VARESE — Un allenamento in un Palasport-sauna per valutare Marco Allegretti e Sasha Knezevic - due giovani sotto contratto con Varese che nell'ultima stagione hanno giocato in altre società - e una mattinata a discutere dei programmi futuri, compreso il problema del tetto di extracomunitari. Gregor Beugnot è arrivato in città per verificare lo stato del mercato della Metis e si è messo subito al lavoro in palestra. Un paio d'ore al PalaIgnis con i vecchi Conti, Vescovi, Zanus Fortes e Borghi, un drappello di juniores e i due giocatori «sotto osservazione». Allegretti, 21 anni, ala di 2 metri e 04, nel giro azzurro, ha giocato (con buoni risultati) in Legadue a Novara, mentre Knezevic, dopo una mezza stagione di panchina a Jesi, è tornato a casa. È probabile che i due abbiano bisogno di un altro anno per farsi le ossa.
Beugnot già tempo fa aveva dato alla società una lista di preferenze, rimasta top secret in attesa che Dodo Rusconi, d'intesa con la proprietà, fissi il budget per il mercato. Un mercato che, nelle intenzioni della famiglia Castiglioni, dovrà essere trasparente, per incentivare la campagna abbonamenti. La situazione, però, è bloccata, come in molte altre società.
«Non è il momento di mettere giocatori sotto contratto, per ora chiediamo informazioni e prezzi, ma soprattutto aspettiamo regole certe - spiega Mario Oioli, team manager e punto di riferimento per il mercato di Varese - Non sappiamo ancora quanti extracomunitari potranno essere tesserati dopo l'entrata in vigore della legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
L'ipotesi più probabile è che ne siano ammessi quattro per ogni squadra di A1, ma senze certezze è inutile fare progetti. Il campionato è appena finito, molti club vogliono cambiare i giocatori, per cui non è detto che il prossimo non sia un mercato con molti scambi e pochi soldi». Oioli alla puntuale domanda sul futuro del Poz ribadisce che non esiste alcun caso Pozzecco. «Gianmarco è sotto contratto per altri due anni - spiega il dirigente della Metis - se arriveranno delle offerte da altri club saranno valutate insieme al giocatore». Al momento, quindi, la Metis può contare su sei giocatori italiani (Zanus Fortes sta discutendo il rinnovo ma l'offerta è bassa), sul siberiano Podkolzin e su qualche giovane. Gli obiettivi dichiarati sono una guardia tiratrice, un'ala con i fiocchi e un centro potente, tutti da inserire nel quintetto titolare. Nomi neanche a parlarne, ma se oggi Beugnot riparte per la Francia significa che ha avuto garanzie sulla futura composizione della squadra. Se poi Knezevic sarà ceduto ancora in prestito, allora Varese cercherà anche un play di riserva, per dare fiato a Pozzecco: può darsi che uno fra Krstic e Davolio alla fine rimanga, se accetterà una riduzione dell'ingaggio.
Roberto Pacchetti
Beugnot già tempo fa aveva dato alla società una lista di preferenze, rimasta top secret in attesa che Dodo Rusconi, d'intesa con la proprietà, fissi il budget per il mercato. Un mercato che, nelle intenzioni della famiglia Castiglioni, dovrà essere trasparente, per incentivare la campagna abbonamenti. La situazione, però, è bloccata, come in molte altre società.
«Non è il momento di mettere giocatori sotto contratto, per ora chiediamo informazioni e prezzi, ma soprattutto aspettiamo regole certe - spiega Mario Oioli, team manager e punto di riferimento per il mercato di Varese - Non sappiamo ancora quanti extracomunitari potranno essere tesserati dopo l'entrata in vigore della legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
L'ipotesi più probabile è che ne siano ammessi quattro per ogni squadra di A1, ma senze certezze è inutile fare progetti. Il campionato è appena finito, molti club vogliono cambiare i giocatori, per cui non è detto che il prossimo non sia un mercato con molti scambi e pochi soldi». Oioli alla puntuale domanda sul futuro del Poz ribadisce che non esiste alcun caso Pozzecco. «Gianmarco è sotto contratto per altri due anni - spiega il dirigente della Metis - se arriveranno delle offerte da altri club saranno valutate insieme al giocatore». Al momento, quindi, la Metis può contare su sei giocatori italiani (Zanus Fortes sta discutendo il rinnovo ma l'offerta è bassa), sul siberiano Podkolzin e su qualche giovane. Gli obiettivi dichiarati sono una guardia tiratrice, un'ala con i fiocchi e un centro potente, tutti da inserire nel quintetto titolare. Nomi neanche a parlarne, ma se oggi Beugnot riparte per la Francia significa che ha avuto garanzie sulla futura composizione della squadra. Se poi Knezevic sarà ceduto ancora in prestito, allora Varese cercherà anche un play di riserva, per dare fiato a Pozzecco: può darsi che uno fra Krstic e Davolio alla fine rimanga, se accetterà una riduzione dell'ingaggio.
Roberto Pacchetti