SIMS 5 - Il suo rendimento non accenna a migliorare, nonostante abbia la fiducia dei compagni e del coach. Che parta in quintetto o dalla panchina fa poca differenza, perché la sua gara dura complessivamente due minuti, giusto il tempo di annotare sei punti sul suo tabellino e... accontentarsi.
HICKS 6 - Merita la sufficienza solo per la buona intensità che mette alla guardia di Gorenc. Ma con lui in campo Roseto perde gran parte della sua pericolosità offensiva.
GILMORE 4.5 - Brutta regia, brutta serata al tiro, poche iniziative. Per giunta in una serata in cui serviva non uno di questi talenti ma tutti e tre insieme. Combatte con un dolore persistente alla gamba, ma anche con una scarsa continuità di rendimento.
GRANT 6.5 - Uno sparo nel buio o, se preferite, un'oasi nel deserto. Comincia predicando il suo basket intriso di saggezza tecnica e tattica, ma finisce ben presto a scaldare la panchina perché gravato di tre falli dopo nove minuti, e con lui esce di scena tutta la squadra.
BONI 5.5 - Si dice che chi mena prima mena due volte. Così nel suo duello personale con Zukauskas subisce la prima tripla alla prima azione, e la sua partita diventa tutta in salita. Ha rabbia ed orgoglio tali da consentirgli una reazione sul finire del secondo quarto quando, però, la squadra era in piena anarchia.
LOCKHART 6 - Inizia alla grandissima su Chiacig, cui concede quattro punti e due rimbalzi nel primo quarto, in cui è sorprendentemente pieno di iniziative in attacco e come al solito presente a rimbalzo. Poi, siccome non è trascinatore, scompare con il resto della squadra.
SWINSON 4 - In una settimana passa da essere il migliore ad essere il peggiore in senso assoluto. Della sua partita a Siena si ricordano non una iniziativa, non una azione (difensiva o offensiva), non uno dei tanti gesti atletici cui aveva abituato i propri sostenitori. Una battuta a vuoto dalla quale deve prontamente risorgere. Magari nella sfida, a questo punto decisiva, con Biella.
RUGGIERO, SWORDS e WATSON - Non ci sono elementi sufficienti per esprimere un giudizio sui tre, se non che i due americani soprattutto non sembrano sufficientemente performanti per un campionato come quello italiano. (p.g.)
VIOLA RC
COOP NORDEST
98 85 VIOLA: Mazzarino, Montecchia 16, Tucker 10, Dasic, Eze 5, Eubanks 24, Delfino 21, Williams 9, Tomidy 13. N.e. Blasi.
TRIESTE: Maric 10, Mazique 18, Jones 16, Washington 14, Casoli 4, Podestà 13, Lazic 10. N.e. Godina, Agostini, Puzzer.
ARBITRI: D'Este e Tullio.
NOTE: parziali 31-29; 55-53; 78-71. Tiri da 3 Viola 11/22, Trieste 7/23; tiri liberi Viola 3/8, Trieste 14/21; rimbalzi Viola 30, Trieste 27. Spettatori: 2500 circa per un incasso di 13.562,85 euro. Un guasto all'impianto elettrico a 2'04" dal termine, sul 92-81, ha causato la sospensione del match per trenta minuti circa.
HICKS 6 - Merita la sufficienza solo per la buona intensità che mette alla guardia di Gorenc. Ma con lui in campo Roseto perde gran parte della sua pericolosità offensiva.
GILMORE 4.5 - Brutta regia, brutta serata al tiro, poche iniziative. Per giunta in una serata in cui serviva non uno di questi talenti ma tutti e tre insieme. Combatte con un dolore persistente alla gamba, ma anche con una scarsa continuità di rendimento.
GRANT 6.5 - Uno sparo nel buio o, se preferite, un'oasi nel deserto. Comincia predicando il suo basket intriso di saggezza tecnica e tattica, ma finisce ben presto a scaldare la panchina perché gravato di tre falli dopo nove minuti, e con lui esce di scena tutta la squadra.
BONI 5.5 - Si dice che chi mena prima mena due volte. Così nel suo duello personale con Zukauskas subisce la prima tripla alla prima azione, e la sua partita diventa tutta in salita. Ha rabbia ed orgoglio tali da consentirgli una reazione sul finire del secondo quarto quando, però, la squadra era in piena anarchia.
LOCKHART 6 - Inizia alla grandissima su Chiacig, cui concede quattro punti e due rimbalzi nel primo quarto, in cui è sorprendentemente pieno di iniziative in attacco e come al solito presente a rimbalzo. Poi, siccome non è trascinatore, scompare con il resto della squadra.
SWINSON 4 - In una settimana passa da essere il migliore ad essere il peggiore in senso assoluto. Della sua partita a Siena si ricordano non una iniziativa, non una azione (difensiva o offensiva), non uno dei tanti gesti atletici cui aveva abituato i propri sostenitori. Una battuta a vuoto dalla quale deve prontamente risorgere. Magari nella sfida, a questo punto decisiva, con Biella.
RUGGIERO, SWORDS e WATSON - Non ci sono elementi sufficienti per esprimere un giudizio sui tre, se non che i due americani soprattutto non sembrano sufficientemente performanti per un campionato come quello italiano. (p.g.)
VIOLA RC
COOP NORDEST
98 85 VIOLA: Mazzarino, Montecchia 16, Tucker 10, Dasic, Eze 5, Eubanks 24, Delfino 21, Williams 9, Tomidy 13. N.e. Blasi.
TRIESTE: Maric 10, Mazique 18, Jones 16, Washington 14, Casoli 4, Podestà 13, Lazic 10. N.e. Godina, Agostini, Puzzer.
ARBITRI: D'Este e Tullio.
NOTE: parziali 31-29; 55-53; 78-71. Tiri da 3 Viola 11/22, Trieste 7/23; tiri liberi Viola 3/8, Trieste 14/21; rimbalzi Viola 30, Trieste 27. Spettatori: 2500 circa per un incasso di 13.562,85 euro. Un guasto all'impianto elettrico a 2'04" dal termine, sul 92-81, ha causato la sospensione del match per trenta minuti circa.