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Bucchi e la Di Nola verso la separazione

Maione: "Se Bucchi verrà da me dicendomi di voler andare via io non gli impedirò di farlo"

E' la cronaca di un divorzio annunciato, quella andata in scena ieri pomeriggio nel salone dell'hotel Excelsior di Napoli. La fine di un matrimonio breve ma intenso che solo poche settimane fa, dopo undici lunghissimi anni, ha prodotto il ritorno del basket cittadino in serie A. Da ieri, in pratica, Piero Bucchi non è più l'allenatore della Di Nola. Perché in realtà, anche se il presidente Maione ha dichiarato d'aver concesso al coach 48 ore di tempo per prendere e comunicargli una decisione definitiva, la sorte del tecnico bolognese è già segnata. Il suo futuro professionale è altrove, quasi sicuramente a Roma, la società che insieme ad altre ha esercitato nei suoi confronti una corte serrata, certo imbarazzante per l'importanza della piazza e le cifre che ad un certo punto sono cominciate a circolare. Ma il passaggio di Bucchi sulla panchina capitolina (o forse Pesaro), non potrà prescindere da un accordo da raggiungere proprio con la Di Nola, il club con cui, non esercitando entro lo scorso 10 giugno la clausola rescissoria, il coach è legato fino al giugno 2003.
"Se Bucchi verrà da me dicendomi di voler andare via - ha detto tra l'altro Maione - io non gli impedirò di farlo. Ma chiunque sia interessato ad ingaggiarlo, prima di tutto dovrà alzare il telefono e parlare con noi". "Chi vuol fare parte del mio progetto -ha proseguito-, prima di tutto deve dimostrare entusiasmo e determinazione. E, sotto questo profilo, negli ultimi otto giorni Bucchi mi ha deluso. Cosa è successo per arrivare a tanto? Niente, a parte un equivoco sorto sulla durata del contratto. Ma il sottoscritto, confortato anche dal contesto sportivo nel quale ci muoviamo, non crede agli accordi lunghi e blindati. Al tecnico, oltre all'altra stagione che già aveva sottoscritto con noi lo scorso novembre, avevo proposto un prolungamento di altri due anni con le stesse reciproche vie d'uscita presenti nel primo contratto. Da quel momento, però, da parte sua ho cominciato a percepire perplessità".
A breve, forse oggi o al massimo domani, la separazione Di Nola-Bucchi verrà ufficializzata. E questo, almeno per qualche giorno, renderà vacante la panchina napoletana. Un vuoto da colmare in breve, magari sondando anche l'eventuale disponibilità di quel Franco Marcelletti proprio da Napoli recentemente battuto in finale playoff di Legadue con la sua Reggio Emilia. Marcelletti, che attualmente sta trascorrendo una periodo di riposo a Caserta, piace anche ad Avellino. Tanti gli indizi che potrebbero far pensare ad un futuro contatto con la Di Nola: i programmi e le ambizioni del club, ma non solo. A Napoli Marcelletti ricomporrebbe con Andrea Fadini un binomio che in passato ha reso vincente Verona ritrovando, tra l'altro, in panchina come assistente il concittadino Bartocci.
Carlo Carione
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