettivo frequente di oggetti non contundenti», e «inibizione fino al 30 giugno 2002 per comportamento offensivo nei confronti degli arbitri, commutata in ammenda di 1.032,91 euro» al presidente della Benetton Giorgio Buzzavo.