Scudetto e... non solo. Denis Marconato, unico trevigiano doc della truppa Benetton ieri, a San Polo di Piave, è convolato a nozze con Ilaria, sua compagna da tempo, in una cerimonia che ha visto presenti i compagni (o ex?) di squadra, lo staff tecnico dirigenziale biancoverde nonché semplici amici e parenti.
Denis & Ilaria non andranno in viaggio di nozze. Almeno per il momento. Lui partirà giovedì per la Cina, in una tornee di quasi due settimane della nazionale: impegno che non era esattamente nei suoi programmi estivi ma a cui comunque ha aderito volentieri. Rimandando il viaggio a Bali, meta scelta dai novelli sposi come luna di miele.
Denis, te la senti di trascorrere l'estate in giro per il mondo senza sapere che maglia indosserai la prossima stagione?
«Ho affidato tutto al mio procuratore, Toio Ferracini, del quale mi fido ciecamente. Lavorerà per una soluzione, per la migliore che si prospetterà, perciò partirò tranquillo».
Quale direzione prenderai?
«Non lo so, tutto dipende dal nuovo tecnico che verrà alla Benetton».
Vuoi dire che se Mike D'Antoni fosse rimasto tu avresti fatto altrettanto?
«Non è detto che me ne vada. È invece sicuro che, conoscendo bene Mike, la sua presenza avrebbe facilitato la prolunga del contratto. Ma ci sono un sacco di variabili da tenere in considerazione».
Per esempio?
«A questo punto la mia carriera è ad un bivio. Posso pensare di restare a vita a Treviso oppure prendere in esame la possibilità di cambiare aria: non è facile scegliere la soluzione migliore. Perché se resterò a Treviso, città dove sono nato e cestisticamente cresciuto, non potrò mai sapere cosa mi sarebbe aspettato fuori; di contro i rischi di andare in un'altra squadra potrebbero essere non solo quelli di ambientamento».
Gilberto Benetton nell'unico consiglio che si è sentito di darti, ha parlato di soldi. Se l'offerta sarà più del doppio lui andrebbe, altrimenti resterebbe a Treviso.
«Se andrò via non sarà certo solo per un fattore economico. Chiaro che l'aspetto remunerativo non è da sottovalutare, ma ci sono anche altre variabili, che vanno dagli stimoli alla competitività del progetto squadra. Quindi rimando a quando sarà sciolto il nodo del tecnico. Per il momento ringrazio il patron Gilberto per le parole di elogio che ha sempre speso nei miei confronti, i tifosi che mi sono stati vicini in questi anni, lo staff societario, che mai mi ha fatto mancare nulla».
Questo però sa un po' di un prossimo addio.
«Non è vero, erano pensieri che volevo sempre dire, solo che le occasioni non erano mai consone. Ora, all'indomani del mio matrimonio e dello scudetto, credo anche di potermele permettere».
Hai già ottenuto offerte?
«No, ci sono stati solamente dei contatti».
Con squadre italiane e straniere?
«Sì. Però non essendoci ancora nulla di fatto, non mi sbilancio. Lo scorso anno sembrava fatta per me al Real Madrid, poi invece mi vedevano in pole position a Roma. Morale? Sono rimasto a Treviso, scelta poi rivelatasi azzeccata. Adesso valuterò con calma, ponderando bene ogni singolarità».
Quanto centra il cuore e l'amore con questa tua scelta?
«Direi che sceglierò secondo quello che potrà professionalmente andare meglio per me, che di riflesso sarà anche la medesima cosa per la mia famiglia».
Intanto, pur non sapendo quale sarà il nuovo tecnico che guiderà i campioni d'Italia nella prossima stagione, sono però già cominciate le prime conferme ed i primi prolungamenti di contratto. Marcelo Nicola, ala-forte di 30 anni, già in biancoverde da 4 stagioni, ha allungato il suo sodalizio di ulteriori due.
Francesco Maiano
Denis & Ilaria non andranno in viaggio di nozze. Almeno per il momento. Lui partirà giovedì per la Cina, in una tornee di quasi due settimane della nazionale: impegno che non era esattamente nei suoi programmi estivi ma a cui comunque ha aderito volentieri. Rimandando il viaggio a Bali, meta scelta dai novelli sposi come luna di miele.
Denis, te la senti di trascorrere l'estate in giro per il mondo senza sapere che maglia indosserai la prossima stagione?
«Ho affidato tutto al mio procuratore, Toio Ferracini, del quale mi fido ciecamente. Lavorerà per una soluzione, per la migliore che si prospetterà, perciò partirò tranquillo».
Quale direzione prenderai?
«Non lo so, tutto dipende dal nuovo tecnico che verrà alla Benetton».
Vuoi dire che se Mike D'Antoni fosse rimasto tu avresti fatto altrettanto?
«Non è detto che me ne vada. È invece sicuro che, conoscendo bene Mike, la sua presenza avrebbe facilitato la prolunga del contratto. Ma ci sono un sacco di variabili da tenere in considerazione».
Per esempio?
«A questo punto la mia carriera è ad un bivio. Posso pensare di restare a vita a Treviso oppure prendere in esame la possibilità di cambiare aria: non è facile scegliere la soluzione migliore. Perché se resterò a Treviso, città dove sono nato e cestisticamente cresciuto, non potrò mai sapere cosa mi sarebbe aspettato fuori; di contro i rischi di andare in un'altra squadra potrebbero essere non solo quelli di ambientamento».
Gilberto Benetton nell'unico consiglio che si è sentito di darti, ha parlato di soldi. Se l'offerta sarà più del doppio lui andrebbe, altrimenti resterebbe a Treviso.
«Se andrò via non sarà certo solo per un fattore economico. Chiaro che l'aspetto remunerativo non è da sottovalutare, ma ci sono anche altre variabili, che vanno dagli stimoli alla competitività del progetto squadra. Quindi rimando a quando sarà sciolto il nodo del tecnico. Per il momento ringrazio il patron Gilberto per le parole di elogio che ha sempre speso nei miei confronti, i tifosi che mi sono stati vicini in questi anni, lo staff societario, che mai mi ha fatto mancare nulla».
Questo però sa un po' di un prossimo addio.
«Non è vero, erano pensieri che volevo sempre dire, solo che le occasioni non erano mai consone. Ora, all'indomani del mio matrimonio e dello scudetto, credo anche di potermele permettere».
Hai già ottenuto offerte?
«No, ci sono stati solamente dei contatti».
Con squadre italiane e straniere?
«Sì. Però non essendoci ancora nulla di fatto, non mi sbilancio. Lo scorso anno sembrava fatta per me al Real Madrid, poi invece mi vedevano in pole position a Roma. Morale? Sono rimasto a Treviso, scelta poi rivelatasi azzeccata. Adesso valuterò con calma, ponderando bene ogni singolarità».
Quanto centra il cuore e l'amore con questa tua scelta?
«Direi che sceglierò secondo quello che potrà professionalmente andare meglio per me, che di riflesso sarà anche la medesima cosa per la mia famiglia».
Intanto, pur non sapendo quale sarà il nuovo tecnico che guiderà i campioni d'Italia nella prossima stagione, sono però già cominciate le prime conferme ed i primi prolungamenti di contratto. Marcelo Nicola, ala-forte di 30 anni, già in biancoverde da 4 stagioni, ha allungato il suo sodalizio di ulteriori due.
Francesco Maiano
Fonte: Il Gazzettino
