CANTÙ (Como) — Cinque giocatori extracomunitari da schierare in campo e il bonus di un eventuale sesto visto d'ingresso da tenere nel cassetto per un cambio in corsa durante la prossima stagione in caso di infortunio o di sostituzione per ragioni tecniche. È quanto ha deciso la Fip in applicazione alla nuova legge sull'immigrazione Bossi-Fini per regolamentare il numero degli stranieri extra Ue nel campionato di basket di serie A. Con questa decisione ufficiale adesso comincia a fare i conti anche l'Oregon Scientific Cantù che, nell'ultima stagione, aveva sfruttato la liberalizzazione del mercato e aveva portato in Brianza ben sei giocatori a stelle e strisce. Una truppa Usa che ha fatto la fortuna della Pallacanestro Cantù, permettendole di riconquistare l'Eurolega e di sfiorare la finalissima scudetto. Un'esperienza che, in vista della prossima stagione, la società del presidente Francesco Corrado non potrà ripetere, dopo i vincoli stabiliti dal Consiglio federale.
«Il tetto dei cinque extracomunitari - osserva il direttore sportivo Bruno Arrigoni - ci obbliga, come del resto tutte le altre società di serie A, a rivedere le nostre strategie di mercato. Siamo tuttavia molto sereni e tranquilli. Queste sono le nuove regole e noi ci adegueremo». Il provvedimento varato riguarda anche i giocatori dell'Europa dell'Est: «E quindi inevitabilmente - continua Arrigoni - dovremo puntare su giocatori italiani e comunitari per allestire la squadra per la prossima stagione».
Il presidente Corrado si aspettava che l'introduzione del nuovo tetto al numero degli extracomunitari fosse rinviato di un anno. Anche perché la nuova legge sull'immigrazione non è stata ancora approvata definitivamente. «E invece la Federazione - fa notare - ha preferito giocare d'anticipo. Pazienza. Non ci resta che prenderne atto e muoverci di conseguenza». Il massimo dirigente della Pallacanestro Cantù fa sapere che la società biancoblù non rinuncerà a un quintetto americano e conta di completare il resto della formazione con giocatori italiani, meglio se giovani, e comunitari.
Per ora la rosa della futura Oregon Scientific può contare solamente su Marcelo Damiao, pivot italobrasiliano che è legato da un altro anno di contratto a Cantù. Scontata la riconferma dei veterani Antonello Riva e Dan Gay. Da definire la posizione di Luca Ansaloni.
Paolo Marelli
«Il tetto dei cinque extracomunitari - osserva il direttore sportivo Bruno Arrigoni - ci obbliga, come del resto tutte le altre società di serie A, a rivedere le nostre strategie di mercato. Siamo tuttavia molto sereni e tranquilli. Queste sono le nuove regole e noi ci adegueremo». Il provvedimento varato riguarda anche i giocatori dell'Europa dell'Est: «E quindi inevitabilmente - continua Arrigoni - dovremo puntare su giocatori italiani e comunitari per allestire la squadra per la prossima stagione».
Il presidente Corrado si aspettava che l'introduzione del nuovo tetto al numero degli extracomunitari fosse rinviato di un anno. Anche perché la nuova legge sull'immigrazione non è stata ancora approvata definitivamente. «E invece la Federazione - fa notare - ha preferito giocare d'anticipo. Pazienza. Non ci resta che prenderne atto e muoverci di conseguenza». Il massimo dirigente della Pallacanestro Cantù fa sapere che la società biancoblù non rinuncerà a un quintetto americano e conta di completare il resto della formazione con giocatori italiani, meglio se giovani, e comunitari.
Per ora la rosa della futura Oregon Scientific può contare solamente su Marcelo Damiao, pivot italobrasiliano che è legato da un altro anno di contratto a Cantù. Scontata la riconferma dei veterani Antonello Riva e Dan Gay. Da definire la posizione di Luca Ansaloni.
Paolo Marelli
