News

Treviso spera nel ripensamento di D'Antoni

Il coach conferma: «Lascerò Treviso»; probabilmente oggi il summit decisivo con la società

Vincere e lasciare. Pare questo il motto di Mike D'Antoni, non voluto e studiato a tavolino ma causato dall'evolversi degli eventi. La vita è differente dai sogni e talvolta la realtà va oltre all'immaginazione. Chi l'avrebbe mai detto che rientrato alla base avrebbe subito riconquistato lo scudetto, andandosene come cinque anni prima?
"Ancora non c'è l'ufficialità - ammette lo stesso tecnico - ma oggi o più tardi domani chiariremo definitivamente con la società il futuro di entrambi".
Cosa ti spinge a rientrare negli Usa?
"Motivi familiari. Ho il sangue per metà italiano ed il valore più importante per me rimane quello dei sentimenti. Sono legatissimo all'Italia ed a Treviso in maniera particolare, ma capisco non serva nulla dire queste verità. Piuttosto dico che soffro a dover scegliere, perché è umanamente difficile andare da vincitori".
Perché non rimanere?
"Mi piacerebbe non dover decidere, ma tant'è".
Dopo un lustro arrivi e riporti lo scudetto. Pensi che passerà ancora tanto tempo per rivederti in panchina al Palaverde?
"Non si sa mai nella vita. Comunque credo che questa squadra abbia tutte le potenzialità per essere protagonista ed aprire un ciclo".
Anche senza pedine quali Nachbar e Tshikishvili?
"Bostjan parte oggi, "Tskita" lo farà domani. Entrambi sono talenti futuri del basket Nba ma Treviso saprà prescindere da loro".
Sono pronti per il mondo dei Pro?
"Non prontissimi, ma è la loro chance e devono sfruttarla. Vedo più maturo il primo del secondo, però sono giovani e cresceranno".
A proposito, dove andrai?
"Presumibilmente in Arizona, ai "Suns" di Phoenix. Non come capo allenatore, ma come vice".
Località del sud...
"In me scorre sangue caldo del sud. Sono originario di Mullens, West Virginia, ed amo il clima tropicale, non certo quello di città fredde...".
Altre proposte?
"Sì, due in particolare. Ma penso che l'Arizona sarà la mia prossima meta".
I Draft Nba, in programma a New York mercoledì 26, vedono in pole position il georgiano Tskitishvili come possibile prima scelta proprio dei Suns. Ci sarebbe il tuo zampino?
"Le squadre in questo momento fanno molta pretattica. Attualmente sarebbe la nona scelta assoluta ma potrebbe anche guadagnare posizioni. Non so se sarà Phoenix a prenderlo, ma se lo facesse non sarebbe certo un errore...".
Hai un rammarico?
"L'EuroLega. Soprattutto perché Bologna è stata la sede delle Final Four, con la Kinder padrona di casa. Penso che la Benetton potrà puntare, il prossimo anno, tranquillamente a tale traguardo".
Quando ti intratterrai ancora in città?
"Sicuramente tutta questa settimana, ma andrò via per essere presente ai Draft".
Chi vedi come degno successore ed erede del tuo trono?
"Difficile fare dei nomi, dico solamente che tocca come sempre a Maurizio (Gherardini, il general manager biancoverde, n.d.r.) scovare il nome giusto. La squadra la conosce meglio di me, l'ha creata ed è figlia della sua competenza e lungimiranza cestistica: farà benissimo e questa compagine darà molte soddisfazioni al club trevigiano".
Credi che ci saranno molte defezioni in squadra dopo la tua rinuncia?
"Nicola e Marconato sono in scadenza di contratto, è vero. Però penso che rimarranno, poiché i progetti societari e gli obiettivi che Treviso vuole raggiungere siano i medesimi dei giocatori".
Anche Charlie Bell sembra pronto ed in partenza.
"Fa bene a tentare la carta Nba. E' stato davvero preziosissimo alla causa Benetton, a luglio cercherà di vedere se rientrerà nei piani di qualche franchigia negli Stati Uniti, altrimenti penso che ritornerà qui continuando a rivelarsi prezioso".
Mike, hai visto che la città ha risposto bene al vostro successo, nonostante l'intaresse di tutt'Italia sia rivolto al mondiale di calcio?
"Sì, ed hai visto che gli Usa sono ai quarti? Incredibile...".
Ma non avevi detto che non te ne fregava niente...
"Infatti, me l'hanno riferito, non l'ho mica vista la partita contro il Messico. Però mi sembra che venerdì giochino contro la Germania e sarà una delle poche volte che seguirò il calcio".
Proprio adesso che te ne andrai.
"Non è mai troppo tardi. Anche per i ripensamenti.".
Speriamo!
Francesco Maiano
Fonte: Il Gazzettino
TAGS
Le ultime gallery
Le ultime notizie
Title Sponsor
Platinum Sponsor
Platinum Sponsor
Official Marketplace
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Official Sponsor
Technology Partner
Medical Supplier
Treno ufficiale
Official Ball
Official Luxury Rental Car Supplier
Technical Sponsor
Official Ticketing
Official Water
Official Nutrition Partner
Official Supplier
Official Court Supplier
Media Partner
Media Partner
Media Partner
Official Radio
Official Advisor