FABRIANO — Monroe a Roseto, Meeks in Grecia, Thompson in chissà quale parte d'Europa. Non è fantabasket, ma una possibilità che sta divenendo sempre più concreta, perché gli «idoli» della platea fabrianese hanno davvero le valige pronte e i telefonini «intasati» dai contatti con manager e procuratori. A meno che la dirigenza biancoblù (al momento in tutt'altre faccende affaccendata) non trovi gli argomenti giusti per riuscire in extremis a trattenerli, oggi come oggi la permanenza dei beniamini più conclamati è seriamente a rischio.
Via, perché… Scatta, dunque, l'allarme della «fuga» da Fabriano, non foss'altro perché gli atleti che nell'ultimo torneo hanno vestito di biancazzurro sono tutti svincolati. E' il rischio di chi non può permettersi contratti pluriennali, perché — e gli «affanni» attuali ne sono la chiara dimostrazione — la società da sola non è in grado di garantire a priori un budget stagionale di almeno due milioni di euro. Inequivocabile, del resto, in proposito è sempre stata la posizione del vertice dirigenziale. «Finchè non raggiungiamo le doverose garanzie economiche — ha spiegato più volte Biondi — di contratti non è il caso di parlarne. Prima i soldi, poi tutto il resto». Più chiaro di così…
Ciao Rodney. Il primo indiziato a lasciare Fabriano è proprio il… sindaco cestistico della città. Dopo tre anni in biancobù con due titoli di capocannoniere (uno in A2 e l'ultimo in A1) e un secondo posto (due stagioni or sono dietro un certo Granger), Monroe è a un passo dall'addio. Si era lasciato con i ben noti problemi personali, ma la volontà — almeno così aveva evidenziato anche davanti ai taccuini — di parlare con la società su eventuali prospettive future. Da queste parti non sono nelle condizioni (almeno adesso) di accontentarlo, per cui ecco che Roseto gli sta facendo una corte spietata. La trattativa con gli abruzzesi — attivissimi da quando hanno cambiato proprietà — è a buon punto e l'ipotesi di ritrovarsi Rodney da «nemico» non pare più così remota. Quanto a Meeks dalla Grecia arrivano diverse sirene tentatrici, mentre Thompson (che si sente ancora legato da una debito di riconoscenza per chi l'ha «ripescato» dopo una lunga inattività) resta in «stand by». Come dire che per il debuttante Ciaboco (quasi certamente nuovo tecnico) e per il giemme (probabilissima la conferma di Perulli affiancato da Ninno), si profila un duro lavoro di reclutamento di nuovi talenti.
Alessandro Di Marco
Via, perché… Scatta, dunque, l'allarme della «fuga» da Fabriano, non foss'altro perché gli atleti che nell'ultimo torneo hanno vestito di biancazzurro sono tutti svincolati. E' il rischio di chi non può permettersi contratti pluriennali, perché — e gli «affanni» attuali ne sono la chiara dimostrazione — la società da sola non è in grado di garantire a priori un budget stagionale di almeno due milioni di euro. Inequivocabile, del resto, in proposito è sempre stata la posizione del vertice dirigenziale. «Finchè non raggiungiamo le doverose garanzie economiche — ha spiegato più volte Biondi — di contratti non è il caso di parlarne. Prima i soldi, poi tutto il resto». Più chiaro di così…
Ciao Rodney. Il primo indiziato a lasciare Fabriano è proprio il… sindaco cestistico della città. Dopo tre anni in biancobù con due titoli di capocannoniere (uno in A2 e l'ultimo in A1) e un secondo posto (due stagioni or sono dietro un certo Granger), Monroe è a un passo dall'addio. Si era lasciato con i ben noti problemi personali, ma la volontà — almeno così aveva evidenziato anche davanti ai taccuini — di parlare con la società su eventuali prospettive future. Da queste parti non sono nelle condizioni (almeno adesso) di accontentarlo, per cui ecco che Roseto gli sta facendo una corte spietata. La trattativa con gli abruzzesi — attivissimi da quando hanno cambiato proprietà — è a buon punto e l'ipotesi di ritrovarsi Rodney da «nemico» non pare più così remota. Quanto a Meeks dalla Grecia arrivano diverse sirene tentatrici, mentre Thompson (che si sente ancora legato da una debito di riconoscenza per chi l'ha «ripescato» dopo una lunga inattività) resta in «stand by». Come dire che per il debuttante Ciaboco (quasi certamente nuovo tecnico) e per il giemme (probabilissima la conferma di Perulli affiancato da Ninno), si profila un duro lavoro di reclutamento di nuovi talenti.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino