PESARO – Senza ali non si vola e alla Scavolini serve per l’appunto un paio d’ali tutto nuovo, una... grande e una piccola. Oggi parliamo dell’ala piccola, ruolo in cui Pesaro avrebbe bisogno di una presenza “forte", costante e affidabile. La pista Stonerook, una figura atipica utilizzabile anche come numero quattro, di cui abbiamo parlato diffusamente qualche giorno fa, trova dunque conferma. Ma nel caso si frapponessero ostacoli tra la Scavolini e la “rivelazione" canturina, se insomma non si riuscisse a portare a Pesaro... l’originale, quali altri “Stonerook" si potrebbero trovare in circolazione? Dando ormai per scontato il “modello Cantù" – ovvero minimo “fatturato" e massimo... profitto – dove e come individuare altri giocatori-bingo, e cioè poco conosciuti, relativamente a buon mercato ma dal rendimento super?
La regola aurea, tanto per cominciare, è seguire la legge della domanda e dell’offerta, e cioè rivolgersi a quei mercati dove l’offerta di giocatori abbonda e dunque le loro pretese economiche sono più basse, senza con questo dimenticare, ovviamente, il fattore qualità. Un serbatoio ideale appare ad esempio la rinata CBA, che è un po’ la “legadue" statunitense, ma non vanno snobbate altre leghe interessanti come ABA e USBL. Fissando come obiettivo della ricerca un’ala piccola, ci imbattiamo in diversi personaggi interessanti. Innanzitutto nella faccia da duro di Cedric Ceballos, 32 anni, una buona carriera NBA alle spalle con la chiamata dei mitici Lakers, una finale con la maglia dei Phoenix Suns, una percentuale stagionale record (58% da due) e persino una vittoria nella gara delle schiacciate. Roba di dieci anni fa, è vero, ma ancora due stagioni or sono, a Dallas, Ceballos segnava 17 punti di media e prendeva 7 rimbalzi. Poi ha avuto un calo, forse soprattutto motivazionale, ed è sceso nelle leghe minori (ABA), ma il suo contropiede è ancora da urlo. Un altro veterano, sempre del ’69, è Willie Simms, ma la sua carriera è quasi tutta “made in CBA", tranne un paio di puntate in Sudamerica. Tanto per lui tutti i campi “pari sono", basta giocare a basket: 17p, 6r e il 52% da due nella CBA; 15p, 7r e addirittura il 59% al tiro nel campionato argentino. Non è altissimo (1,97) ma è tosto, aggressivo in difesa e non ha paura di gettarsi nelle mischie.
Uno che in Italia c’è già arrivato, chiamato tre mesi fa da Udine, è il 30enne Silas Mills: ha girato il mondo (Estonia, Filippine, Turchia) ma due anni fa è stato MVP dei play off della CBA, dove viaggiava al ritmo di 22 punti ed 8 rimbalzi, col 40% da tre. Nella breve esperienza italiana non si è però confermato appieno (19p e 3r), tirando sì bene da due (55%) ma piuttosto male da tre (28%). I fattori personali e ambientali, però, possono contare a volte ben più dei numeri. Un altro interessante trentenne della CBA, con un’esperienza al Pau Orthez nel ’96 ed un recente ingaggio nelle Filippine, è Leonard White, un 2.01 del ’71. Velocità ed elevazione sono le sue doti principali: 18 punti e 10 rimbalzi il suo score medio. Ma se preferite atleti più giovani, non c’è problema. Un buon 25enne, ad esempio, può essere Jamel Thomas, gran tiratore da tre: ha tenuto il 45% di media nella CBA (23p e 6r), ma si è ben comportato anche nella ABA (a Memphis): 23p e 7r. Non riusciti invece i suoi numerosi tentativi di affermarsi nella NBA (Celtics, Warriors, Nets...). Un altro tiratore, sempre 25enne, è Desmond Ferguson, anche lui andato tre mesi fa a farsi le ossa nel duro campionato filippino, dopo due buone stagioni una al Den Bosh in Olanda (22p, 5r, 48% da due e 39% da tre) ed una nella CBA (23p, 4r, 38% da due, 43% da tre). Del ’77 è anche Jermaine Walker: difficili i suoi esordi (ripetutamente “tagliato" nella CBA ed anche quattro anni fa a Caserta) ma nelle ultime due stagioni è finalmente esploso il suo talento offensivo (28p, 7r e 54% al tiro nella USBL; 22p, 6r, 48% nella CBA). Un “due metri" del ’75 è James Head: 18 punti e 8r in CBA, col 49% da due e il 37 da tre. Infine un bel prospetto targato ABA: il 23enne David Shelton, che a Tulsa metteva insieme 13p e 5r, quasi raddoppiati nelle gare di Coppa Korac disputate con la maglia del Racing (Lussemburgo): 25 punti e 8 rimbalzi. In America aveva il 52% da due; in Europa ha superato il 50 anche da tre.
Ci sarà tra questi la prossima “rivelazione" del campionato italiano?
Giancarlo Iacchini
La regola aurea, tanto per cominciare, è seguire la legge della domanda e dell’offerta, e cioè rivolgersi a quei mercati dove l’offerta di giocatori abbonda e dunque le loro pretese economiche sono più basse, senza con questo dimenticare, ovviamente, il fattore qualità. Un serbatoio ideale appare ad esempio la rinata CBA, che è un po’ la “legadue" statunitense, ma non vanno snobbate altre leghe interessanti come ABA e USBL. Fissando come obiettivo della ricerca un’ala piccola, ci imbattiamo in diversi personaggi interessanti. Innanzitutto nella faccia da duro di Cedric Ceballos, 32 anni, una buona carriera NBA alle spalle con la chiamata dei mitici Lakers, una finale con la maglia dei Phoenix Suns, una percentuale stagionale record (58% da due) e persino una vittoria nella gara delle schiacciate. Roba di dieci anni fa, è vero, ma ancora due stagioni or sono, a Dallas, Ceballos segnava 17 punti di media e prendeva 7 rimbalzi. Poi ha avuto un calo, forse soprattutto motivazionale, ed è sceso nelle leghe minori (ABA), ma il suo contropiede è ancora da urlo. Un altro veterano, sempre del ’69, è Willie Simms, ma la sua carriera è quasi tutta “made in CBA", tranne un paio di puntate in Sudamerica. Tanto per lui tutti i campi “pari sono", basta giocare a basket: 17p, 6r e il 52% da due nella CBA; 15p, 7r e addirittura il 59% al tiro nel campionato argentino. Non è altissimo (1,97) ma è tosto, aggressivo in difesa e non ha paura di gettarsi nelle mischie.
Uno che in Italia c’è già arrivato, chiamato tre mesi fa da Udine, è il 30enne Silas Mills: ha girato il mondo (Estonia, Filippine, Turchia) ma due anni fa è stato MVP dei play off della CBA, dove viaggiava al ritmo di 22 punti ed 8 rimbalzi, col 40% da tre. Nella breve esperienza italiana non si è però confermato appieno (19p e 3r), tirando sì bene da due (55%) ma piuttosto male da tre (28%). I fattori personali e ambientali, però, possono contare a volte ben più dei numeri. Un altro interessante trentenne della CBA, con un’esperienza al Pau Orthez nel ’96 ed un recente ingaggio nelle Filippine, è Leonard White, un 2.01 del ’71. Velocità ed elevazione sono le sue doti principali: 18 punti e 10 rimbalzi il suo score medio. Ma se preferite atleti più giovani, non c’è problema. Un buon 25enne, ad esempio, può essere Jamel Thomas, gran tiratore da tre: ha tenuto il 45% di media nella CBA (23p e 6r), ma si è ben comportato anche nella ABA (a Memphis): 23p e 7r. Non riusciti invece i suoi numerosi tentativi di affermarsi nella NBA (Celtics, Warriors, Nets...). Un altro tiratore, sempre 25enne, è Desmond Ferguson, anche lui andato tre mesi fa a farsi le ossa nel duro campionato filippino, dopo due buone stagioni una al Den Bosh in Olanda (22p, 5r, 48% da due e 39% da tre) ed una nella CBA (23p, 4r, 38% da due, 43% da tre). Del ’77 è anche Jermaine Walker: difficili i suoi esordi (ripetutamente “tagliato" nella CBA ed anche quattro anni fa a Caserta) ma nelle ultime due stagioni è finalmente esploso il suo talento offensivo (28p, 7r e 54% al tiro nella USBL; 22p, 6r, 48% nella CBA). Un “due metri" del ’75 è James Head: 18 punti e 8r in CBA, col 49% da due e il 37 da tre. Infine un bel prospetto targato ABA: il 23enne David Shelton, che a Tulsa metteva insieme 13p e 5r, quasi raddoppiati nelle gare di Coppa Korac disputate con la maglia del Racing (Lussemburgo): 25 punti e 8 rimbalzi. In America aveva il 52% da due; in Europa ha superato il 50 anche da tre.
Ci sarà tra questi la prossima “rivelazione" del campionato italiano?
Giancarlo Iacchini