Una prima certezza è in arrivo sul basket - mercato. La Lega, di concerto con la Fip, ufficializzerà a breve al Coni, che l’ha richiesto entro fine giugno, il fabbisogno di extracomunitari. Nel basket dovrebbe essere di 4 giocatori per squadra, massimo 5 se un club aveva già più contratti. In ogni caso, non dovrebbero essere più di 5 gli extracomunitari tesserabili per evetuali tagli.
Non basta. Extracomunitari sarebbero di nuovo i Bosman B, cioè i tesserati dei paesi dell’Est che non rientrano nella comunità europea. Sarebbero ricompresi, infatti, fra i 4 contingentati dal Coni per coordinarsi all’emendamento Pescante alla legge Bossi - Fini.
Se l’indirizzo sarà proprio questo, tradotto in chiave Snaidero significa che tra i 6 giocatori a contratto ci sono già due extracomunitari: Scott, americano, e Vujacic, sloveno. Resterebbero, quindi, due carte da giocare. Si chiuderebbero, perciò, le porte della prima squadra all’83 croato Cuic e si farebbe più stretto lo spiraglio per il rinnovo del contratto a capitan Alibegovic, sloveno.
Con un mezzo accordo già con Stern prima del ritorno negli Usa e trattando con Woolridge, che rilancia, il giro dei 4 extracomunitari arancione potrebbe essere chiuso lì. Assumerebbero più peso i contratti degli italiani, liberi di circolare assieme ai comunitari A e, quindi, con più posti in squadra.
I prestiti Gentile ed Esposito, a parte il loro valore commerciale e tecnico, sarebbero più riciclabili. Così anche qualche arancione a disagio a Udine: Li Vecchi su tutti. Assume un altro raggio anche il reclutamento giovanile della Snaidero, che aveva guardato spesso all’Est (nella vicina Slovenia e in Romania quest’anno) e controlla tuttora altre aree B, rilanciate a fine stagione dalla constatazione (Fabriano docet) che i giocatori Usa vanno prima in vacanza, se non altro con la testa.
Il reclutamento potrebbe essere più locale o estendersi al mercato comunitario, di cui è maestro il professor Mario Blasone che è ben introdotto in Svezia, concupito ora in Austria, invitato a Stoccarda per due giorni di clinic agli europei juniores, suo brodo di coltura preferito dove ebbe modo per tempo di notare il tedesco Nowitzky e d’importare il finlandese Rannikko. Insomma, potrebbe essere lui il curatore del supergruppo di giovani che la Snaidero ha allo studio. Anche perché pure in Italia, a Verona, ha seminato bene con i vari Moretti, Frosini, Bonora e buon ultimo Rombaldoni, scoperto in serie C a Firenze dove giocava suo figlio Massimo.
Blasone non conferma contatti, ma ammette che «sarei onorato di una richiesta della Snaidero, perché mi va di fare qualcosa ancora per la mia città». La sensazione è che con il gm Sarti per una settimana a Rogaska e con il professore in partenza per la Costa d’Avorio per clinic Fiba, e appena rientrato da Bratislava, l’appuntamento sia solo rimandato. Sempre che da lunedì, al rientro a Udine, Sarti non debba rivedere i piani da sottoporre alla società per le giovanili. Dove l’approdo dei cadetti 1986 della Cbu Fau di Ferrari e Antonutti, entrati nell’orbita dell’Img di Capicchioni, sarebbe legato anche al loro tipo d’impegno.
Si riavvicina, infine, il ritorno a Udine del preparatore atletico Luigino Sepulcri, a cui sabato scorso sono state proposte prima squadra e, appunto, supergruppo. Con la nomina a sorpresa di Dado Lombardi dg della Virtus Bologna, è tornata in alto mare la permanenza di Messina sulla panchina delle Vu nere. Sepulcri, che ieri aveva già in programma un colloquio con il coach, ha avuto lunghe concertazioni con lo staff tecnico. Potrebbe slittare la sua risposta oggi alla Snaidero, ma la fumata si fa sempre più bianca.
Valerio Morelli
Non basta. Extracomunitari sarebbero di nuovo i Bosman B, cioè i tesserati dei paesi dell’Est che non rientrano nella comunità europea. Sarebbero ricompresi, infatti, fra i 4 contingentati dal Coni per coordinarsi all’emendamento Pescante alla legge Bossi - Fini.
Se l’indirizzo sarà proprio questo, tradotto in chiave Snaidero significa che tra i 6 giocatori a contratto ci sono già due extracomunitari: Scott, americano, e Vujacic, sloveno. Resterebbero, quindi, due carte da giocare. Si chiuderebbero, perciò, le porte della prima squadra all’83 croato Cuic e si farebbe più stretto lo spiraglio per il rinnovo del contratto a capitan Alibegovic, sloveno.
Con un mezzo accordo già con Stern prima del ritorno negli Usa e trattando con Woolridge, che rilancia, il giro dei 4 extracomunitari arancione potrebbe essere chiuso lì. Assumerebbero più peso i contratti degli italiani, liberi di circolare assieme ai comunitari A e, quindi, con più posti in squadra.
I prestiti Gentile ed Esposito, a parte il loro valore commerciale e tecnico, sarebbero più riciclabili. Così anche qualche arancione a disagio a Udine: Li Vecchi su tutti. Assume un altro raggio anche il reclutamento giovanile della Snaidero, che aveva guardato spesso all’Est (nella vicina Slovenia e in Romania quest’anno) e controlla tuttora altre aree B, rilanciate a fine stagione dalla constatazione (Fabriano docet) che i giocatori Usa vanno prima in vacanza, se non altro con la testa.
Il reclutamento potrebbe essere più locale o estendersi al mercato comunitario, di cui è maestro il professor Mario Blasone che è ben introdotto in Svezia, concupito ora in Austria, invitato a Stoccarda per due giorni di clinic agli europei juniores, suo brodo di coltura preferito dove ebbe modo per tempo di notare il tedesco Nowitzky e d’importare il finlandese Rannikko. Insomma, potrebbe essere lui il curatore del supergruppo di giovani che la Snaidero ha allo studio. Anche perché pure in Italia, a Verona, ha seminato bene con i vari Moretti, Frosini, Bonora e buon ultimo Rombaldoni, scoperto in serie C a Firenze dove giocava suo figlio Massimo.
Blasone non conferma contatti, ma ammette che «sarei onorato di una richiesta della Snaidero, perché mi va di fare qualcosa ancora per la mia città». La sensazione è che con il gm Sarti per una settimana a Rogaska e con il professore in partenza per la Costa d’Avorio per clinic Fiba, e appena rientrato da Bratislava, l’appuntamento sia solo rimandato. Sempre che da lunedì, al rientro a Udine, Sarti non debba rivedere i piani da sottoporre alla società per le giovanili. Dove l’approdo dei cadetti 1986 della Cbu Fau di Ferrari e Antonutti, entrati nell’orbita dell’Img di Capicchioni, sarebbe legato anche al loro tipo d’impegno.
Si riavvicina, infine, il ritorno a Udine del preparatore atletico Luigino Sepulcri, a cui sabato scorso sono state proposte prima squadra e, appunto, supergruppo. Con la nomina a sorpresa di Dado Lombardi dg della Virtus Bologna, è tornata in alto mare la permanenza di Messina sulla panchina delle Vu nere. Sepulcri, che ieri aveva già in programma un colloquio con il coach, ha avuto lunghe concertazioni con lo staff tecnico. Potrebbe slittare la sua risposta oggi alla Snaidero, ma la fumata si fa sempre più bianca.
Valerio Morelli