Ivan Mimica, guardia croata, segna sul suono della sirena. Il suo tiro da tre è quello del sorpasso: l'Italia perde la seconda gara al Torneo dell'Acropolis.
Finale rocambolesco per un partita che lascia l'amaro in bocca, non solo per la conclusione beffarda, ma per il modo come è maturata. Carlo Recalcati, CT azzurro, è lapidario: 'Non sono contento. Ieri con la Lituania potevamo dire di aver perso perché avevamo sbagliato troppi tiri, ma stasera dovevamo e potevamo vincere con la testa, più che con il fisico. Il che non è stato. Ci è mancata la maturita'.
Partita discontinua, con tanti alti e bassi che si era messa bene per l'Italia e che in pratica abbiamo svenduto.
Ed infatti giochiamo a sprazzi, nella prima fase, alternando buone cose a cali di concentrazione soprattutto in difesa. Rombaldoni è protagonista nel primo quarto con sette punti e una buona gestione della squadra. Poi è il turno di Righetti con undici punti nel secondo quarto a tenere a galla la squadra e finalmente si vede Paolo Barlera, che riesce a scacciare timidezza e timori reverenziale e mette dentro due canestri a fine quarto. Ma la difesa non riesce ad imporsi e chiudiamo il secondo quarto 34-38.
La Croazia, come da tradizione, si esalta quando gioca contro l'Italia. Le coriacee guardie Mimica e Vanjak, soprattutto, sono una vera e propria spina nel fianco.
Energico richiamo di Recalcati nell'intervallo ad una maggiore concentrazione in difesa e inizio tutto di Michele Mian: suoi i sei punti che ci portano in vantaggio (42-41) al 25', con Michelori, sornione, che prende sfondamenti e rimbalzi e Rombaldoni che spinge i contropiedi.
Ma diventiamo precipitosi in attacco: cominciamo ad andare al tiro subito, contro la difesa croata schierata, non riuscendo ad assestare un break deciso. Procediamo punto a punto (53-51 alla fine del terzo quarto).
La nostra difesa ricomincia a girare costringendo i croati a due falli in attacco e a un infrazione di 24', mentre in attacco i punti di Mian, Cittadini e Malaventura ci portano ad un break di 9-0 (64-55 al 35'), vantaggio su cui, però, non riusciamo a speculare.
I croati si riportano di nuovo ad un punto (70-69) a 81 secondi dalla fine.
Santarossa con una nuova bomba allunga di quattro punti il vantaggio azzurro, mentre i croati si danno al fallo sistematico e all'immediato ribaltamento con il tiro da tre. Ed infatti ci gela Mimica con una bomba da tre allo scadere, in pratica un regalo del nostro attacco: 78-76 per l'Italia, pressing croato, Santarossa sbaglia il passaggio a Rombaldoni e manda la palla verso la nostra panchina. Rimessa croata a sei dalla fine, Vanjak gestisce la palla, trova Mimica libero che sulla sirena segna da tre e chiude la gara. Non resta che tornare negli spogliatoi.
L'Italia parte domani alle ore 6,50 per Genova, via Roma, diretta ad Alassio per continuare il raduno e partecipare all'Alassio Cup (19-20-21 giugno) con Grecia, Lituania e Rep. Ceka.
ITALIA-CROAZIA 78-79 (15-14, 34-38, 53-51)
Italia. Di Bella (0/1), Carraretto, Vanuzzo 5 (0/1, 1/3), Barlera 4 (2/5), Righetti 13 (0/1, 3/5), Santarossa 4 (0/2, 1/2), Malaventura 2 (1/1, 0/2), Mian 16 (3/4, 0/1), Cittadini 13 (5/7 da due), Michelori 4 (2/3, 0/2), Rombaldoni 15 (5/6, 1/7), Garri 2 (1/3 da due). Allenatore: Carlo Recalcati.
Croazia. Mimica 7 (1/3, 1/2), Vanjak 19 (5/9, 2/5), Miljkovic, Bazdaric 4 (2/2, 0/3), Prkacin 11 (4/11), Moric (0/1), Zizic 8 (2/5), Tomas, Mamic 17 (4/9, 2/7), Ruzic 13 (4/9, 1/1), Sundov. Allenatore: Ivica Buric.
Arbitri: Davidavicious (Lituania), Voreadis (Grecia)
Tiri: T2: Ita: 19/33; Cro: 22/46. T3: Ita: 6/23; Cro 6/18. TL: Ita: 22/28; Cro: 17/20. Rimbalzi: Ita: 35 (Rombaldoni 8); Cro: 33 (Prkacin 8). Assist: Ita:8 (Rombaldoni e Righetti 2) . Cro: 12 (Vanjak 4).
Parziali: 5' 8-7; 10' 15-14, 15' 23-24, 20'34-38, 25'42-41, 30' 53-51, 35'64-55, 40'78-79.
Note: Fallo intenzionale a Righetti al 36'.
Pecile e Tonolli hanno tenuto una seduta di allenamento differenziato con il preparatore fisico Lorenzo Giannetti prima della partita.
Finale rocambolesco per un partita che lascia l'amaro in bocca, non solo per la conclusione beffarda, ma per il modo come è maturata. Carlo Recalcati, CT azzurro, è lapidario: 'Non sono contento. Ieri con la Lituania potevamo dire di aver perso perché avevamo sbagliato troppi tiri, ma stasera dovevamo e potevamo vincere con la testa, più che con il fisico. Il che non è stato. Ci è mancata la maturita'.
Partita discontinua, con tanti alti e bassi che si era messa bene per l'Italia e che in pratica abbiamo svenduto.
Ed infatti giochiamo a sprazzi, nella prima fase, alternando buone cose a cali di concentrazione soprattutto in difesa. Rombaldoni è protagonista nel primo quarto con sette punti e una buona gestione della squadra. Poi è il turno di Righetti con undici punti nel secondo quarto a tenere a galla la squadra e finalmente si vede Paolo Barlera, che riesce a scacciare timidezza e timori reverenziale e mette dentro due canestri a fine quarto. Ma la difesa non riesce ad imporsi e chiudiamo il secondo quarto 34-38.
La Croazia, come da tradizione, si esalta quando gioca contro l'Italia. Le coriacee guardie Mimica e Vanjak, soprattutto, sono una vera e propria spina nel fianco.
Energico richiamo di Recalcati nell'intervallo ad una maggiore concentrazione in difesa e inizio tutto di Michele Mian: suoi i sei punti che ci portano in vantaggio (42-41) al 25', con Michelori, sornione, che prende sfondamenti e rimbalzi e Rombaldoni che spinge i contropiedi.
Ma diventiamo precipitosi in attacco: cominciamo ad andare al tiro subito, contro la difesa croata schierata, non riuscendo ad assestare un break deciso. Procediamo punto a punto (53-51 alla fine del terzo quarto).
La nostra difesa ricomincia a girare costringendo i croati a due falli in attacco e a un infrazione di 24', mentre in attacco i punti di Mian, Cittadini e Malaventura ci portano ad un break di 9-0 (64-55 al 35'), vantaggio su cui, però, non riusciamo a speculare.
I croati si riportano di nuovo ad un punto (70-69) a 81 secondi dalla fine.
Santarossa con una nuova bomba allunga di quattro punti il vantaggio azzurro, mentre i croati si danno al fallo sistematico e all'immediato ribaltamento con il tiro da tre. Ed infatti ci gela Mimica con una bomba da tre allo scadere, in pratica un regalo del nostro attacco: 78-76 per l'Italia, pressing croato, Santarossa sbaglia il passaggio a Rombaldoni e manda la palla verso la nostra panchina. Rimessa croata a sei dalla fine, Vanjak gestisce la palla, trova Mimica libero che sulla sirena segna da tre e chiude la gara. Non resta che tornare negli spogliatoi.
L'Italia parte domani alle ore 6,50 per Genova, via Roma, diretta ad Alassio per continuare il raduno e partecipare all'Alassio Cup (19-20-21 giugno) con Grecia, Lituania e Rep. Ceka.
ITALIA-CROAZIA 78-79 (15-14, 34-38, 53-51)
Italia. Di Bella (0/1), Carraretto, Vanuzzo 5 (0/1, 1/3), Barlera 4 (2/5), Righetti 13 (0/1, 3/5), Santarossa 4 (0/2, 1/2), Malaventura 2 (1/1, 0/2), Mian 16 (3/4, 0/1), Cittadini 13 (5/7 da due), Michelori 4 (2/3, 0/2), Rombaldoni 15 (5/6, 1/7), Garri 2 (1/3 da due). Allenatore: Carlo Recalcati.
Croazia. Mimica 7 (1/3, 1/2), Vanjak 19 (5/9, 2/5), Miljkovic, Bazdaric 4 (2/2, 0/3), Prkacin 11 (4/11), Moric (0/1), Zizic 8 (2/5), Tomas, Mamic 17 (4/9, 2/7), Ruzic 13 (4/9, 1/1), Sundov. Allenatore: Ivica Buric.
Arbitri: Davidavicious (Lituania), Voreadis (Grecia)
Tiri: T2: Ita: 19/33; Cro: 22/46. T3: Ita: 6/23; Cro 6/18. TL: Ita: 22/28; Cro: 17/20. Rimbalzi: Ita: 35 (Rombaldoni 8); Cro: 33 (Prkacin 8). Assist: Ita:8 (Rombaldoni e Righetti 2) . Cro: 12 (Vanjak 4).
Parziali: 5' 8-7; 10' 15-14, 15' 23-24, 20'34-38, 25'42-41, 30' 53-51, 35'64-55, 40'78-79.
Note: Fallo intenzionale a Righetti al 36'.
Pecile e Tonolli hanno tenuto una seduta di allenamento differenziato con il preparatore fisico Lorenzo Giannetti prima della partita.