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Alassio: Italia-Rep.Ceka 68-56

Nella gara di apertura del torneo gli azzurri ritrovano la vittoria

Alassio. Dal caldo afoso di Atene al caldo torrido di un'Alassio arrostita da un sole troppo forte per essere giugno. Fa caldo, si suda, e la rotazione, oramai solita di Recalcati di tutti i suoi giocatori entro i primi dodici minuti, oltre alle motivazioni tecnico-tattiche, diviene anche una necessità per difendersi dall'arsura e dalla stanchezza..
La parola d'ordine, non detta, è dimenticare le gare di Atene e dimostrare che il quarto posto è stato di un errore di percorso e che dagli errori si può (si deve) imparare: l'Italia batte la Repubblica Ceka nella gara di apertura dell'Alassio Cup, senza mai abbassare la concetrazione anche quando la gara si gioca punto a punto.
Contro i Ceki che sono la solita squadra legnosa e fisica, Righetti tira e segna. Finalmente. Tre triple, un tiro libero, una schiacciata a rimbalzo su una palla che rimbalzava sul ferro, protagonista di inizio gara e 16 punti per lui in totale.
Cittadini, buon inizio, fa bene la guardia alla torre Starosta, nostante gli debba nove centimetri. Pecile, idolo delle ragazzine locali e non, subito divenuto Mister Muretto qui ad Alassio, affonda i suoi strali (canestri ed assist) nella difesa Ceka, mentre Rombaldoni deve sbrogliarsela contro la zona-press ceka se non ci mette in difficoltà, sicuramente ci rallenta.
Garri, invece entra e tira da tre e segna, quasi un marchio di fabbrica. Anche se poi in tre minuti fa anche due falli, metre Marco Carraretto ha il tempo di infilare due triple prima di sbattere il naso contro il gomito del ceko Hruby e ritrovarsi in ospedale per quattro punti di sutura. Comunque è riuscito a tornare al palazzo per fine partita.
Si rivede Podestà. Gran lavoratore del parquet, afflitto da un problema all'alluce destro, aveva già saltato un raduno e non aveva potuto finora giocare con la Nazionale per curarsi con tutta una serie di allenamenti differenziati. Sta bene finalmente e il suo apporto si vede: difesa intensa, rimbalzi preziosi e punti importanti. E' protagonista del primo vero break della gara a fine secondo quarto (38-31 al 19') con Pecile che mette le ciliegine sulla torta con due liberi e un assist allo stesso Podestà.
I ceki si riavvicinano al 32': (53-52), dopo un terzo quarto equilibrato, quando il nostro attacco diventa meno preciso e la difesa più permissiva.
La gara si fa più dura. Si lotta su ogni pallone. Righetti, Mian, Pecile, contrastano la potenza sotto canestro di Starosta e mantengono il vantaggio per l'Italia (60-56 al 37'). Il vantaggio diviene netto solo quando i nostri centri Garri e Podestà conquistano il controllo assoluto sotto canestro. La torre Starosta è in affanno, gli azzurri concretizzano il vantaggio e vincono. Altra ciliegina per Pecile: la tripla che chiude la partita, scagliata da 18 metri, va a segno. Così chiude con 15 punti.
Domani alle 20,30 (diretta Rai Sport Sat) l'Italia gioca contro la Lituania. A seguire Rep.Ceka-Grecia.


ITALIA-REP. CEKA 68-56(19-15, 42-34, 53-45)
Italia. Carraretto 7 (2/2 da tre), Barlera 1 (0/1), Righetti 16 (3/4, 3/8), Pecile 15 (4/6, 1/6), Santarossa 2 (1/3, 0/1), Mian 5 (1/3, 1/2), Cittadini 0 (0/2), Michelori 4 (1/4 da due), Rombaldoni 0 (0/1, 0/4), Brkic 0 (0/2, 0/1), Podesta' 9 (3/9 da due), Garri 9 (2/4, 1/2). Allenatore: Carlo Recalcati
Rep. Ceka. Pavlík 2 (1/4, 0/2), Pribyl 5 (1/1 da due), Hruby 6 (2/6 da tre), Pospíšil 0 (0/1 da due), Necas 12 (6/8 da due), Kubalek (0/1, 0/3), Miloš 7 (2/3, 1/6), Sokolovský 5 (1/1 da tre), Hoger, Sitar 2 (1/1 da due), Frána 3 (1/1 da due), Starosta 14 (6/9 da due). Allenatore: Michal Jezdik
Arbitri: Corrias (Ita)-Koromilas (Gre)
Tiri: T2: Ita: 15/39; Cek: 18/29. T3: Ita: 8/26; Cek 4/18. TL: Ita: 14/25; Cek: 8/13. Rimbalzi: Ita: 27 (Podestà 7); Cek: 50 (Starosta 15). Assist: Ita: 4 (Pecile 2) . Cek: 7 (Sokolovsky 4)..
Parziali: 5'10-9; 10' 19-15, 15'25-25, 20'42-34, 25'48-40, 30' 53-45, 35' 56-54, 40'.
Note: Alessandro Tonolli ha subito un trauma contusivo al braccio destro: non ha giocato per motivi precauzionali.
Ferita lacero contusa allo zigomo destro per Marco Carraretto al 13'. Quattro punti di sutura.
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