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Milano, decisione rimandata

Tacchini valuterà anche la soluzione Corbelli

MILANO — Nelle ultime settimane, per scrivere delle vicende Olimpia, ci vorebbe lo sceneggiatore di «Sentieri»: 800 puntate e non succede mai niente. Quando sembra di essere sul più bello, che in questo caso vorrebbe dire uscita di Tacchini e nuova proprietà, cambia la scena e non si conclude nulla. Annunciato con tanto di incontro con i media e comunicato stampa, anche il termine del 20 giugno, fissato dal Cavaliere del Tennis come limite inderogabile per la definizione della cessione, è passato senza novità.
Trovata un'alternativa percorribile, quella finanziata da Giorgio Corbelli, alla proposta Togni-Rubini, Tacchini ha deciso di allungare di altri sette giorni la telenovela. Per forza. Da un lato esiste una proposta d'acquisto, quella di Togni, che fa riferimento alla cessione a costo zero, o se volete alla simbolica cifra di un euro, annunciata dalla proprietà Olimpia. Dall'altra esiste la volontà da parte del duo Cappellari-Menegazzi di restare in sella alla società e di farlo con i soldi del «Venditore di Arte» Corbelli, partendo senza i debiti che deriverebbero dal pagamento delle more per le rescissioni dei contratti di Rusconi e Portaluppi, più o meno 700.000 euro in due. E visto che se Corbelli comprasse si accollerebbe di certo anche quegli oneri, ecco fatta la cessione a costo zero (!) e il prossimo capitolo con un nuovo proprietario, il terzo in tre anni, e le stesse facce, le solite da cinque anni.
Corbelli ieri era in Lussemburgo a occuparsi della cessione del Napoli. Paradossalmente il futuro della Milano cestistica passa da Fuorigrotta. Ora che il patron di Telemarket ha concluso la vendita del Napoli Calcio, portandosi a casa (si dice) 65 milioni di euro, il suo ingresso in via Caltanissetta sarebbe cosa fatta. Nonostante i suoi legali consiglino per qualche periodo una tattica più guardinga e al risparmio, Corbelli è pronto a partire, lancia in resta, nell'avventura Olimpia. E per farlo avrebbe già arruolato due prodi scudieri: il fido coach Attilio Caja e lo stagionato gm Gino Natali, che però dovrebbe battere la concorrenza dell'indomito Cappellari.
Intanto il duo Togni-Rubini prosegue per la sua strada. Con l'appoggio del Comune ha già in cassa sponsorizzazioni per un milione e mezzo di euro con cui si potrebbe da subito partire nella costruzione della squadra. Un'impresa senza vincoli visto che oggi l'Olimpia è praticamente senza giocatori. Detto dei contratti rescissi di Rusconi e Portaluppi e degli americani che dopo le pene patite nella passata stagione sono tutti decisi a trovare altri parquet da calcare, ci sarebbero Michelori e Mordente, il duo delle promesse, stanchi di sentirsi dire che dopo l'anno zero si riparte un'altra volta da capo. La loro pazienza è finita e se ne andranno. Proprio come hanno fatto tanti tifosi, stufi di attendere la prossima puntata di «Sentieri».
Maurizio Trezzi
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