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Minucci riparte da una certezza

"L'asse play-pivot ci ha dato grandi soddisfazioni; la parte difficile del nostro mercato saranno proprio le riconferme"

SIENA — Tutto secondo le previsioni. Dalla riunione del consiglio federale della Fip è emerso quello che tutti si aspettavano. Anzi, forse qualcosa in più. Il tetto per gli extracomunitari è stato infatti fissato a 5 con la possibilità di cambiarne uno (per motivi fisici ma anche tecnici) durante la stagione. Nessun problema, invece, per gli allenatori che non sono coinvolti nella limitazione.
Sospirio di sollievo, quindi, per la Montepaschi che avrebbe potuto subire in maniera traumatica un'eventuale decisione estrema (del tipo, 4 permessi di soggiorno, allenatori inclusi). Certo è che un po' d'amaro in bocca rimane comunque.
«Soprattutto per la tempestività - conferma il gm biancoverde Ferdinando Minucci - E' una legge dello Stato e quindi è giusto seguirla, ma è anche vero che la stagione sportiva inizia il primo luglio ed un po' più di tempo per assorbire il cambiamento avrebbe fatto davvero comodo. Anche perchè lo scorso anno avevamo sette extracomunitari e tre italiani ed il nostro obiettivo era quello di riconfermare gran parte della squadra, inserendo nel roster due o tre giocatori di grande spessore. Adesso dovremo rivedere i nostri piani».
La strategia di mercato appare piuttosto complicata e la Mens Sana vuole partire da una certezza.
«Senza dubbio - assicura il gm - l'asse play-pivot (Stefanov-Chiacig) che ci ha dato grandi soddisfazioni. Per il resto dovremo valutare tutte le posizioni anche perchè se dovessimo confermare il quintetto dello scorso anno (Stefanov, Gorenc, Zukauskas, Topic, Chiacig) ci rimarrebbe soltanto una casella libera per il quinto extracomunitario. Paradossalmente, quindi, la parte difficile del nostro mercato saranno proprio le riconferme».
Contemporaneamente alla decisione sugli extracomunitari è giunta anche l'ufficialità della partecipazione all'Eurolega. In qualche modo la Montepaschi ci sarà.
«Vediamola così - corregge Minucci -: abbiamo concluso l'ultimo campionato nella posizione che ci ha permesso di iscriverci alla massima competizione europea. Certo, era meglio arrivare quarti, ma ciò che più conta è l'aver raggiunto l'obiettivo. Per la nostra crescita è fondamentale confrontarsi con le più grandi realtà europee. E poi con l'Eurolega in mano il nostro mercato si apre ad orizzonti senza dubbio più ampi. Se fino a ora qualche giocatore ha storto il naso alle offerte di Siena, benchè questa sia ormai una piazza di livello europeo, adesso, con l'Eurolega il nostro piatto della bilancia è senza dubbio più pesante».
A proposito di giocatori. nella competizione continentale il tetto degli extracomunitari (non europei) è sempre limitato a due mentre per i Bosman A ed i Bosman B (europa dell'Est) non ci saranno limitazioni. Ma certo Siena non potrà fare due squadre tipo Maccabi o Barcellona.
Federico Cappelli
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