In un colpo solo, contro Fabriano, la Snaidero ha trovato due punti d’oro e un pivot, Jeffrey Stern, rivelatosi affidabile e con ampi margini di miglioramento. «Stern – conferma Frates – ha giocato una partita importante e di grande impatto, come forse nemmeno ci aspettavamo. È stato molto bravo, partecipe e attento durante gli allenamenti settimanali, segno che ha voglia di dimostrare di poter competere nella massima lega italiana. Mi auguro che lui sia questo sino alla fine perché, se così fosse, può darci una mano importante».
I primi 20 minuti hanno messo in mostra una Snaidero con lustrini e paillettes.
«Sono del tutto d’accordo. Non ci sono state, infatti, la giusta attenzione e l’applicazione sulle cose che dovevamo fare. Abbiamo subìto il tiro da tre punti di Meeks, la loro fisicità senza riuscire a schierare la difesa con la dovuta attenzione e i 43 punti subiti nei primi 20 minuti rappresentavano un trend da cambiare di corsa. Nel terzo quarto siamo andati molto meglio, mettendo più attenzione e pazienza, rischiando anche di vincere nei tempi regolamentari con la tripla di Alibegovic».
Poi, un supplementare targato Woolridge.
«Beh – concorda Frates – in questi 5’ la partita l’ha vinta André con tanta personalità e coraggio. Fino a quel momento gli avversari lo avevano sfidato nel tiro da tre punti, facendo una scelta, sui giochi a due, che aveva pagato. Poi, però, ma -5 a +1, con due triple, ha cambiato il risultato, ma voglio sottolineare come lui sia stato supportato dal grande lavoro della squadra».
Per Maurizio Lasi, coach marchigiano, una disamina secca e precisa: «Partita strana – commenta – decisa da un incredibile Woolridge, che nell’overtime ha giocato da solo, e da un paio di palloni buttati via ingenuamente. Quando finisce con un supplementare si può parlare di tante cose, ma noi, presi dei break importanti, dovevamo essere bravi a gestirli meglio».
Franco Fraccalaglio
I primi 20 minuti hanno messo in mostra una Snaidero con lustrini e paillettes.
«Sono del tutto d’accordo. Non ci sono state, infatti, la giusta attenzione e l’applicazione sulle cose che dovevamo fare. Abbiamo subìto il tiro da tre punti di Meeks, la loro fisicità senza riuscire a schierare la difesa con la dovuta attenzione e i 43 punti subiti nei primi 20 minuti rappresentavano un trend da cambiare di corsa. Nel terzo quarto siamo andati molto meglio, mettendo più attenzione e pazienza, rischiando anche di vincere nei tempi regolamentari con la tripla di Alibegovic».
Poi, un supplementare targato Woolridge.
«Beh – concorda Frates – in questi 5’ la partita l’ha vinta André con tanta personalità e coraggio. Fino a quel momento gli avversari lo avevano sfidato nel tiro da tre punti, facendo una scelta, sui giochi a due, che aveva pagato. Poi, però, ma -5 a +1, con due triple, ha cambiato il risultato, ma voglio sottolineare come lui sia stato supportato dal grande lavoro della squadra».
Per Maurizio Lasi, coach marchigiano, una disamina secca e precisa: «Partita strana – commenta – decisa da un incredibile Woolridge, che nell’overtime ha giocato da solo, e da un paio di palloni buttati via ingenuamente. Quando finisce con un supplementare si può parlare di tante cose, ma noi, presi dei break importanti, dovevamo essere bravi a gestirli meglio».
Franco Fraccalaglio