SIENA — Alla Montepaschi manca un'ala piccola, alla Fortitudo un play che si integri con Gianluca Basile. La Fortitudo sembra intenzionata a divorziare da Andrea Meneghin. La Mens Sana vuole confermare Vrbica Stefanov come primo play, relegando in panchina Scarone. Uno scambio sarebbe fantabasket? Ecco perché no.
A sentire Andrea, non si direbbe che l'ipotesi Mens Sana gli interessi, malgrado un programma ambizioso, malgrado una solidità economica (di questi tempi cosa rara) data da uno sponsor come il Monte dei Paschi, malgrado la partecipazione alla prossima Eurolega: «Per il momento Siena non la prendo neppure in considerazione -taglia corto Meneghin -. Ho altri due anni di contratto con la Fortitudo e li voglio portare a termine». Dichiarazione scontata anche perché, almeno in Italia, difficilmente il figlio d'arte riuscirà a trovare squadre pronte ad offrirgli gli stessi soldi della F scudata (un milione all'anno, euro più euro meno). Anzi, per come si stanno mettendo le cose, questa appare una possibilità piuttosto remota. Esclusa la Kinder, per ovvi motivi, rimangono in ballo la stessa Fortitudo, che però vuole liberarsi di un contratto così oneroso per un giocatore che a Bologna ha fatto vedere davvero poco, e la Benetton, in grado di un simile sforzo ma tatticamente lontano dalle caratteristiche di Meneghin. Rimane quindi la Mens Sana, attualmente quarta in fatto di budget dopo il ridimensionamento di Pesaro. Siena, però, ha già un altro contratto super: quello di Scarone (600 mila annui, circa). E allora l'ipotesi di uno scambio tra i due scende dalla categoria «fantabasket» a quella «non ci credo finchè non vedo la firma». Che potrebbe arrivare presto. Ah, stiamo parlando di due giocatori italiani...
Federico Cappelli
A sentire Andrea, non si direbbe che l'ipotesi Mens Sana gli interessi, malgrado un programma ambizioso, malgrado una solidità economica (di questi tempi cosa rara) data da uno sponsor come il Monte dei Paschi, malgrado la partecipazione alla prossima Eurolega: «Per il momento Siena non la prendo neppure in considerazione -taglia corto Meneghin -. Ho altri due anni di contratto con la Fortitudo e li voglio portare a termine». Dichiarazione scontata anche perché, almeno in Italia, difficilmente il figlio d'arte riuscirà a trovare squadre pronte ad offrirgli gli stessi soldi della F scudata (un milione all'anno, euro più euro meno). Anzi, per come si stanno mettendo le cose, questa appare una possibilità piuttosto remota. Esclusa la Kinder, per ovvi motivi, rimangono in ballo la stessa Fortitudo, che però vuole liberarsi di un contratto così oneroso per un giocatore che a Bologna ha fatto vedere davvero poco, e la Benetton, in grado di un simile sforzo ma tatticamente lontano dalle caratteristiche di Meneghin. Rimane quindi la Mens Sana, attualmente quarta in fatto di budget dopo il ridimensionamento di Pesaro. Siena, però, ha già un altro contratto super: quello di Scarone (600 mila annui, circa). E allora l'ipotesi di uno scambio tra i due scende dalla categoria «fantabasket» a quella «non ci credo finchè non vedo la firma». Che potrebbe arrivare presto. Ah, stiamo parlando di due giocatori italiani...
Federico Cappelli