Luigino Sepulcri è in stand by per riprendere il volo per Udine. È una dolce attesa, però, quella della Snaidero. Non preoccupa che la risposta del preparatore atletico, prevista al massimo per oggi dopo l’incontro di sabato con il gm Giancarlo Sarti, sia slittata. Anzi, se le parti si sono aggiornate a fine settimana, tutto lascia supporre che si vada verso il gran ritorno, tanto voluto dal presidente Edi Snaidero quale prima pietra dello sport plan dei prossimi 3 anni arancione.
Lo slittamento del sì di Sepulcri sarebbe dovuto solo alla vulcanica situazione creatasi alla Virtus Bologna con la nomina a dg di Dado Lombardi, nel giorno in cui coach Ettore Messina avrebbe dovuto prolungare con le Vu nere. Anche se l’Ettore nazionale dovesse traferirsi a Treviso, Sepulcri è sulla via di Udine perché alla Benetton troverebbe sulla sua strada il preparatore atletico Francesco Cuzzolin, suo predecessore alla Kinder, trevigiano e benettoniano di ferro.
Se una posizione si è chiarita, il contingentamento degli extracomunitari rimescola le carte in casa arancione per rifare la prima squadra. Con Scott americano e Vujacic sloveno già a contratto, un preaccordo con Stern e trattative con Woolridge il bonus di 4 extra, tra cui anche i Bosman B, sarebbe esaurito alla Snaidero. Il jolly della quinta carta da poter giocare in materia resterebbe in tasca al gm Sarti. Perché nell’arco della prossima stagione sarebbero solo cinque, e nominativi, i visti d’ingresso per lavoro sportivo concessi a ogni club di basket per ottemperare all’emendamento Pescante alla legge Bossi - Fini.
Di più si saprà forse già oggi nella conferenza stampa di fine anno agonistico del presidente della Lega di serie A, Enrico Prandi; comunque, venerdì dopo il consiglio federale della Fip, che deve una risposta al Coni entro fine mese.
La Lega, presto, sarà chiamata a pronunciarsi anche sul caso Verona, società per la quale è andata deserta ieri l’ultima asta per evitarne il fallimento. Ora si può passare a trattativa privata, senza base d’asta, ma le società dovranno decidere, nell’eventualità, se riammettere il club scaligero che non ha fatto richiesta di permanenza in A, non ha cominciato le pratiche d’iscrizione al campionato che scadono il 28 giugno e, tra l’altro, non rispetta i parametri d’ammissione ribaditi.
La decisione influirà sulla formula del campionato, che sarebbe a 18 squadre e, forse, con 3 retrocessioni per arrivare a 16 dall’anno 2003 - 2004.
La questione extracomunitari, così come pare impostata in casa Snaidero, invece riproporrebbe il dualismo Woolridge - Busca. Potrebbe anche essere risolto con una manovra di mercato che riporterebbe a Udine a fare il cambio di lusso Gentile, che forse però sarà il meno convinto, restando così da riciclare il solo Esposito.
Il contigentamento, invece, non dovrebbe avere riflessi, forse neanche di area geografica, sul reclutamento giovanile e sull’idea di un supergruppo di specializzazione, con Mario Blasone candidato a guidarlo.
Valerio Morelli
Lo slittamento del sì di Sepulcri sarebbe dovuto solo alla vulcanica situazione creatasi alla Virtus Bologna con la nomina a dg di Dado Lombardi, nel giorno in cui coach Ettore Messina avrebbe dovuto prolungare con le Vu nere. Anche se l’Ettore nazionale dovesse traferirsi a Treviso, Sepulcri è sulla via di Udine perché alla Benetton troverebbe sulla sua strada il preparatore atletico Francesco Cuzzolin, suo predecessore alla Kinder, trevigiano e benettoniano di ferro.
Se una posizione si è chiarita, il contingentamento degli extracomunitari rimescola le carte in casa arancione per rifare la prima squadra. Con Scott americano e Vujacic sloveno già a contratto, un preaccordo con Stern e trattative con Woolridge il bonus di 4 extra, tra cui anche i Bosman B, sarebbe esaurito alla Snaidero. Il jolly della quinta carta da poter giocare in materia resterebbe in tasca al gm Sarti. Perché nell’arco della prossima stagione sarebbero solo cinque, e nominativi, i visti d’ingresso per lavoro sportivo concessi a ogni club di basket per ottemperare all’emendamento Pescante alla legge Bossi - Fini.
Di più si saprà forse già oggi nella conferenza stampa di fine anno agonistico del presidente della Lega di serie A, Enrico Prandi; comunque, venerdì dopo il consiglio federale della Fip, che deve una risposta al Coni entro fine mese.
La Lega, presto, sarà chiamata a pronunciarsi anche sul caso Verona, società per la quale è andata deserta ieri l’ultima asta per evitarne il fallimento. Ora si può passare a trattativa privata, senza base d’asta, ma le società dovranno decidere, nell’eventualità, se riammettere il club scaligero che non ha fatto richiesta di permanenza in A, non ha cominciato le pratiche d’iscrizione al campionato che scadono il 28 giugno e, tra l’altro, non rispetta i parametri d’ammissione ribaditi.
La decisione influirà sulla formula del campionato, che sarebbe a 18 squadre e, forse, con 3 retrocessioni per arrivare a 16 dall’anno 2003 - 2004.
La questione extracomunitari, così come pare impostata in casa Snaidero, invece riproporrebbe il dualismo Woolridge - Busca. Potrebbe anche essere risolto con una manovra di mercato che riporterebbe a Udine a fare il cambio di lusso Gentile, che forse però sarà il meno convinto, restando così da riciclare il solo Esposito.
Il contigentamento, invece, non dovrebbe avere riflessi, forse neanche di area geografica, sul reclutamento giovanile e sull’idea di un supergruppo di specializzazione, con Mario Blasone candidato a guidarlo.
Valerio Morelli
