Giornata di riposo, in galleria Giordano, almeno per quanto riguarda i «lavori» di riassetto societario, che, da oltre un mese, stanno interessando i vertici dirigenziali della Scandone. L'ingresso di Pio Gagliardi in società, ufficializzato mercoledì sera nel corso dell'ultimo Consiglio di amministrazione, ha finalmente dato uno scossone a tutto l'ambiente, sicuramente provato dalle recenti dimissioni dei fratelli De Vizia e di Menotti Sanfilippo. Gagliardi ha già annunciato di volersi dare da fare per offrire un valido contributo, umano ed economico, alla sua nuova squadra. L'imprenditore solofrano, però, non sembra sapersi spiegare come mai il suo intervento abbia suscitato così tanto interesse nella pubblica opinione. «Ho deciso di entrare nella Scandone - taglia corto lo stesso Gagliardi - perché Solofra fa parte della Provincia di Avellino». Ma Gagliardi non ama fare della demagogia. Ce ne accorgiamo molto presto, quando lo stesso imprenditore conciario ci spiega il motivo principale del suo intervento: «Ci tenevo proprio che un aiuto consistente arrivasse alla Scandone proprio da Solofra. Ho già allacciato dei contatti con altri conciatori che, prossimamente, credo entreranno in società. Lunedì potrebbe già essere concluso qualche discorso, ma certamente sentirò i miei amici anche nel corso di questo fine settimana. Insieme ci impegneremo al massimo per il bene della Scandone. Così questa squadra potrà continuare a fare bene in serie A e, nello stesso tempo, l'immagine di Solofra e del nostro polo conciario ne trarrà enormi benefici». Gagliardi ha le idee molto chiare, anche per quanto riguarda quello che sarà il suo ruolo all'interno della società di galleria Giordano. «Ho in mente - spiega l'imprenditore solofrano - tutta una serie di attività da diffondere lungo il territorio provinciale. Attività promozionali, intendo, che possano aumentare il numero degli abbonati e dei tifosi dell'Air Avellino. Si può dire che in questa società mi abbiano voluto proprio per questo motivo. Farò del mio meglio per organizzare tutto questo nel migliore dei modi». Quella di promuovere il basket anche fuori dal territorio cittadino è un'idea vincente e Gagliardi lo sa benissimo. L'Avellino Calcio degli anni '80 deve parte della sua fortuna proprio al massiccio e caloroso apporto dei tifosi della provincia. Un simile impegno, naturalmente, potrebbe convincere i dirigenti della Scandone ad offrire a Gagliardi un'importante carica societaria. Per il momento, però, l'imprenditore solofrano non vuol sentir parlare di certi discorsi, dimostrandosi sempre meno interessato ad avere della pubblicità personale. «Che mi sia offerta la poltrona di presidente o qualsiasi altra carica - commenta - per me non ha tanto significato. Lo stesso credo valga per i miei amici. Non è per questo che sono entrato in società. Io voglio solo dare una mano alla Scandone».