Tutto sbagliato, tutto da rifare, almeno secondo la Virtus che ieri alle 16,45 ha ribadito «di aver manifestato pubblicamente, chiaramente e ripetutamente, anche per bocca del suo presidente, la propria posizione nei confronti del signor Ettore Messina, il quale era e rimane tuttora l'allenatore di questa società, che a sua volta mai come negli ultimi giorni è stata in costante e frequente contatto con il signor Ettore Messina per preparare i piani futuri».
Nessuna dimissione, nessuna rinuncia all'incarico, valido per altri due anni, nessun passaggio del coach alla Benetton. Almeno per ora, almeno secondo la società bianconera
Messina si affida, pure lui, a un comunicato «ufficiale».
«Ieri (giovedì per chi legge, n.d.r.) — dice l'ormai ex allenatore virtussino — ho espresso al presidente Madrigali la mia volontà riguardo il mio futuro alla Virtus Pallacanestro e successivamente l'ho fatto anche in un colloquio telefonico con il signor Lombardi.»
« Dopo aver informato queste due persone — prosegue Messina — ho rilevato sulla stampa nazionale e locale di oggi (ieri per chi legge, n. d. r.) alcune indiscrezioni alle quali nulla ho da aggiungere pubblicamente a quanto già espresso in privato». Proviamo a tradurre. Le dimissioni ci sono, la volontà assoluta d'andarsene c'è, anche se entrambe solo espresse verbalmente. Arriveranno anche per iscritto non appena l'agente di Messina, assente dall'italia avrà messo nero su bianco la volontà di Ettore. Fine della telenovela, speriamo. Perchè nè la Virtus rispettata in tutta Europa e anche oltre il vecchio continente, nè l'allenatore che l'ha fatta grandissima in quest'ultimo decennio lo meritano. Come non lo meritano i tanti tifosi che per anni hanno contribuito alla causa con costosissimi abbonamenti e che ora stanno prendendo un periodo di riflessione in attesa di vedere quali ulteriori sviluppi prenderà la situazione societaria.
Che vedrà Giordano Consolini in panchina ma forse soltanto come vice e al timone comunque un vuoto, perchè un Messina non lo si può sostituire come un allenatore qualsiasi, nemmeno se arrivasse un altro vincente come Ivkovic. Ma a questo punto meglio non fare previsioni.
Gianni Cristofori
Nessuna dimissione, nessuna rinuncia all'incarico, valido per altri due anni, nessun passaggio del coach alla Benetton. Almeno per ora, almeno secondo la società bianconera
Messina si affida, pure lui, a un comunicato «ufficiale».
«Ieri (giovedì per chi legge, n.d.r.) — dice l'ormai ex allenatore virtussino — ho espresso al presidente Madrigali la mia volontà riguardo il mio futuro alla Virtus Pallacanestro e successivamente l'ho fatto anche in un colloquio telefonico con il signor Lombardi.»
« Dopo aver informato queste due persone — prosegue Messina — ho rilevato sulla stampa nazionale e locale di oggi (ieri per chi legge, n. d. r.) alcune indiscrezioni alle quali nulla ho da aggiungere pubblicamente a quanto già espresso in privato». Proviamo a tradurre. Le dimissioni ci sono, la volontà assoluta d'andarsene c'è, anche se entrambe solo espresse verbalmente. Arriveranno anche per iscritto non appena l'agente di Messina, assente dall'italia avrà messo nero su bianco la volontà di Ettore. Fine della telenovela, speriamo. Perchè nè la Virtus rispettata in tutta Europa e anche oltre il vecchio continente, nè l'allenatore che l'ha fatta grandissima in quest'ultimo decennio lo meritano. Come non lo meritano i tanti tifosi che per anni hanno contribuito alla causa con costosissimi abbonamenti e che ora stanno prendendo un periodo di riflessione in attesa di vedere quali ulteriori sviluppi prenderà la situazione societaria.
Che vedrà Giordano Consolini in panchina ma forse soltanto come vice e al timone comunque un vuoto, perchè un Messina non lo si può sostituire come un allenatore qualsiasi, nemmeno se arrivasse un altro vincente come Ivkovic. Ma a questo punto meglio non fare previsioni.
Gianni Cristofori
Fonte: Il Resto del Carlino