PESARO — Il basket cambia ancora regole. E' molto probabile che ci siano ancora ribaltoni per quel che riguarda la composizione delle squadre: se il 24 giugno il governo approverà la legge sul contingentamento degli stranieri, il mercato stringerà le frontiere. Dovrà poi pensarci il Coni a stabilire il numero di stranieri per ciascun sport e quindi il prossimo Consiglio federale potrebbe prendere decisioni importanti in tal senso. Come si vede, è ancora tutto molto aleatorio, legato ai se e ai forse ed è anche quest'aspetto che limita un mercato ancora immobile. Chi fa le coppe sa che comunque non potrà schierare più di due extra-comunitari, ma chi non le fa (tra queste probabilmente pure la Scavolini) non potrà fare come Cantù che ha schierato sette americani su dieci, ma sarà limitato a un numero minore. Anche se poi questa legge potrebbe creare qualche grattacapo in più ai giocatori italiani che non avrebbero più la garanzia di andare in panchina almeno in tre. Insomma, se non si possono prendere sette americani, magari si potranno prendere dieci comunitari e buonanotte al secchio. Impossibile muoversi in queste condizioni, quando non si conoscono le regole del gioco; difficile anche programmare, quando ogni anno questo sport cambia le regole del gioco. Ma forse la Scavolini non è ferma al palo solo per queste ragioni: dietro le quinte un po' di frizioni e qualche divergenza di vedute sul nodo-allenatore hanno certamente rallentato la programmazione del futuro. Così a Bologna ipotizzano che Boniciolli, difficilmente confermato dalla Skipper, potrebbe anche interessare la Vuelle mentre persone vicine a Lino Lardo riferiscono di un pour-parler del giovane coach scaligero con Pesaro. Si avverte, comunque, sulla piazza pesarese il bisogno di chiarezza e questo silenzio viene interpretato dai tifosi come un segnale non propriamente positivo. Sarà il tempo, poi, a sciogliere nodi che per ora sembrano un po' ingarbugliati.
Elisabetta Ferri
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino