TRIESTE - La via triestina al basket è ancora la strada maestra. Il titolo di vicecampione d’Italia conquistato dalla squadra cadetti a Porto San Giorgio, a casa di coach Cesare Pancotto, è stato il formidabile colpo di coda di una stagione entusiasmante per la Pallacanestro Trieste. L’esaltante cavalcata degli «under 17», che anche nella fase finale hanno fatto fuori squadroni del calibro della Skipper, è riassunta qui a fianco. Nella finale scudetto i biancorossi hanno ceduto di schianto contro Siena. «Il loro budget per il settore giovanile è cinque volte il nostro», ha commentato un dirigente triestino. La Mens Sana ha pescato i propri giocatori in tutta Italia (uno viene da Bolzano, per fare un esempio), dei 14 cadetti della Pall. Trieste invece 12 sono triestini, uno è di Monfalcone e uno di Ruda. La diversa strategia geopolitica, dettata da motivi non solo economici, è lampante.
Sempre all’interno della regione, la Pallacanestro Trieste sta perfezionando il primo colpo sul mercato di quest’anno: in settimana chiuderà per Marco Cusin di Cordenons, 2 metri e 7 centimetri di altezza e solo 17 anni di età, essendo dell’85, un «prospetto» particolarmente interessante. Chi lo ha visto giocare dice ricordi in modo impressionante Gustavo Tolotti, per una dozzina d’anni pilastro di Reggio Calabria, stoppatore e al contempo tiratore da tre nonostante l’altezza. Sarà una pedina fondamentale per la formazione juniores dell’anno prossimo, ma potrebbe entrare anche nel giro della prima squadra. Il fatto che la prima trattativa per un rinforzo riguardi il settore giovanile dice anch’esso qualcosa sulla politica societaria in un panorama tra l’altro dove l’apertura agli stranieri non sarà più esageratamente indiscriminata.
Cusin avrà a fianco, sotto le plance, nella squadra juniores dell’anno prossimo, Enrico Verzì, classe ’84 e 2 metri e 5 di altezza, ancora acerbo, ma autore l’anno passato di progressi importanti. E’ l’unico esempio di una pesca effettuata a oltre mille chilometri di distanza, essendo di Catania. La performance dei cadetti ha messo in mostra anche le eccezioni doti di realizzatore di Luigi Lotti, triestino, 1.92 di altezza, guardia-ala dell’85, la classe di Daniel Tonetti di Ruda, l’efficace regia del play triestino Marco Giannotta. Sono giocatori che tenteranno l’esplosione l’anno prossimo tra gli juniores, categoria in cui in questa stagione la Pallacanestro Trieste ha visto la propria corsa troncarsi allo spareggio per l’ammissione alle finali nazionali. E per fortuna sua rischia invece di non poter partecipare al prossimo campionato juniores nonostante l’età glielo consentirebbe (è dell’84) il prospetto più interessante messo in mostra da Trieste nell’ultima stagione: Daniele Cavaliero. Ad attenderlo sembra esserci un buon minutaggio in serie A. Dei giovani non più giovani invece Gianni Vecchiet sarà a Gorizia in B1, mentre Daniel Puzzer sarà girato al Don Bosco.
L’exploit dei cadetti premia il lavoro del coach Pino Masala, del viceallenatore e preparatore atletico Aldo Barzelatto, del direttore sportivo Dario Bocchini, del responsabile organizzativo per il settore giovanile Riccardo Oeser, degli accompagnatori Fabio Venturini, Manlio Arduin e Franco Bradaschia. Ma un vuoto si è già aperto con il ritorno a Reggio Emilia, dettato da gravi motivi familiari, del responsabile tecnico del settore giovanile e allenatore degli juniores, Lorenzo Serventi. Per la conduzione tecnica della squadra juniores Mario Ghiacci ha ora in mente una soluzione triestina, ma di più non vuol dire. Intanto staconducendo una serrata trattativa con la Ginnastica Triestina per portare anche la gloriosa società biancoceleste nell’orbita delle squadre satelliti che comprende già Don Bosco, Servolana, Monfalcone e Centro Arcobaleno. Il progetto per l’anno prossimo prevede due squadre cadetti, una della Ginnastica e una del Don Bosco, controllate dalla Pallacanestro Trieste che schiererebbe invece con le proprie maglie solo la squadra juniores.
Venerdì intanto la Pallacanestro Trieste si iscriverà al campionato di serie A «e sabato finalmente incominceremo a parlare di mercato», annuncia Ghiacci. Le prime trattative si concluderanno a Treviso dove tra qualche giorno partirà la prima vera e propria «summer league» italiana. Lo staff tecnico triestino sarà presente in forze.
Silvio Maranzana
Sempre all’interno della regione, la Pallacanestro Trieste sta perfezionando il primo colpo sul mercato di quest’anno: in settimana chiuderà per Marco Cusin di Cordenons, 2 metri e 7 centimetri di altezza e solo 17 anni di età, essendo dell’85, un «prospetto» particolarmente interessante. Chi lo ha visto giocare dice ricordi in modo impressionante Gustavo Tolotti, per una dozzina d’anni pilastro di Reggio Calabria, stoppatore e al contempo tiratore da tre nonostante l’altezza. Sarà una pedina fondamentale per la formazione juniores dell’anno prossimo, ma potrebbe entrare anche nel giro della prima squadra. Il fatto che la prima trattativa per un rinforzo riguardi il settore giovanile dice anch’esso qualcosa sulla politica societaria in un panorama tra l’altro dove l’apertura agli stranieri non sarà più esageratamente indiscriminata.
Cusin avrà a fianco, sotto le plance, nella squadra juniores dell’anno prossimo, Enrico Verzì, classe ’84 e 2 metri e 5 di altezza, ancora acerbo, ma autore l’anno passato di progressi importanti. E’ l’unico esempio di una pesca effettuata a oltre mille chilometri di distanza, essendo di Catania. La performance dei cadetti ha messo in mostra anche le eccezioni doti di realizzatore di Luigi Lotti, triestino, 1.92 di altezza, guardia-ala dell’85, la classe di Daniel Tonetti di Ruda, l’efficace regia del play triestino Marco Giannotta. Sono giocatori che tenteranno l’esplosione l’anno prossimo tra gli juniores, categoria in cui in questa stagione la Pallacanestro Trieste ha visto la propria corsa troncarsi allo spareggio per l’ammissione alle finali nazionali. E per fortuna sua rischia invece di non poter partecipare al prossimo campionato juniores nonostante l’età glielo consentirebbe (è dell’84) il prospetto più interessante messo in mostra da Trieste nell’ultima stagione: Daniele Cavaliero. Ad attenderlo sembra esserci un buon minutaggio in serie A. Dei giovani non più giovani invece Gianni Vecchiet sarà a Gorizia in B1, mentre Daniel Puzzer sarà girato al Don Bosco.
L’exploit dei cadetti premia il lavoro del coach Pino Masala, del viceallenatore e preparatore atletico Aldo Barzelatto, del direttore sportivo Dario Bocchini, del responsabile organizzativo per il settore giovanile Riccardo Oeser, degli accompagnatori Fabio Venturini, Manlio Arduin e Franco Bradaschia. Ma un vuoto si è già aperto con il ritorno a Reggio Emilia, dettato da gravi motivi familiari, del responsabile tecnico del settore giovanile e allenatore degli juniores, Lorenzo Serventi. Per la conduzione tecnica della squadra juniores Mario Ghiacci ha ora in mente una soluzione triestina, ma di più non vuol dire. Intanto staconducendo una serrata trattativa con la Ginnastica Triestina per portare anche la gloriosa società biancoceleste nell’orbita delle squadre satelliti che comprende già Don Bosco, Servolana, Monfalcone e Centro Arcobaleno. Il progetto per l’anno prossimo prevede due squadre cadetti, una della Ginnastica e una del Don Bosco, controllate dalla Pallacanestro Trieste che schiererebbe invece con le proprie maglie solo la squadra juniores.
Venerdì intanto la Pallacanestro Trieste si iscriverà al campionato di serie A «e sabato finalmente incominceremo a parlare di mercato», annuncia Ghiacci. Le prime trattative si concluderanno a Treviso dove tra qualche giorno partirà la prima vera e propria «summer league» italiana. Lo staff tecnico triestino sarà presente in forze.
Silvio Maranzana