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Benetton, le pagelle alla stagione

Edney il motore, Bulleri la sorpresa dei playoff

A due giorni dal trionfo tricolore del Paladozza cerchiamo di rifiatare, stilando le pagelle stagionali dei magnifici undici biancoverdi.
Edney (8,5). Il «moretto» è stato il motore di una squadra che ha fatto della corsa la sua caratteristica migliore e più temuta dagli avversari. Quando non ha girato lui, la Benetton, specie a gennaio, tradizionale mese del calo atletico dei team di D'Antoni, è andata in difficoltà. Miglior realizzatore ed assistman (693 punti e 184 assist).
Bell (7,5). Arrivato a fine marzo (il suo esordio è avvenuto il 2 aprile contro la Coop al Palaverde) con la fama del grande difensore, Charlie si è messo in evidenza di più per le sue doti realizzative. Un esterno con i fiocchi che ha chiuso alla grande con i 20 punti in garatre al Paladozza, di cui 13 nell'ultimo periodo.
Nachbar (7-). Grandissimo nella prima parte della stagione, è un po' calato nei playoff. A volte si perde in troppi personalismi che nuocciono al collettivo. Deve migliorare in difesa - lo dimostra il fatto che nelle partite «calde», come quella di sabato, D'Antoni lo abbia tenuto poco sul parquet. Parte oggi per l'America, dove sosterrà il primo provino prima di sbarcare nella Nba: in bocca al lupo!.
Garbajosa (8). E' stato una delle armi determinanti di D'Antoni. Un numero quattro, che tira dal perimetro con il 45,3%, è micidiale per qualsiasi avversario. Bravissimo in difesa, dove ha fermato fior di giocatori, fra gli ultimi Andersen e Fucka. In 42 partite ha catturato 261 rimbalzi (più di sei a partita).
Marconato (7). Per un centro classico come lui, non era facile adattarsi al gioco «corri e tira» di D'Antoni. Denis, facendo della semplicità il suo motto, si è calato nel migliore dei modi nella filosofia biancoverde. Il futuro sposo, in campionato, ha preso 267 rimbalzi su 45 gare, nell'area colorata ha tirato con il 60,5%.
Nicola (8). Sacrificato sabato al Paladozza, aveva avuto già modo d'incidere con le sue micidiali triple nella finale scudetto, ma non solo. Quando la partita entra in un clima da corrida, lui è sempre pronto a piazzare la sua terrificante zampata. Un «all-around» difficile da scovare in giro per l'Europa.
Pittis (7,5). Il capitano ha risposto alla grande a chi lo considerava inadatto a questa squadra di tiratori. Maestro nei recuperi (115 in 46 gare), un mostro in difesa.
Bulleri (8). Il migliore dei playoff. Il suo capolavoro l'ha messo segno in garauno, al Paladozza. Non c'era Edney, ma il cecinese ha risposto con 15 punti, il 55% dal campo e 18 di valutazione. Può rubare a Basile il posto di play titolare della nazionale.
Chikalkin (7-). Ingaggiato per sostituire Brown, è partito benissimo. Poi si è un po' afflosciato, inducendo Gherardini ad ingaggiare Bell. La sua migliore prestazione rimane quella del sabato di Pasqua a Casalecchio. Con 47,1% ha la migliore percentuale da tre dei «casual».
Stojic (6). Anche «Super Mario» ha avuto un buon avvio, poi, complice anche qualche problema fisico, è calato alla distanza.
Tskitishvili (6,5). Una scelta della Nba che, come dice D'Antoni, alla Benetton ha portato gli asciugamani... Ha la stoffa del campione, lo ha dimostrato quando gli è stato consentito, forse avrebbe bisogno di rimanere un'altra stagione a Treviso.
Davide Vatrella
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