PURE ieri Messina era ancora l´allenatore della Virtus. Un po´ meno del giorno prima, però. Anzi, sempre di meno, ad onta della scia di sorrisi e comunicati, balle e proclami, seminata in questo romanzo infinito. I progressivi passi del distacco s´allungano e siamo ormai (era ora) alla rottura, se ieri sera Messina ha incontrato Madrigali e si presume gli abbia detto che per lui la storia con la Virtus è finita, e tanto varrà allora spezzare un´unione che a nessuno dei due interessa più. Se in queste ore concorderanno l´inevitabile addio, sciogliendo il contratto di due anni che lega il tecnico al club, Madrigali sarà poi libero di pigliarsi l´allenatore che vuole lui (da Consolini in giù) e Messina sarà libero di accasarsi dove gli pare, sulle panchine all´oggi libere o liberabili: Treviso, in larga e scontatissima pole position, Roma, Pesaro, Fortitudo. La commedia volge ormai all´ultimo atto. Sipario, poi conteremo applausi e fischi.
Nuda cronaca, al solito. Messina era fuori Bologna ieri mattina: chi dice a Treviso, ospite Benetton, chi dice a Milano, ospite di chissà chi. Treviso, buona la prima. Rientrava nel pomeriggio e, verso sera, andava da Madrigali. La sosta in CTO era brevissima, però notata dai cronisti. Dimissioni offerte, suppergiù. Di fronte, ascolto, prese di tempo, telefonini staccati e zero comunicazioni. Magari rimaneva pure il tempo per scrivere due righe su Brunamonti… Da Treviso, intanto, usciva poco, anche se il comunicato che nel pomeriggio rinnovava per due anni il contratto di Nicola spediva un segnale: Nicola a Messina va strabene.
Concludendo che il prossimo indiziato a salutare è Rigaudeau, anche a casa Fortitudo, ieri, s´è mosso qualcosa. Molto piccolo o molto grande, chissà. E´ stato prorogato il termine per tenersi o ripudiare Boniciolli: non scadrà più domani, ma il prossimo sabato. Tecnicamente, il suo contratto è di un anno con opzione per i due successivi a favore della società. La disdetta andava esercitata entro 7 giorni dall´ultima partita, ossia domani. In realtà, s´è appreso ieri da una qualificata fonte societaria che tecnico e club hanno concordato una proroga d´una settimana. Ricorrendo agli impegni di lavoro di Seragnoli, s´è preso tempo per pensarci meglio, lasciare sbloccare qualche altra situazione, avviare quella nomina del direttore tecnico ora destinata a Savic, se non tornerà a Barcellona, o se non farà il coach dell´Aquila: oggi Zoran dovrebbe parlarne col capo. Seragnoli vedrà Lefebre e Boniciolli da martedì in poi, tenendo fino ad allora sospese le due posizioni. Chiunque, in queste circostanze, si guarderebbe intorno, ma non appare così peregrina neppure un´ipotesi di riconferma.
Quelli che vanno maturando sono invece forti sommovimenti in squadra, dove gli unici ritenuti incedibili sono due, Galanda e Basile. A quest´ultimo scade il contratto fra un anno, e probabilmente verrà rinegoziato subito, anche perché è uno dei gioielli segnati sulla lista di Lombardi. Nel quadro di una riduzione di budget, Fucka potrebbe stavolta non venire inseguito in preghiera se chiederà di andar via, rifiutando un compenso decurtato. In società spiegano che ha un´escape pressochè illimitata: Nba ed Europa, può andare dove vuole, esclusa solo la Virtus, anche traghettando attraverso società complici. La Nba sarebbe pronta, di Barcellona si scrive molto qui, e molto meno là. Pure Meneghin, dopo un biennio deludente, avrà portoni spalancati in uscita: e quando da dentro si dice che farebbe bene sia a lui che alla squadra un cambio d´aria, si capisce che chi viene a prenderlo trova il tappeto rosso. Siena ci sta già camminando.
Walter Fuochi
Nuda cronaca, al solito. Messina era fuori Bologna ieri mattina: chi dice a Treviso, ospite Benetton, chi dice a Milano, ospite di chissà chi. Treviso, buona la prima. Rientrava nel pomeriggio e, verso sera, andava da Madrigali. La sosta in CTO era brevissima, però notata dai cronisti. Dimissioni offerte, suppergiù. Di fronte, ascolto, prese di tempo, telefonini staccati e zero comunicazioni. Magari rimaneva pure il tempo per scrivere due righe su Brunamonti… Da Treviso, intanto, usciva poco, anche se il comunicato che nel pomeriggio rinnovava per due anni il contratto di Nicola spediva un segnale: Nicola a Messina va strabene.
Concludendo che il prossimo indiziato a salutare è Rigaudeau, anche a casa Fortitudo, ieri, s´è mosso qualcosa. Molto piccolo o molto grande, chissà. E´ stato prorogato il termine per tenersi o ripudiare Boniciolli: non scadrà più domani, ma il prossimo sabato. Tecnicamente, il suo contratto è di un anno con opzione per i due successivi a favore della società. La disdetta andava esercitata entro 7 giorni dall´ultima partita, ossia domani. In realtà, s´è appreso ieri da una qualificata fonte societaria che tecnico e club hanno concordato una proroga d´una settimana. Ricorrendo agli impegni di lavoro di Seragnoli, s´è preso tempo per pensarci meglio, lasciare sbloccare qualche altra situazione, avviare quella nomina del direttore tecnico ora destinata a Savic, se non tornerà a Barcellona, o se non farà il coach dell´Aquila: oggi Zoran dovrebbe parlarne col capo. Seragnoli vedrà Lefebre e Boniciolli da martedì in poi, tenendo fino ad allora sospese le due posizioni. Chiunque, in queste circostanze, si guarderebbe intorno, ma non appare così peregrina neppure un´ipotesi di riconferma.
Quelli che vanno maturando sono invece forti sommovimenti in squadra, dove gli unici ritenuti incedibili sono due, Galanda e Basile. A quest´ultimo scade il contratto fra un anno, e probabilmente verrà rinegoziato subito, anche perché è uno dei gioielli segnati sulla lista di Lombardi. Nel quadro di una riduzione di budget, Fucka potrebbe stavolta non venire inseguito in preghiera se chiederà di andar via, rifiutando un compenso decurtato. In società spiegano che ha un´escape pressochè illimitata: Nba ed Europa, può andare dove vuole, esclusa solo la Virtus, anche traghettando attraverso società complici. La Nba sarebbe pronta, di Barcellona si scrive molto qui, e molto meno là. Pure Meneghin, dopo un biennio deludente, avrà portoni spalancati in uscita: e quando da dentro si dice che farebbe bene sia a lui che alla squadra un cambio d´aria, si capisce che chi viene a prenderlo trova il tappeto rosso. Siena ci sta già camminando.
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica