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Martinelli ricomincia da Rieti

L'ex Patron del Roseto riparte dalla B1 con un obiettivo chiaro: tornare in A1

Il nuovo Presidente della Virtus Rieti si chiama Michele Martinelli, classe 1950, imprenditore puro con vari interessi. Un mese fa ha ceduto il Roseto Basket, che aveva preso in B1 e portato in A1 in 3 stagioni, mentre in questo periodo sta lavorando al lancio di una agenzia per la gestione delle procure di atleti di basket, in collaborazione con due grandi agenzie statunitensi. Lo abbiamo sentito poche ore dopo un piccolo intervento chirurgico, per fare il punto sulla sua ultima impresa nel mondo del basket.
Presidente, da oggi lei diventa l'unico proprietario della Virtus Rieti. Dopo Roseto, un'altra nobile decaduta da riportare in alto?
Più che due nobili decadute, Roseto e Rieti le vedo entrambe come due squadre in cerca di opportunità.
In che serie giocherà Rieti la prossima stagione?
Credo proprio che faremo la B1.
Ma lei non era quello che non si occupava più di B1?
Si, se questo rappresentava una retrocessione. Invece, a Rieti la B1 profuma di A.
Rieti è una piazza intensa come lo è Roseto. Si è scelto con cura un'altra fidanzata piena di passione?
Come spesso mi accade, è stata la fidanzata a scegliermi.
Come farà a riaccendere l'entusiasmo di Rieti?
Coinvolgendo tutta la città: amministratori, cittadini, realtà imprenditoriali. Ho parlato con l'Assessore allo Sport, Leoncini, e devo dire di essermi trovato subito in grande sintonia. Penso che insieme faremo un bel lavoro. Tenga presente che l'ho conosciuto 4 anni fa quando, insieme ad Angeletti, andammo a Sant'Antimo a rilevare il titolo di B1 per far ripartire Rieti.
Lei crede che la piazza sarà subito ricettiva?
Rieti ha avuto due grandi stagioni, nelle quali la sfortuna ha giocato un ruolo importante. Ora le cose sono un po' ferme, ma sono convinto che il fuoco cova sotto la cenere. A noi il compito di soffiarci sopra per riaccenderlo.
Chi sarà il nuovo allenatore di Rieti?
E' troppo presto per dirlo. Mi prendo questo fine settimana di convalescenza e da lunedì iniziamo a lavorare.
Lei ha offerto un quadriennale a Mario Boni, vero?
Si, avevo fatto a Mario una proposta ambiziosa e cioè quella di cominciare a vincere. Lui è invece più interessato a chiudere la carriera.
Chi saranno i suoi collaboratori di fiducia a Rieti?
Non ho bisogno di uno staff corposo. Mi bastano pochissime persone con entusiasmo e determinazione.
Quando era in B1, a Roseto promise la A1. A Rieti?
Prometto che ci impegneremo al massimo per ottenere i risultati che ci competono. Sa, io ho lasciato molti amici a Roseto. Per questo, parafrasando Giovanni Giunco, mi sento di dire: "Rosetani, non fate fesserie. Rimanete dove siete e fra due anni ci rivediamo".
Luca Maggitti
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