Dovrà aspettare qualche settimana più del previsto, l'avvocato Maione, per poter brindare al via dei lavori per la realizzazione della tensostruttura a Fuorigrotta. Almeno quindici giorni oltre la data del primo luglio recedntemente indicata dall'Assessore Giulia Parente nel corso di un incontro televisivo con il presidente della neopromossa Di Nola.
Questa mattina, infatti, Maurizio Veronesi, uno dei due titolari dell'omonima ditta modenese che s'è aggiudicata la gara d'appalto, sarà a Napoli per firmare a mezzogiorno in punto un documento che, in casi come questi, va considerato di normale routine. Purtroppo, però, quello che verrà sottoposto all'imprenditore emiliano dall'architetto Ferdinando Di Polo non è ancora il contratto definitivo che darà l'effettivo via libera all'intera operazione. Quello, sperano i dirigenti della Veronesi Impianti, sarà sottoscritto non prima di un'altra decina di giorni. Da quel momento, poi, ci vorranno ancora due settimane per completare il progetto esecutivo della struttura che, fortunatamente, sembra già a buon punto.
Calendario alla mano, dunque, il primo bullone dell'impianto da tirar su a pochi metri dal malinconico "Mario Argento", non potrà essere avvitato prima della metà di luglio. E, considerando i 150 giorni lavorativi in cui, come da contratto, il nuovo palazzetto dovrà essere consegnato, ecco che diventa tremendamente realistica la possibilità che i tifosi della Di Nola siano costretti a non vedere prima dell'inizio del 2003 la serie A in quella area che lo stesso Maione ha definito "la sede storica della pallacanestro napoletana".
"Purtroppo - spiega Maurizio Melotti, il direttore generale della Veronesi Impianti - questi ritardi non dipendono dalla nostra volontà. Anche per questo, dal momento in cui finalmente potremo cominciare i lavori, contiamo di consegnare l'impianto prima della scadenza ultima prevista dal contratto. Un obiettivo che speriamo di raggiungere nei nostri interessi, ma non solo: siamo ben consapevoli, infatti, dell'importante attesa che c'è attorno a questa vicenda da parte degli sportivi partenopei".
Lo slittamento dei tempi in questione, che certamente non farà piacere all'avvocato Maione, obbligherà dunque la Di Nola a procedere in fretta all'adeguamento del Palablù di Monteruscello che, con ogni probabilità, ospiterà la prima parte di campionato degli azzurri. Anche per questo, quindi, è auspicabile un incontro fra il presidente della Nuova Pallacanestro Napoli e il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia.
Carlo Carione
Questa mattina, infatti, Maurizio Veronesi, uno dei due titolari dell'omonima ditta modenese che s'è aggiudicata la gara d'appalto, sarà a Napoli per firmare a mezzogiorno in punto un documento che, in casi come questi, va considerato di normale routine. Purtroppo, però, quello che verrà sottoposto all'imprenditore emiliano dall'architetto Ferdinando Di Polo non è ancora il contratto definitivo che darà l'effettivo via libera all'intera operazione. Quello, sperano i dirigenti della Veronesi Impianti, sarà sottoscritto non prima di un'altra decina di giorni. Da quel momento, poi, ci vorranno ancora due settimane per completare il progetto esecutivo della struttura che, fortunatamente, sembra già a buon punto.
Calendario alla mano, dunque, il primo bullone dell'impianto da tirar su a pochi metri dal malinconico "Mario Argento", non potrà essere avvitato prima della metà di luglio. E, considerando i 150 giorni lavorativi in cui, come da contratto, il nuovo palazzetto dovrà essere consegnato, ecco che diventa tremendamente realistica la possibilità che i tifosi della Di Nola siano costretti a non vedere prima dell'inizio del 2003 la serie A in quella area che lo stesso Maione ha definito "la sede storica della pallacanestro napoletana".
"Purtroppo - spiega Maurizio Melotti, il direttore generale della Veronesi Impianti - questi ritardi non dipendono dalla nostra volontà. Anche per questo, dal momento in cui finalmente potremo cominciare i lavori, contiamo di consegnare l'impianto prima della scadenza ultima prevista dal contratto. Un obiettivo che speriamo di raggiungere nei nostri interessi, ma non solo: siamo ben consapevoli, infatti, dell'importante attesa che c'è attorno a questa vicenda da parte degli sportivi partenopei".
Lo slittamento dei tempi in questione, che certamente non farà piacere all'avvocato Maione, obbligherà dunque la Di Nola a procedere in fretta all'adeguamento del Palablù di Monteruscello che, con ogni probabilità, ospiterà la prima parte di campionato degli azzurri. Anche per questo, quindi, è auspicabile un incontro fra il presidente della Nuova Pallacanestro Napoli e il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia.
Carlo Carione
