CANTU' (Como) — Bootsy Thornton, Shaun Stonerook, Jerry Mc Cullough sono i tre assi a stelle e strisce che la Pallacanestro Cantù vuole riavere a tutti i costi in Brianza per la prossima stagione. I primi passi del mercato dell' Oregon Scientific sono già tracciati: l'obiettivo prioritario è la riconferma della guardia, dell'ala-pivot e del playmaker artefici di un campionato sprepitoso.
In cima alla lista delle preferenze l'allenatore Stefano Sacripanti ha scritto i nomi dei tre giocatori americani e per il coach dei miracoli Thornton, Stonerook e Mc Cullough dovranno essere i pilastri della futura squadra. Il presidente Francesco Corrado ha detto che farà un sacrificio pur di rivederli con la maglia biancoblu. La strada verso la riconferma però è tutta in salita. A parte la riduzione del numero dei giocatori extracomunitari destinato a scendere da sette a cinque come deciso ieri dal consiglio federale della Fip, che costringe Cantù a rivedere l'architettura della squadra, i tre americani sono richiestissimi sul mercato dopo una stagione da favola. Società di mezza Europa e Italia gli danno la caccia. Le quotazioni di Thornton, Stonerook, Mc Cullough galoppano. E Corrado deve guardarsi dalla concorrenza pronta a sborsare valige di dollari per assicurarseli. Al momento, il più vicino al ritorno sarebbe Thornton.
La «pantera di Baltimora», dopo due stagioni in biancoblu, accetterebbe di rimettere piede a Cantù, dove ha dichiarato di sentirsi a casa. E' chiaro che il suo contratto sarà considerevolmente ritoccato verso l'alto. Ma la guardia americana potrebbe essere il primo mattone della nuova Oregon. Per Sacripanti è l'elemento fondamentale da cui ripartire. Più difficile l'affare-Stonerook. Il guerrigliero dalla chioma da leone è corteggiato dalla Scavolini. Pesaro ha già avanzato un offerta al giocatore economicamente molto appetitosa. Un contratto ricco, una tentazione forte per Stonerook. Cantù, a quanto è dato sapere però, non sarebbe disposta a giocare una partita al rialzo pur di strapparlo ai marchiagiani. Si allontana Mc Cullough. Il folletto di New York culla il sogno di una squadra che gli permetta di disputare l'Eurolega. E Cantù ha già detto «no» alla partecipazione della competizione continentale. Per il playmaker americano le offerte piovono e il suo ingaggio lievita. Ma Sacripanti lo considera insostituibile per la futura Oregon Scientific.
Paolo Marelli
In cima alla lista delle preferenze l'allenatore Stefano Sacripanti ha scritto i nomi dei tre giocatori americani e per il coach dei miracoli Thornton, Stonerook e Mc Cullough dovranno essere i pilastri della futura squadra. Il presidente Francesco Corrado ha detto che farà un sacrificio pur di rivederli con la maglia biancoblu. La strada verso la riconferma però è tutta in salita. A parte la riduzione del numero dei giocatori extracomunitari destinato a scendere da sette a cinque come deciso ieri dal consiglio federale della Fip, che costringe Cantù a rivedere l'architettura della squadra, i tre americani sono richiestissimi sul mercato dopo una stagione da favola. Società di mezza Europa e Italia gli danno la caccia. Le quotazioni di Thornton, Stonerook, Mc Cullough galoppano. E Corrado deve guardarsi dalla concorrenza pronta a sborsare valige di dollari per assicurarseli. Al momento, il più vicino al ritorno sarebbe Thornton.
La «pantera di Baltimora», dopo due stagioni in biancoblu, accetterebbe di rimettere piede a Cantù, dove ha dichiarato di sentirsi a casa. E' chiaro che il suo contratto sarà considerevolmente ritoccato verso l'alto. Ma la guardia americana potrebbe essere il primo mattone della nuova Oregon. Per Sacripanti è l'elemento fondamentale da cui ripartire. Più difficile l'affare-Stonerook. Il guerrigliero dalla chioma da leone è corteggiato dalla Scavolini. Pesaro ha già avanzato un offerta al giocatore economicamente molto appetitosa. Un contratto ricco, una tentazione forte per Stonerook. Cantù, a quanto è dato sapere però, non sarebbe disposta a giocare una partita al rialzo pur di strapparlo ai marchiagiani. Si allontana Mc Cullough. Il folletto di New York culla il sogno di una squadra che gli permetta di disputare l'Eurolega. E Cantù ha già detto «no» alla partecipazione della competizione continentale. Per il playmaker americano le offerte piovono e il suo ingaggio lievita. Ma Sacripanti lo considera insostituibile per la futura Oregon Scientific.
Paolo Marelli