Nessun si muove e la Snaidero non fa eccezione ad una regola imperante nel basket di questa estate canicolare. Solida quanto basta a livello societario, tanto da non essere nemmeno sfiorata da problemi che attanagliano altre realtà (freschissimo il grido d'allarme proveniente da Fabriano), il club arancione, prima di acquisire, nell'ambito di un mercato abbastanza problematico, deve però sgravare. Togliendosi di dosso tre, se non quattro contratti - fardello, eredità delle scelte sciagurate di dodici mesi fa.
Gentile, Esposito, Li Vecchi e, probabilmente pure Scott (tutti affiliati alla scuderia Sbezzi) sono infatti giocatori che non dovrebbero rientrare nei programmi futuri, e il gm Sarti, chiamato a trovare soluzioni di reciproco gradimento, è atteso ad un compito decisamente arduo. Primo perchè si parla di atleti ormai oltre la trentina e, quel che costituisce un 'aggravante, prigionieri di dorate prigioni pluriennali. Gentile, ad esempio, vanta ancora una stagione di contratto ma Reggio Emilia, sfumata la promozione in A, non intende far valere l'opzione. Per quanto concerne Esposito (restano due anni del triennale originariamente autografato) che lasciò Udine sbandierando ridicole motivazioni razziste e provata la sua incompatibilità con il credo di coach Frates, è auspicabile un'ennesima sistemazione all'estero, magari nuovamente in Spagna e in una società più blasonata del Canarias Telecom. Li Vecchi è invece un'altra storia: il suo quadriennale è a metà del guado ma l'ala calabrese, che in Friuli si è sempre sentito sopportato ha chiesto più volte di cambiare latitudine: chi avvicinerà Sarti con argomenti concreti sarà probabilmente subito accontentato. Rimane Scott: archiviato sotto la voce "molto deludente" lo scorso torneo (da febbraio in poi, comunque, il centro fu inutilizzabile per la frattura ad una mano) l'ex madridista potrebbe essere sganciato anche perchè Frates pare non vedere di buon occhio la sua eventuale convivenza tecnica con il pari ruolo Stern, uno di quelli che, invece, è in odore di estensione.Fuori dal cortile di casa si continua a trattare con Woolridge mentre le nuove norme sull'eleggibilità dei giocatori (la posizione dei Bosman B sarà equiparata a quella di tutti gli altri extracomunitari) rendono sempre più precaria la posizione di capitan Alibegovic. Teo continua comunque a sollecitare direttamente con la presidenza l'eventuale prolungamento del triennale esaurito al termine di questa stagione. Sul fronte nostrano, con il nazionale Mian unica vera certezza, Busca è richiesto da Roseto e dalla neopromossa Teramo mentre, grazie alla sua grande professionalità, Davide Cantarello pare essersi guadagnato ancora un anno di fiducia. E se, viceversa, per Sartori la conferma si presenta difficile, almeno a parole il prossimo dovrebbe essere l'anno di Zacchetti. Nei dieci troverà spazio anche il promettente sloveno Vujacic, uno dei sicuri protagonisti degli europei juniores di fine mese in Germania. A giorni, intanto, dovrebbe essere ratificata la riassunzione del preparatore atletico Sepulcri, in procinto di scendere dal carro virtussino di Messina e chiuso dal collega Cuzzolin in caso di sbarco del pluridecorato Ettore sul pianeta Benetton. Da ufficializzare pure il ritorno a casa di Mario Blasone (attualmente in clinic Fiba nella Costa D'Avorio), nel ruolo di supervisore del nuovo superprogetto giovanile. Blasone potrà così mettere a disposizione la sua enorme esperienza e il suo smisurato bagaglio di conoscenze, tecniche e politiche.
Roberto Zanitti
Gentile, Esposito, Li Vecchi e, probabilmente pure Scott (tutti affiliati alla scuderia Sbezzi) sono infatti giocatori che non dovrebbero rientrare nei programmi futuri, e il gm Sarti, chiamato a trovare soluzioni di reciproco gradimento, è atteso ad un compito decisamente arduo. Primo perchè si parla di atleti ormai oltre la trentina e, quel che costituisce un 'aggravante, prigionieri di dorate prigioni pluriennali. Gentile, ad esempio, vanta ancora una stagione di contratto ma Reggio Emilia, sfumata la promozione in A, non intende far valere l'opzione. Per quanto concerne Esposito (restano due anni del triennale originariamente autografato) che lasciò Udine sbandierando ridicole motivazioni razziste e provata la sua incompatibilità con il credo di coach Frates, è auspicabile un'ennesima sistemazione all'estero, magari nuovamente in Spagna e in una società più blasonata del Canarias Telecom. Li Vecchi è invece un'altra storia: il suo quadriennale è a metà del guado ma l'ala calabrese, che in Friuli si è sempre sentito sopportato ha chiesto più volte di cambiare latitudine: chi avvicinerà Sarti con argomenti concreti sarà probabilmente subito accontentato. Rimane Scott: archiviato sotto la voce "molto deludente" lo scorso torneo (da febbraio in poi, comunque, il centro fu inutilizzabile per la frattura ad una mano) l'ex madridista potrebbe essere sganciato anche perchè Frates pare non vedere di buon occhio la sua eventuale convivenza tecnica con il pari ruolo Stern, uno di quelli che, invece, è in odore di estensione.Fuori dal cortile di casa si continua a trattare con Woolridge mentre le nuove norme sull'eleggibilità dei giocatori (la posizione dei Bosman B sarà equiparata a quella di tutti gli altri extracomunitari) rendono sempre più precaria la posizione di capitan Alibegovic. Teo continua comunque a sollecitare direttamente con la presidenza l'eventuale prolungamento del triennale esaurito al termine di questa stagione. Sul fronte nostrano, con il nazionale Mian unica vera certezza, Busca è richiesto da Roseto e dalla neopromossa Teramo mentre, grazie alla sua grande professionalità, Davide Cantarello pare essersi guadagnato ancora un anno di fiducia. E se, viceversa, per Sartori la conferma si presenta difficile, almeno a parole il prossimo dovrebbe essere l'anno di Zacchetti. Nei dieci troverà spazio anche il promettente sloveno Vujacic, uno dei sicuri protagonisti degli europei juniores di fine mese in Germania. A giorni, intanto, dovrebbe essere ratificata la riassunzione del preparatore atletico Sepulcri, in procinto di scendere dal carro virtussino di Messina e chiuso dal collega Cuzzolin in caso di sbarco del pluridecorato Ettore sul pianeta Benetton. Da ufficializzare pure il ritorno a casa di Mario Blasone (attualmente in clinic Fiba nella Costa D'Avorio), nel ruolo di supervisore del nuovo superprogetto giovanile. Blasone potrà così mettere a disposizione la sua enorme esperienza e il suo smisurato bagaglio di conoscenze, tecniche e politiche.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino