PESARO - Il suo nome era già stato accostato alla Scavolini un paio di giorni fa, ma più passa il tempo più la pista-Stonerook si surriscalda. Sembra che la società pesarese sia fortemente interessata all’ala venticinquenne di Cantù e che da Via Paterni sia partita un’offerta alla quale non si può dire di no. Il “fratellino" di Joseph Blair riceverebbe un bel gruzzoletto in più rispetto a quello che sarebbe disposta ad elargirgli l’Oregon e, se il giocatore acconsentirà a cambiare maglia, l’affare si farà.
Intanto il mondo si è fatto piccolo, ma si sta allargando, per Marko Tusek. Lo sloveno è sempre in attesa dell’erede e per lui adesso conta solo la famiglia. «Il tempo è già scaduto da un po’ - dice dalla Slovenia - e il nostro bimbo potrebbe nascere anche tra qualche ora». Per un attimo divaga e pensa al contratto che verrà: «Io aspetto notizie dalla Scavolini, di sicuro fino ai primi di agosto. Altre offerte ci sono, ma io voglio restare a Pesaro, su questo non ci piove». Ed è già una bella garanzia. Se il parco stranieri tesserabili si riducesse a quattro-cinque la situazione la riguarderebbe da vicino e le cose potrebbero prendere una strana piega anche per lei... «Già, ritornerei a giocare da extracomunitario, come a Rimini. Se cambierebbe qualcosa? Non lo so, dipenderà tutto dalla Scavolini. Se vorranno continuare con me o puntare su 4 americani». Venerdì ne sapremo di più, al termine del Consiglio Federale, però prima il Senato dovrà approvare la legge sui permessi di soggiorno. Comunque ieri il presidente di Lega Prandi - in una conferenza stampa - si è detto favorevole al tetto massimo di extracomunitari.
Quando la rivedremo? «Nel mio appartamento di Pesaro ho ancora diverse cose, ma prima voglio godermi un po’ mio figlio... Appena la società mi chiama salgo sul primo aereo e torno...». La sua ex squadra, l’Olimpia Lubiana, ha appena vinto lo scudetto... «Vero, ma si prevede che cambieranno parecchi elementi (visti i problemi economici del club -ndr). Dell’allenatore, Sagadin, si parla come nuovo tecnico di Milano (ma in Italia lo si dà per favorito sul trono della Benetton -ndr)». E il futuro dei suoi connazionali in Italia? «Con le nuove regole potrebbe cambiare tanto - prosegue il lungo dalla chioma bionda - Becirovic e Smodis sono sotto contratto con la Kinder, mentre Nachbarr a mio parere rientrerà nel primo giro del draft Nba e volerà oltreoceano». Per lei niente Nazionale? «Chissà, forse mi aggrego al gruppo. Ci sarebbero due settimane di allenamento e un torneo alla fine di luglio. Vedremo... Intanto, per restare in forma, mi alleno tutte le mattine con alcuni ragazzi della Slovenia. Facciamo pesi e basket, insomma: non mi fermo mai...».
Camilla Cataldo
Intanto il mondo si è fatto piccolo, ma si sta allargando, per Marko Tusek. Lo sloveno è sempre in attesa dell’erede e per lui adesso conta solo la famiglia. «Il tempo è già scaduto da un po’ - dice dalla Slovenia - e il nostro bimbo potrebbe nascere anche tra qualche ora». Per un attimo divaga e pensa al contratto che verrà: «Io aspetto notizie dalla Scavolini, di sicuro fino ai primi di agosto. Altre offerte ci sono, ma io voglio restare a Pesaro, su questo non ci piove». Ed è già una bella garanzia. Se il parco stranieri tesserabili si riducesse a quattro-cinque la situazione la riguarderebbe da vicino e le cose potrebbero prendere una strana piega anche per lei... «Già, ritornerei a giocare da extracomunitario, come a Rimini. Se cambierebbe qualcosa? Non lo so, dipenderà tutto dalla Scavolini. Se vorranno continuare con me o puntare su 4 americani». Venerdì ne sapremo di più, al termine del Consiglio Federale, però prima il Senato dovrà approvare la legge sui permessi di soggiorno. Comunque ieri il presidente di Lega Prandi - in una conferenza stampa - si è detto favorevole al tetto massimo di extracomunitari.
Quando la rivedremo? «Nel mio appartamento di Pesaro ho ancora diverse cose, ma prima voglio godermi un po’ mio figlio... Appena la società mi chiama salgo sul primo aereo e torno...». La sua ex squadra, l’Olimpia Lubiana, ha appena vinto lo scudetto... «Vero, ma si prevede che cambieranno parecchi elementi (visti i problemi economici del club -ndr). Dell’allenatore, Sagadin, si parla come nuovo tecnico di Milano (ma in Italia lo si dà per favorito sul trono della Benetton -ndr)». E il futuro dei suoi connazionali in Italia? «Con le nuove regole potrebbe cambiare tanto - prosegue il lungo dalla chioma bionda - Becirovic e Smodis sono sotto contratto con la Kinder, mentre Nachbarr a mio parere rientrerà nel primo giro del draft Nba e volerà oltreoceano». Per lei niente Nazionale? «Chissà, forse mi aggrego al gruppo. Ci sarebbero due settimane di allenamento e un torneo alla fine di luglio. Vedremo... Intanto, per restare in forma, mi alleno tutte le mattine con alcuni ragazzi della Slovenia. Facciamo pesi e basket, insomma: non mi fermo mai...».
Camilla Cataldo