E' nei prossimi giorni che proverà a costruirsi le prime incrollabili certezze, la Di Nola. Quella dell'accordo definitivo con il coach Piero Bucchi, prima di tutto. Perché al di là dei proclami, in calce al contratto la firma dell'allenatore bolognese ancora non c'è. Ed è per questo che, a breve, a Napoli arriverà Luciano Capicchioni, il procuratore del tecnico che dopo undici anni ha riportato il basket partenopeo in serie A.
E' sulla durata del "matrimonio" che il presidente Maione e Bucchi non si sarebbero intesi, su quei tre anni che l'avvocato ha chiesto alla piazza per poter collocare la sua squadra ai vertici della pallacanestro italiana. Un progetto al quale a Bucchi è stato chiesto d'aderire senza, però, garantire al coach un contratto di pari durata. Un malinteso che l'intervento di Capicchioni dovrà chiarire al più presto discutendo i termini dell'accordo con lo stesso Maione.
Intanto, dopo aver consumato come tutti i dirigenti un fine settimana d'assoluto e meritato relax, il giemme Andrea Fadini tornerà in sede per continuare l'opera di riorganizzazione della società, effettuare le prime verifiche di carattere tecnico e, non ultima, sciogliere le riserve legate alla località destinata ad ospitare il prossimo ritiro azzurro. Abbastanza scontate, anche se mancano dichiarazioni ufficiali in tal senso, le rinunce ai non più giovani John Turner, Andrea Cessel e Filippo Cattabiani, restano da valutare, invece, le posizioni di Henry Williams, Mike Penberthy e dello stesso Leandro Palladino, un giocatore da recuperare dopo il grave incidente al ginocchio riportato nel corso della stagione appena conclusasi. Così, a questo punto, gli unici punti fermi della nuova Di Nola restano solo Stefano Rajola, nel cui contratto era appunto inserita una clausola di riconferma in caso di promozione, e Dontae' Jones, sul quale tutti concordano nel riconoscere grandi potenzialità ed altrettanto ampi margini di miglioramento.
Nelle prossime ore, infine, dovrebbe arrivare l'annuncio ufficiale a proposito del palazzetto che ospiterà la prima parte di campionato della Di Nola. Con ogni probabilità, sarà ancora il Palablu di Monteruscello ad accompagnare l'ingresso di Napoli in serie A. Con l'intervento della ditta New Pont di Portici che ha presentato il progetto esecutivo, la struttura sarà infatti portata dagli attuali 2600 ad oltre 3800 posti con la realizzazione di una tribuna parterre da 900 posti e di due minitribunette da collocare in alto in un settore alle spalle di uno due canestri. A metà agosto la consegna dell'impianto che, dopo aver ottenuto il visto dalla commissione di vigilanza del Comune di Pozzuoli, verrà messo a disposizione della squadra subito dopo il rientro dal ritiro. Il sindaco Vincenzo Figliolia, però, chiederà al presidente Maione di proseguire l'attività del settore giovanile nella struttura flegrea anche dopo il trasferimento della Di Nola nella tendostruttura che sarà realizzata in viale Giochi del Mediterraneo.
Carlo Carione
E' sulla durata del "matrimonio" che il presidente Maione e Bucchi non si sarebbero intesi, su quei tre anni che l'avvocato ha chiesto alla piazza per poter collocare la sua squadra ai vertici della pallacanestro italiana. Un progetto al quale a Bucchi è stato chiesto d'aderire senza, però, garantire al coach un contratto di pari durata. Un malinteso che l'intervento di Capicchioni dovrà chiarire al più presto discutendo i termini dell'accordo con lo stesso Maione.
Intanto, dopo aver consumato come tutti i dirigenti un fine settimana d'assoluto e meritato relax, il giemme Andrea Fadini tornerà in sede per continuare l'opera di riorganizzazione della società, effettuare le prime verifiche di carattere tecnico e, non ultima, sciogliere le riserve legate alla località destinata ad ospitare il prossimo ritiro azzurro. Abbastanza scontate, anche se mancano dichiarazioni ufficiali in tal senso, le rinunce ai non più giovani John Turner, Andrea Cessel e Filippo Cattabiani, restano da valutare, invece, le posizioni di Henry Williams, Mike Penberthy e dello stesso Leandro Palladino, un giocatore da recuperare dopo il grave incidente al ginocchio riportato nel corso della stagione appena conclusasi. Così, a questo punto, gli unici punti fermi della nuova Di Nola restano solo Stefano Rajola, nel cui contratto era appunto inserita una clausola di riconferma in caso di promozione, e Dontae' Jones, sul quale tutti concordano nel riconoscere grandi potenzialità ed altrettanto ampi margini di miglioramento.
Nelle prossime ore, infine, dovrebbe arrivare l'annuncio ufficiale a proposito del palazzetto che ospiterà la prima parte di campionato della Di Nola. Con ogni probabilità, sarà ancora il Palablu di Monteruscello ad accompagnare l'ingresso di Napoli in serie A. Con l'intervento della ditta New Pont di Portici che ha presentato il progetto esecutivo, la struttura sarà infatti portata dagli attuali 2600 ad oltre 3800 posti con la realizzazione di una tribuna parterre da 900 posti e di due minitribunette da collocare in alto in un settore alle spalle di uno due canestri. A metà agosto la consegna dell'impianto che, dopo aver ottenuto il visto dalla commissione di vigilanza del Comune di Pozzuoli, verrà messo a disposizione della squadra subito dopo il rientro dal ritiro. Il sindaco Vincenzo Figliolia, però, chiederà al presidente Maione di proseguire l'attività del settore giovanile nella struttura flegrea anche dopo il trasferimento della Di Nola nella tendostruttura che sarà realizzata in viale Giochi del Mediterraneo.
Carlo Carione