FABRIANO — «No, no, niente mercato. Fino a quando non avremo la certezza di raggiungere il budget necessario per la prossima stagione non faremo operazioni». Claudio Biondi morde il freno. La prima riunione del Consiglio di amministrazione improntata al futuro prossimo ha fornito il poco confortante esito che tutti si attendevano. La fase del reperimento sponsor è decisamente lunga e neanche così semplice da concretizzare...
«Un solo sponsor». Col consueto pragmatismo il presidente biancazzurro non fa fatica a snocciolare le cifre. «C'è poco da girarci attorno, ci servono oltre 2,5 milioni di euro, in pratica cinque miliardi delle vecchie lire. Adesso come adesso abbiamo un solo abbinamento sicuro, ovvero la Mediterranea che dovrebbe ricoprire il ruolo di terzo marchio. Per il resto c'è tanto, anti praticamente tutto, da fare...».
Poche parole, ma indicative di una situazione non proprio rosea. A meno che la Gatto cucine, i due fratelli Merloni e la Banca Marche (ovvero gli interlocutori nel «mirino» biancazzurro) non dicano sùbito sì e mettano così in moto una macchina tecnica ancora bloccata dai problemi economici.
Tocca a Ciaboco. «Giemme e allenatore? Non si è deciso niente. Non si può decidere niente, perchè una società seria prima deve garantirsi le basi finanziarie indispensabili per sorreggersi». Dunque, la squadra può attendere. Ma anche se di ufficiale non c'è granchè, la pista più concreta permane quella «interna» che porta alla conferma di Pierpaolo Perulli come general manager al fianco di Antonio Ninno e alla promozione di Luca Ciaboco come capo allenatore. Certo, per il coach restano in corsa altre soluzioni di tecnici giovani ed emergenti (Carmenati, Trullo e Dalmonte), ma sulla figura del 33enne fabrianese negli ultimi due anni vice di Lasi potrebbe convergere l'intero Cda.
Chi resterà? E' chiaro, però, che se Fabriano non ha ancora un manager (e un allenatore) non potrà mettere nero su bianco in termini di campagna acquisti. Di tempo di qui all'inizio del torneo previsto per la seconda metà di settembre ce n'è a iosa, tuttavia sul fronte conferme qualche problemino potrebbe subentrare. Inutile girarci attorno, perchè da queste parti la platea e la stessa dirigenza più volte non hanno fatto mistero del loro interesse per tenersi stretti autentici idoli come Thompson e Monroe. I due erano e restano fortemente legati alla città della carta, ma se la società al momento ha ben altri problemi, sarà dura intavolare una trattativa concreta per la loro permanenza in biancoblù.
Alessandro Di Marco
«Un solo sponsor». Col consueto pragmatismo il presidente biancazzurro non fa fatica a snocciolare le cifre. «C'è poco da girarci attorno, ci servono oltre 2,5 milioni di euro, in pratica cinque miliardi delle vecchie lire. Adesso come adesso abbiamo un solo abbinamento sicuro, ovvero la Mediterranea che dovrebbe ricoprire il ruolo di terzo marchio. Per il resto c'è tanto, anti praticamente tutto, da fare...».
Poche parole, ma indicative di una situazione non proprio rosea. A meno che la Gatto cucine, i due fratelli Merloni e la Banca Marche (ovvero gli interlocutori nel «mirino» biancazzurro) non dicano sùbito sì e mettano così in moto una macchina tecnica ancora bloccata dai problemi economici.
Tocca a Ciaboco. «Giemme e allenatore? Non si è deciso niente. Non si può decidere niente, perchè una società seria prima deve garantirsi le basi finanziarie indispensabili per sorreggersi». Dunque, la squadra può attendere. Ma anche se di ufficiale non c'è granchè, la pista più concreta permane quella «interna» che porta alla conferma di Pierpaolo Perulli come general manager al fianco di Antonio Ninno e alla promozione di Luca Ciaboco come capo allenatore. Certo, per il coach restano in corsa altre soluzioni di tecnici giovani ed emergenti (Carmenati, Trullo e Dalmonte), ma sulla figura del 33enne fabrianese negli ultimi due anni vice di Lasi potrebbe convergere l'intero Cda.
Chi resterà? E' chiaro, però, che se Fabriano non ha ancora un manager (e un allenatore) non potrà mettere nero su bianco in termini di campagna acquisti. Di tempo di qui all'inizio del torneo previsto per la seconda metà di settembre ce n'è a iosa, tuttavia sul fronte conferme qualche problemino potrebbe subentrare. Inutile girarci attorno, perchè da queste parti la platea e la stessa dirigenza più volte non hanno fatto mistero del loro interesse per tenersi stretti autentici idoli come Thompson e Monroe. I due erano e restano fortemente legati alla città della carta, ma se la società al momento ha ben altri problemi, sarà dura intavolare una trattativa concreta per la loro permanenza in biancoblù.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino