LIVORNO. Speriamo di non rivedere gli errori di Tola e Letizia che in Mabo -Adecco del dicembre scorso non assegnarono un canestro validissimo da tre punti a Giachetti (la palla venne spazzata via da Rusconi quando già era dentro l'anello) che costò la vittoria a Livorno. Speriamo di non rivedere l'arbitraggio di Giansanti e Begnis che a Trieste misero un bello zampino sulla sconfitta della Mabo, non tutelando nè Elliott nè Conley, massacrati dai falli e mandati in lunetta col contagocce. In serie A1 arrivano i tre arbitri e la notizia è di quelle che portano il nome di "rivoluzione". Sei occhi anzichè quattro significheranno meno errori. Tre arbitri anzichè due significheranno minor dispendio di energia per i fischietti, miglior capacità di giudizio, maggior tutela nei confronti di chi gioca un basket pulito, in ogni parte del campo. Mentre il calcio piange sulla nazionale e sugli errori arbitrali (e continua a rimandare la sperimentazione del doppio arbitro), il basket si rinnova, alla ricerca del nuovo look che possa permettergli il rilancio. E insieme ai tre fischietti, limita a cinque il numero di extracomunitari da schierare in campo (sei quelli tesserabili durante l'intera stagione).
I tre arbitri. Per adesso la novità riguarderà soltanto la serie A1, mentre la LegAdue, almeno per quest'anno, continuerà col doppio arbitraggio. Il passo però, che riguarda Livorno da vicino, è molto importante. Massimo Faraoni, giemme della Mabo, è convinto che sia il modo giusto per migliorare il gioco. «Le società che disputano l'Eurolega sono state le promotrici e noi abbiamo accettato la richiesta convinti che sia utile per tutti. Spero soltanto che la Lega riesca a trovare le risorse finanziarie per coprire le nuove spese senza gravare sulle società. Ma sono fiducioso: Prandi è un manager in gamba, troverà sicuramente la soluzione migliore».
I sei americani. Ma quella dei tre arbitri non è l'unica novità varata ieri dal Consiglio Federale. É stato infatti deciso in maniera definitiva il numero di giocatori extracomunitari che potranno essere tesserati durante la stagione sportiva. La Fip ha stabilito un numero massimo di 220 visti per Lega di serie A, Legadue e Lega femminile. Relativamente alla loro utilizzazione in campo è stato deliberato che potranno essere impiegati 5 extracomunitari per la serie A, 4 per la Legadue e 3 per la A1 femminile. Che cosa significa? Che da agosto a giugno ogni squadra potrà tesserare al massimo sei extracomunitari (e vi sono compresi anche i Bosman B, i giocatori cioè di Stati non appartenenti all'Ue), mandandone a referto un massimo di cinque. Sarà insomma importante non sbagliare americani. «É una riforma molto positiva - continua Faraoni - che ci trova in piena sintonia con il presidente della Lega Prandi, il quale in due mesi è riuscito a fare quello non era stato fatto in un anno. Così si tutela il basket italiano, si salvano i vivai e si rinforza la nazionale. É chiaro che per una società come Livorno che ha sempre seguito la politica dei giovani, che ha sempre investito sui giocatori italiani, cresciuti in casa, è un motivo di soddisfazione».
Giulio Corsi
I tre arbitri. Per adesso la novità riguarderà soltanto la serie A1, mentre la LegAdue, almeno per quest'anno, continuerà col doppio arbitraggio. Il passo però, che riguarda Livorno da vicino, è molto importante. Massimo Faraoni, giemme della Mabo, è convinto che sia il modo giusto per migliorare il gioco. «Le società che disputano l'Eurolega sono state le promotrici e noi abbiamo accettato la richiesta convinti che sia utile per tutti. Spero soltanto che la Lega riesca a trovare le risorse finanziarie per coprire le nuove spese senza gravare sulle società. Ma sono fiducioso: Prandi è un manager in gamba, troverà sicuramente la soluzione migliore».
I sei americani. Ma quella dei tre arbitri non è l'unica novità varata ieri dal Consiglio Federale. É stato infatti deciso in maniera definitiva il numero di giocatori extracomunitari che potranno essere tesserati durante la stagione sportiva. La Fip ha stabilito un numero massimo di 220 visti per Lega di serie A, Legadue e Lega femminile. Relativamente alla loro utilizzazione in campo è stato deliberato che potranno essere impiegati 5 extracomunitari per la serie A, 4 per la Legadue e 3 per la A1 femminile. Che cosa significa? Che da agosto a giugno ogni squadra potrà tesserare al massimo sei extracomunitari (e vi sono compresi anche i Bosman B, i giocatori cioè di Stati non appartenenti all'Ue), mandandone a referto un massimo di cinque. Sarà insomma importante non sbagliare americani. «É una riforma molto positiva - continua Faraoni - che ci trova in piena sintonia con il presidente della Lega Prandi, il quale in due mesi è riuscito a fare quello non era stato fatto in un anno. Così si tutela il basket italiano, si salvano i vivai e si rinforza la nazionale. É chiaro che per una società come Livorno che ha sempre seguito la politica dei giovani, che ha sempre investito sui giocatori italiani, cresciuti in casa, è un motivo di soddisfazione».
Giulio Corsi