Il mercato italiano sembra viaggiare sull'asse Bologna - Slovenia. L'Olimpia neo campione dovrebbe smobilitare per una profonda crisi economica e allora ecco la voce di Welsch accasato alla Virtus, ma anche quella di Sagadin sulla panchina di Treviso nel caso D'Antoni partisse per la Nba (nel frattempo i Phoenix, per cautelarsi, hanno firmato Mark Iavaroni come vice allenatore) e Messina decidesse di continuare il suo rapporto con la Virtus (difficile se non impossibile) anche dopo l'arrivo di Dado Lombardi come direttore generale. Ma non è finita qui perché il nome di Lakovic, piccolo grande playmaker dell'altra finalista scudetto slovena, il Novo Mesto, torna a popolare i sogni della Fortitudo che al giocatore aveva già pensato prima dell'arrivo di Goldwire, uno che se ne andrà sicuramente.
Intanto che le trattative s'incrociano (ci sarebbe pure il timido interessamento di Siena per Meneghin) o perlomeno sembrano incrociarsi, atteniamoci ai fatti: oggi è previsto un nuovo incontro tra Messina e Madrigali o tra Madrigali e l'agente di Messina, Grant, nel caso Messina pensi di non aver altro da aggiungere ai colloqui già avuti, l'ultimo dei quali lunedì, con il presidente. Dall'incontro le parti potrebbero uscire con il tanto pubblicizzato prolungamento di contratto ma anche, e sembra l'ipotesi più probabile, nonostante le mille smentite, con una definitiva rottura che potrebbe portare Giordano Consolini sulla panchina bianconera come primo allenatore.
E sarebbe il passaggio meno traumatico e tecnicamente più valido per la squadra che Lombardi si appresta a costruire.
Sapendo che entro domenica 23 giugno dovrebbero esserci notizie sul futuro Nba dell'argentino e che di conseguenza si potrà decidere se confermare o meno il contratto di Antonio Granger.
Inutile adesso fare ulteriori ipotesi di mercato per la Virtus, così come, in casa Fortitudo, bisognerà attendere lo sviluppo della rivoluzione societaria. Che ha un D-Day, molto vicino a quello della Virtus. Entro il 22 giugno, infatti, la società dovrà comunicare a Boniciolli quali sono le decisioni sul coach. Altrimenti, in maniera automatica, scatterà un biennale per il Matteo amatissimo dai tifosi ma non troppo in sintonia con proprietà. Mentre l'ipotesi Savic, intrigante dal punto di vista sentimentale, sembra legata a tanti e complicati fattori.
g. cr.
Intanto che le trattative s'incrociano (ci sarebbe pure il timido interessamento di Siena per Meneghin) o perlomeno sembrano incrociarsi, atteniamoci ai fatti: oggi è previsto un nuovo incontro tra Messina e Madrigali o tra Madrigali e l'agente di Messina, Grant, nel caso Messina pensi di non aver altro da aggiungere ai colloqui già avuti, l'ultimo dei quali lunedì, con il presidente. Dall'incontro le parti potrebbero uscire con il tanto pubblicizzato prolungamento di contratto ma anche, e sembra l'ipotesi più probabile, nonostante le mille smentite, con una definitiva rottura che potrebbe portare Giordano Consolini sulla panchina bianconera come primo allenatore.
E sarebbe il passaggio meno traumatico e tecnicamente più valido per la squadra che Lombardi si appresta a costruire.
Sapendo che entro domenica 23 giugno dovrebbero esserci notizie sul futuro Nba dell'argentino e che di conseguenza si potrà decidere se confermare o meno il contratto di Antonio Granger.
Inutile adesso fare ulteriori ipotesi di mercato per la Virtus, così come, in casa Fortitudo, bisognerà attendere lo sviluppo della rivoluzione societaria. Che ha un D-Day, molto vicino a quello della Virtus. Entro il 22 giugno, infatti, la società dovrà comunicare a Boniciolli quali sono le decisioni sul coach. Altrimenti, in maniera automatica, scatterà un biennale per il Matteo amatissimo dai tifosi ma non troppo in sintonia con proprietà. Mentre l'ipotesi Savic, intrigante dal punto di vista sentimentale, sembra legata a tanti e complicati fattori.
g. cr.
Fonte: Il Resto del Carlino