Dimenticare presto, prima possibile. Dimenticare in casa Fortitudo quello che è successo nel sabato pomeriggio più torrido, in tutti i sensi, di Basket City e dimenticare in casa Virtus una stagione che dopo il grande slam ha portato un anno di contrasti, di tensioni, di scollamento tra tifosi e dirigenza e di risultati sportivi molto scarsi. Dimenticare cercando di ricostruire credibilità , societaria e tecnica, prima possibile. Perchè anche qui, nella piazza che era sembrata l'eden della palla a spicchi, il basket sta facendo passi indietro riducendo il numero degli abbonati, non riuscendo a riempire il palasport neppure in una finale scudetto e scoprendo di avere nella tifoseria il virus non più nascosto della violenza. Perché violenza è stata, vergognosa, quella che ha vietato alla Benetton di vincere sul campo una maritatissima finale scudetto e violenza fu pure, anche se diversa quanto a motivazioni, quella che dovette subire il presidente Madrigali dopo il licenziamento di Messina. Ricominciare ma da dove? In casa Virtus, pur con tanti problemi da risolvere, gli obiettivi sembrano molto più chiari forse perchè la società ha avuto più tempo per smaltire la delusione del capolinea. Si ricomincia da Messina, forse un po' a sorpresa e non è un brutto inizio visto che rimarrà a Bologna, anche per un bel po' (oggi l'incontro con Madrigali), l'allenatore migliore d'Europa. Il problema più impellente da risolvere perchè è parte integrante del budget futuro, è lo sponsor. Anzi, gli sponsor. Perché non solo se ne andrà il marchio principale Kinder, ma è in scadenza anche il rapporto con la Champion. Poi Griffith, cioè il centro. La dimostrazione di quanto sia importante nell'impianto di Messina lo si è visto con la differenza di risultati tra l'anno scorso quando Rashard era in n.1 d'Europa e quest'anno in cui l'omone nero si è presa una costosissima (per la Virtus) vacanza. Il nome più ricorrente è quello di Kambala ma la concorrenza è forte e ii centimetri e i chili del lettone non sembrano bastare per un'Eurolega di grande livello. E allora si parla anche di Huffman, il centro del Maccabi reduce da una stagione deludente ma potenzialmente il migliore del continente. Gli altri non sono dettagli ma neppure problemi irrisolvibili o addirittura forse nemmeno problemi. Il numero dei partenti per l'Nba sembra infatti ormai ridotto a due: Jaric (quasi sicuro ai Clippers) e Ginobili ( che però da San Antonio vuole certezze economiche e tecniche e non sarà facile ottenerle) . Nessun timore che Andersen se ne vada, perchè il suo contratto, in scadenza nel 2003, non prevede l'escape e anche per Rigaudeau e Smodis non ci troviamo in scadenza di rapporto. Da valutare la situazione di Becirovic (virtussino fino al 2006, con escape Nba nel 2004 , ma molto costoso e reduce da un incredibile numero di infortuni) e di Bonora (in scadenza).
Più complicata la situazione in casa biancoblù dopo il finale choc di stagione. Boniciolli, uomo che in condizioni proibitive ha cambiato faccia alla squadra, quasi probabilmente verrà cacciato perchè Seragnoli considera negativa una stagione arrivata al capolinea senza scudetto. Aspettando il nuovo salvatore della patria, bisognerà comunque pensare a come cambiare la squadra che ha bisogno di un centro al posto di Kovacic, cresciuto dopo l'avvio tribolato ma comunque un po' logoro a grandi livelli, e di un radicale chiarimento sul ruolo di regista. Che se è competenza unica di Basile rende assolutamente inutile e probabilmente deleterio l'impiego di un americano come vice playmaker. Gli esperimenti Robinson e Goldwire si spera abbiano insegnato qualcosa. A giorni, Seragnoli ha promesso che parlerà. Il popolo biancoblù, sull'orlo di una crisi di nervi, aspetta di sapere.
Gianni Cristofori
Più complicata la situazione in casa biancoblù dopo il finale choc di stagione. Boniciolli, uomo che in condizioni proibitive ha cambiato faccia alla squadra, quasi probabilmente verrà cacciato perchè Seragnoli considera negativa una stagione arrivata al capolinea senza scudetto. Aspettando il nuovo salvatore della patria, bisognerà comunque pensare a come cambiare la squadra che ha bisogno di un centro al posto di Kovacic, cresciuto dopo l'avvio tribolato ma comunque un po' logoro a grandi livelli, e di un radicale chiarimento sul ruolo di regista. Che se è competenza unica di Basile rende assolutamente inutile e probabilmente deleterio l'impiego di un americano come vice playmaker. Gli esperimenti Robinson e Goldwire si spera abbiano insegnato qualcosa. A giorni, Seragnoli ha promesso che parlerà. Il popolo biancoblù, sull'orlo di una crisi di nervi, aspetta di sapere.
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino